Kiri, continuano anche per questa nuova stagione, le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
DEBUTTI...
Compagnia Molière – Il teatro di Tato Russo
GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO
GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO
"ALLA FACCIA VOSTRA"
di Pierre Chesnot
traduzione adattamento e regia PATRICK ROSSI GASTALDI
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 13 al 25 marzo 2018, da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì 15 e giovedì 22 marzo ore 17.00 - mercoledì 21 marzo ore 19.00 - sabato 24 marzo ore 17.00 e ore 21.00
COMMEDIA ESILARANTE!!! Dall’autore de ”L’inquilina del piano di sopra” un vero e proprio
meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui
colpi di scena.
Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore,
coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate.
NOTE DI REGIA
Roma ai giorni nostri, la commedia si apre su Luisa (la governante) che piange la morte del suo padrone Stefano Bosco, scrittore di grande successo, settantaquattrenne morto d'infarto.
A poco a poco i conoscenti stretti cominciano ad arrivare nell'appartamento. Il vicino Dott. Garrone è il primo, professore di medicina è lui che decreta il decesso. Poi raggiungono il luogo Lucio Sesto e sua moglie Vanessa, rispettivamente genero e figlia dello scrittore. Per ultima Angela, seconda moglie del defunto, molto più giovane di suo marito, 30 anni, fa la sua entrata agitata nello studio di Stefano Bosco.
Molto velocemente il lutto che riunisce i personaggi si trasforma in una "transizione finanziaria"
nella quale tutti vogliono avere parte e guadagnarci: la coppia Sesto cerca di coprire un enorme debito con un prestito della banca garantito dall'eredità di Vanessa, la figlia. Angela progetta una nuova vita con tanti soldi e il suo nuovo amante francese. Il Dott. Garrone vuole comprare l'appartamento per farne finalmente il suo studio, il banchiere Marmotta che acconsente al prestito vorrebbe intascare una grossa percentuale sui futuri soldi di Vanessa.
Solo Luisa, fedele governante, vive per ricordare il genio dello scrittore. Ma ecco che tutto si capovolge e succedono fatti esilaranti che faranno tremare e crollare questi progetti. Ne nascono situazioni comiche dove una risata cinica e infantile è garantita.
Ovviamente è il personaggio di Gianfranco Jannuzzo, il genero Lucio Sesto, che conduce le avide danze che lo porteranno a crisi di nervi esilaranti diventando simpatico per le sue incapacità e disavventure. Molto comico è anche il personaggio di Debora Caprioglio donna che soddisfa tutti i piaceri di sesso senile dello scrittore per ottenere soldi, soldi e ancora soldi.
L'adattamento sarà portato in Italia ai giorni d'oggi per vivificare di più la corsa al denaro e
l'isterismo della nostra contemporaneità.
Patrick Rossi Gastaldi
di Pierre Chesnot - con GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO Antonella Piccolo Roberto D'Alessandro - e con Antonio Rampino Paola Lavini Antonio Fulfaro - scene Andrea Bianchi - light designer Mirko Oteri - costumi Valentina De Merulis - traduzione adattamento e regia PATRICK ROSSI GASTALDI
Durata: 2 ore e 20 minuti compreso intervallo
Costo: Biglietti dal lun al ven platea interi € 30 ridotti € 27 - I balconata interi € 24 ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17 - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti sab. sera e dom platea interi € 34 ridotti € 31 - I balconata interi € 28 ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21 - galleria interi € 17 ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini, 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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"PROFUMO DI DONNA"
dal romanzo “Il buio e il miele” di
Giovanni Arpino
diretto e interpretato da Massimo Venturiello
con (in ordine alfabetico) Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri
con (in ordine alfabetico) Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri
adattamento Pino Tierno
la voce dei brani cantati è di Tosca
la voce dei brani cantati è di Tosca
TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal
13 al 25 marzo 2018, orario
dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore
21.00_domenica ore 17.00.
Un capitano in pensione, rimasto cieco a causa di un’esplosione
accidentale, decide di recarsi a Napoli da un amico anch’egli non vedente. Il
capitano si farà accompagnare in questo viaggio da un giovane soldato in
permesso premio. Tra vessazioni e rimproveri, il giovane, ribattezzato “Ciccio”
al pari di tutti gli sventurati che si sono succeduti nell’ingrata mansione, “scorterà”
quindi il bizzarro capitano che si rivelerà un uomo dalla personalità
poliedrica; a tratti irascibile e spigoloso, a volte ironico e autoironico,
sempre e comunque irresistibile seduttore di donne, per le quali ha una
particolare passione. I due partono in treno da Torino e la prima tappa è
Genova, dove il capitano decide di passare alcune ore con una prostituta. La
seconda tappa del viaggio è Roma, dove il capitano parla con il cugino prete
della sua condizione fisica e, per ultimo, giungono a Napoli, dove il capitano
viene corteggiato da una giovane donna perdutamente innamorata di lui, ma il
capitano sembra infastidito dalle sue attenzioni. La vera ragione del viaggio e
dell’incontro con l’amico non vedente giungerà inaspettata e sorprendente solo
alla fine... solo allora il capitano capirà che non potrà rifiutare l’aiuto e
le attenzioni della giovane donna.
“Ora che abbiamo i mezzi per spaziare,
per comunicare con tutti ci siamo chiusi in noi stessi, siamo diventati cinici
disumani...” Così dice Charlie Chaplin nel discorso finale de “Il Grande
Dittatore” e, come a volte succede a noi attori, le parole che continuiamo a
ripetere tutte le sere ci restano addosso e ci rimbalzano poi nella mente
durante le nostre giornate. Così, interpretando il ruolo che fu di Chaplin, ho
spesso ripensato a queste parole ed è cresciuta in me la necessità di
continuare a parlarne. Viviamo quotidianamente il paradosso di un’epoca in cui
la globalizzazione ci spinge sempre di più verso l’isolamento e l’anonimato.
Ecco perché mi sono innamorato del romanzo di Giovanni Arpino “Il buio e il
miele” e ho deciso di portarlo in scena come già fece Dino Risi con
l’indimenticabile film interpretato da Vittorio Gassman “Profumo di donna”, poi
risorto nel remake “Scent of a Woman” di Martin Brest con Al Pacino. Questo
romanzo-film è sicuramente l’emblema della solitudine moderna, della
disillusione esistenziale che inevitabilmente conduce al cinismo e alla perdita
di umanità e che assume nella figura del protagonista Fausto una dimensione
cosmica (chissà se Arpino, dando al suo protagonista il nome di Fausto ha,
magari inconsciamente, pensato al dottor Faust), spingendolo verso un crinale
in cui si è smarrito il ‘profumo della vita’, la disperazione si confonde con
l’ironia e il sarcasmo e la tragedia diventa persino comica, esilarante,
proprio come tragica e comica è la condizione umana. Ed è proprio così che
me lo immagino questo spettacolo, un incontro di emozioni contrapposte, uno
scontro di lacrime e risate in cui, al momento, non so quale delle due prenderà
il sopravvento” Massimo Venturiello
dal romanzo “Il buio e il miele” di
Giovanni Arpino - diretto e interpretato da Massimo Venturiello - con (in ordine alfabetico) Irma Ciaramella, Camillo Grassi,
Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri - adattamento Pino Tierno - la
voce dei brani cantati è di Tosca
- scene Alessandro Chiti - costumi Sabrina Chiocchio - musiche Germano Mazzocchetti - light design Umile Vainieri
Costo: Biglietti Platea 25 €,
prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni: Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
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"Orphans"
di Dennis Kelly
un progetto di
Monica Nappo
Traduzione di Gianmaria
Cervo e Francesco Salerno
con Monica Nappo, Paolo Mazzarelli, Lino Musella
Regia Tommaso Pitta
TEATRO
PICCOLO ELISEO - Roma
dal 14 al 29 marzo , orario martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_dom. ore 17.00
dal 14 al 29 marzo , orario martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_dom. ore 17.00
Un
grande noir, un testo dalle forti atmosfere, cupo, stratificato,
sofisticatissimo
Valori
e principi morali vengono messi a dura prova in questo thriller mozzafiato dai
ritmi serrati, che prende lo spettatore e lo lascia senza fiato fino alla fine.
In una
tranquilla serata Helen e Danny, suo marito, stanno per iniziare una cena a
lume di candela quando, improvvisamente, irrompe nella loro casa Liam, il
fratello di Helen, completamente ricoperto di sangue e in evidente stato di
shock. Liam afferma di aver trovato sulla strada un ragazzo ferito. Ma il
resoconto di Liam sull'accaduto, sotto le insistenti domande di Helen e Danny,
comincia a cambiare. In un crescendo di tensione, si fa avanti il sospetto che
le cose non siano effettivamente andate come Liam le ha descritte.
L’attrice
Monica Nappo affida la traduzione di Orphans
al duo Gianmaria Cervo e Francesco Salerno, scegliendo per sé il ruolo di
Helen, sorella del giovane, e nei panni degli atri due protagonisti gli attori
Paolo Mazzarelli e Lino Musella. Il testo scritto nel 2009, che nell’edizione
italiana diretta da Tommaso Pitta si è aggiudicato Premio Nazionale Franco
Enriquez 2017 (categoria Teatro Contemporaneo sezione Migliori Interpreti) a
Monica Nappo, Lino Musella, Paolo
Mazzarelli e per (categoria Miglior Produzione) a Marche Teatro, ha
vinto premi e ottenuto ampi consensi al Fringe di Edimburgo.
Autore
britannico di cinema, teatro e televisione, Dennis Kelly è uno dei drammaturghi contemporanei più
rappresentati. Ai testi teatrali affianca lavori per la televisione come Pulling e la serie cult Utopia, con cui ha vinto un Emmy Award.
Per il cinema ha scritto la sceneggiatura del thriller Black sea (2014), interpretato da Jude Law. È attualmente in scena al Royal Court Theatre
di Londra fino al 17 marzo la sua ultima drammaturgia, un monologo dal titolo Girls and boys.
di Dennis
Kelly - un progetto di Monica Nappo - Traduzione di Gianmaria Cervo e Francesco Salerno - con - Monica
Nappo Helen - Paolo Mazzarelli Danny
- Lino Musella Liam - Regia Tommaso Pitta -
Luci Mauro Marasà - Scene e costumi Barbara Bessi - Produzione
Marche Teatro - Foto
di Massimo Scoponi
Durata: Atto unico -
1 ora e 50 minuti
Costo: Biglietto 20 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento
teatro: www.teatroeliseo.com
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" Freddy Aggiustatutto " Oppure
no?
Lo show
della vita tra scena e retroscena
di Tobia
Rossi e Lorenzo Riopi
diretto da
Roberto Marafante
TEATRO/CINEMA MARTINITT - Milano
dal 15 marzo al 1 aprile 2018 - Orario spettacoli: giovedì-sabato ore
21.00, domenica ore 18.00. Il sabato anche alle 17.30.
Puntuale arriva in scena lo spettacolo
vincitore della quinta edizione del concorso Una commedia in cerca d’autori®, indetto dal Teatro Martinitt e dal suo
gemello romano Teatro De’ Servi a sostegno della commedia brillante italiana.
Una storia giovane, vicina ai giovani, che punta i riflettori sul mondo dei
riflettori, ovvero il fenomeno attualissimo dei reality-show. Dietro le risate,
ecco però emergere la nostra immancabile domanda esistenziale: apparire o
essere? In scena dal 15 marzo al 1°aprile.
In
questo inedito spettacolo, vincitore della quinta edizione del concorso Una
Commedia in Cerca d’Autori®, il protagonista -abbagliato dai
riflettori, spiato dalla telecamera, ingabbiato negli stereotipi e asservito ai
desideri di un pubblico sempre più indiscreto- si trova a scegliere tra essere
e apparire. Una scelta tutt’altro che facile… Risucchiato dalla real tv, che
tutto è tranne che reale, perde il contatto con la realtà e di vero non ha più
nemmeno il nome. In nome del successo accetta di apparire l’esatto opposto di
quel che è. In un continuo gioco tematico e stilistico, in un dubbio amletico
più alla Gabbani che alla Shakespeare, il giovane protagonista incontra
improvvisamente l’amore e tutto il sistema entra in cortocircuito. Davanti allo
specchio, le maschere indossate cominciano a cadere, ma forse solo per
accoglierne di nuove.
Nel
mondo luccicante e artefatto della tv che pretende di fotografare la realtà e
finisce invece per condizionarla, Freddy Aggiustatutto è un giovane in cerca di
successo che partecipa a un reality show. La produzione gli impone lo
stereotipo del macho irresistibile, cui rivolgersi per risolvere qualsiasi tipo
di problema. Da qui anche la scelta del nome d’arte, cui il ragazzo cercherà di
essere fedele provando almeno ad aggiustare la propria vita. In un gioco tra
teatro e tv-verità, nell’eterno dubbio tra essere e non essere, si assiste a un
progressivo smantellamento delle maschere… anche se i personaggi si riveleranno
in fondo molto più veri di quel che appare. Freddy Aggiustatutto dovrà cercare
di rincollare i pezzi… almeno della sua vita, davanti e dietro la cinepresa.
di Tobia Rossi
e Lorenzo Riopi, diretta da Roberto Marafante, con Giuseppe Cantore (Giorgio), Giulia
Carpaneto (Nadia), Matteo Nicoletta (Freddy), Alessia Punzo (Anna), Alessandra
Schiavoni (Cora). Produzione La
Bilancia.
Costo: Ingresso 22 €,
ridotto 16 €.
Indicazioni:
Parcheggio gratuito.
Info e
prenotazioni: Tel. 02 36.58.00.10
Indirizzo:
via Pitteri, 58 -Milano
Sito
di riferimento: www.teatromartinitt.it
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PROSEGUONO...
LELLO ARENA
in
"Parenti
serpenti"
di Carmine
Amoroso
Regia Luciano Melchionna
TEATRO ELISEO
- Roma
dal 6 al 18 marzo 2018 , martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_ primo
sabato di programmazione ore 16.00 e 20.00_merc. e dom. ore 17.00
Uno straordinario Lello Arena
nella parte che fu di Paolo Panelli
Un Natale in
famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno
di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico
appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco
del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa:
un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni.
Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento
per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco
di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta,
per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in
cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di
coppia di cui sono ormai intrisi.
Note di regia
Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e
umana, nei panni del papà - interpretato da uno straordinario Paolo Panelli nel
film di Mario Monicelli - mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da
ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed
esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di
santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che
non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti?
Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con
la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il
proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle
pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi
spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad
allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi
come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi
cura della loro vecchiaia... a chi toccherà? Un imprevisto terremoto segna una
crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria.
In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto
sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a
crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale, dei personaggi al
più turpe cambiamento di quegli esseri che - chi di noi non ne ha conosciuto
almeno uno? - da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e
subdoli: i serpenti. Luciano
Melchionna
Di Carmine Amoroso - con Lello Arena e Giorgia Trasselli - e con (in ordine alfabetico)
Raffaele Ausiello, Marika
De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro
, Serena Pisa, Fabrizio Vona, scene Roberto
Crea, costumi Milla, musiche Stag, disegno luci Salvatore Palladino, Regia
Luciano Melchionna
Una produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016
Foto di Nicolò
Beardo
Durata: 2 ore intervallo
escluso
Costo: Biglietto da 20 € a
40 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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"QUATTRO CANI PER UN OSSO"
di John Patrick Shanley
traduzione Leonardo Sbragia / adattamento Enrico Vanzina
Regia John R. Pepper
con Cristina Cirilli, Paolo Giangrasso, Neva
Leoni, Pietro Montandon
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 6 al 18 marzo 2018 , orario:
serali ore 21.00, pomeridiane ore 18.00
Dopo
il successo negli Stai Uniti, al Festival di Avignone e a Parigi, arriva a
Roma la commedia strepitosa sui
retroscena di un film di Hollywood, scritta dal Premio Oscar (Stregata dalla Luna) e Premio Pulitzer (Il Dubbio) John Patrick Shanley, e
diretta dal regista e fotografo italo-americano John R. Pepper.
Tre
attori e un produttore lottano per il controllo di un film. Bugie, colpi bassi,
sesso e vendette…tutto è permesso. L’innocente scrittore di off-Broadway
diventerà un altro squalo di Hollywood.
In “Quattro Cani per un osso”, Brenda, una
giovane attrice apparentemente innocente, incontra Bradley, un problematico
produttore di mezza età, per discutere del film sul quale stanno lavorando.
Brenda
vuole diventare una star, ha anche cantato per questo! Ma Collette, l’altra
attrice nel film, tenta di ostacolarla. Brenda deve convincere Bradley che il
film è seriamente in pericolo se non si fanno i dovuti cambiamenti, uno dei
quali è tagliare la parte di Collette.
Bradley,
sapendo che il film sta sforando il budget, promette a Brenda che realizzerà le
sue ambizioni qualora lei riuscisse a convincere il suo fratellastro, una
grande star del cinema, a partecipare al film garantendo così incassi e
successo.
Nel
frattempo Collette ha le sue strategie: è consapevole di non essere più così
giovane, vuole convincere anche lei Victor, lo sceneggiatore, a modificare il
film così da diventarne l’eroina, oppure il suo sesto film sarà destinato a
perdersi in un art house o peggio, ad uscire direttamente in dvd.
Victor
è un giovane scrittore naif, che viene dalla Off-Off Broadway, non sa come
destreggiarsi con tutto questo e sua madre è appena morta. Ha bisogno di
elaborare il lutto e di bere fino a sfinirsi prima di fare dei cambiamenti al
copione.
In
sala trucco, Brenda e Collette scoprono di aver provato a pugnalarsi alle
spalle l’un l’altra, il conflitto le
conduce ad una sorta di lotta fra gatte, come solo le attrici sanno fare e
culmina con un finto accordo.
Nella
scena finale Bradley e Victor si confrontano faccia a faccia sulle condizioni
del film, vengono interrotti da Brenda e Collette, tutte le bugie e i
retroscena saltano fuori. Sono quattro cani che corrono dietro al loro osso.
Di John Patrick
Shanley - traduzione Leonardo Sbragia / adattamento Enrico Vanzina - con
Cristina Cirilli, Paolo Giangrasso, Neva Leoni, Pietro Montandon
Regia John R.
Pepper - scene e costumi Mela Dell’Erba - disegno luci e suono Patrick Boggero
- musiche originali Jameson Pepper eseguite da ‘The PepperBrothers’ - con il
sostegno della‘Missione Diplomatica degli Stati Uniti D'America in Italia’ -
fotografie Gabriele Lentini - riprese
video Alessandro D’Amico
Costo: Biglietto intero 25 €
- ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under
26
Indirizzo: Via
Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:
06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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TEATRO PER RAGAZZI
Giallo Mare Minimal Teatro
in scena con
"Cappuccetto e la nonna"
Con Vania Pucci e
Adriana Zamboni
Regia di Vania Pucci,
Lucio Diana
CENTRALE PRENESTE TEATRO- Roma
18 marzo 2018, ore 16.30
Una
dolce nonnina nella sua casetta dal tetto rosso tra il gatto e i fiori, tra
pentole e gomitoli di lana, vuole insegnare alla piccola Cappuccetto come difendersi
dal lupo per diventare grande. Allora organizza una scuola nel bosco per
Cappuccetti ma anche per Porcellini, Anatrini e Caprettini, insomma per tutti
quelli che possono avere a che fare con il lupo. Inizia un duro allenamento a
riconoscere lupi e a scacciarli per attraversare il bosco in santa pace. Il
lupo si traveste, si nasconde, cambia la voce, cambia strada e cerca bambine
con cappuccetti in testa. Cappuccetto deve imparare in fretta a difendersi e
per fortuna la dolce nonnina conosce tutte le armi segrete. Ma il lupo non
rinuncia al suo scopo e ha già spalancato la bocca.
Una
versione della fiaba che vede in primo piano la nonna all’apparenza innocua,
gentile, lenta, sbadata ma invece molto agile e furba, una cacciatrice di lupi,
una wonder-nonna! Nella casetta, insieme alla nonna, c’è anche la zia con lei
intenta a preparare un “trappolone” per il Lupo Cattivo. La scenografia si
svela di volta in volta, la zia-artista disegna intorno alla nonna, in diretta
con la lavagna luminosa, la casa, il letto, il bosco, la strada, le colline, il
cielo e tante altre sorprese.
Giallo Mare Minimal Teatro
- Progetto drammaturgico e testo: Vania Pucci -
Con Vania Pucci e Adriana Zamboni - Allestimento e progetto luci: Lucio
Diana - Oggetti: Adriana Zamboni - Regia: Vania Pucci, Lucio Diana
Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto
dai 3 agli 8 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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musical E SPETTACOLI MUSICALI
PROSEGUE...
"La Famiglia Addams"
Commedia Musicale
Basata
sui personaggi creati da Charles Addams
Musica e
liriche ANDREW LIPPA
Libretto
MARSHALL BRICKMAN e RICK ELICE
con GABRIELE CIRILLI GOMEZ ADDAMS
REGIA
CLAUDIO INSEGNO
TEATRO NUOVO - Milano
dal 9 marzo al 25 marzo 2017 - ore 20.45 _dom. ore 15.30_sabato 30 settembre
doppio spettacolo ore 15.30 e ore 20.45
Direttamente da Parigi arriva al Teatro Nuovo di Milano una nuova
produzione di Lorenzo Vitali: La Famiglia Addams. I personaggi
creati da Charles Addams negli anni Trenta prendono vita sul palco del Teatro
di Piazza San Babila dal 9 al 25 marzo.
A vestire i panni del capofamiglia è Gabriele Cirilli che interpreta Gomez,
mentre Jacquline Maria Ferry è la gelida moglie Morticia. Lucia Blanco e
Alfredo Simeone vestono i panni rispettivamente di Mercoledì e Puglsley, i due
figli. Completano il cast Umberto Noto (zio Fester), Annamaria Schiattarella
(La nonna), Filippo Musenga (Lurch), Andrea Spina (Mal Beineke), Giovanna D’Angi
(Alice Beineke) e Luigi Fiorenti
(Lucas Beineke).
A firmare la regia è Claudio Insegno reduce dal successo di altre produzioni targate
Teatro Nuovo come Spamalot e Hairspray entrambi Musical che hanno conquistato
nelle loro rispettive tournée, pubblico e critica. Mentre coreografie e musiche
sono firmate rispettivamente da Valeriano
Longoni e dal M° Angelo Racz. Musica
e liriche sono di Andrew Lippa, il
Libretto Marshall Brickman e Rick Elice.
La famiglia Addams racconta una storia
originale, che in realtà è l'incubo di ogni padre. In un’enorme e fatiscente
villa di stile vittoriano, decisamente
sinistra, vive una ricchissima famiglia: la Famiglia Addams, appunto. La
primogenita Mercoledì, la principessa delle tenebre, è ormai diventata una
piccola donna e come spesso accade in adolescenza, si è innamorata di un
giovane ragazzo, dolce, intelligente, cresciuto in un'ordinaria, famiglia
rispettabile. Spaventata dalla possibile reazione della madre, Mercoledì decide
di confidarsi con il padre Gomez Addams che si vede costretto a fare una cosa
che non ha mai fatto in vita sua: mantenere un segreto alla sua amatissima e
fascinosissima moglie, Morticia. Tutto procede tranquillamente fino a quando
improvvisamente qualcuno decide di imbastire una cena di gala per il fidanzato
della giovane.
Non ci resta altro che darvi appuntamento con
l'eccentrica e macabra famiglia americana, protagonista di film, serie tv e
strisce a fumetti famosa in tutto il mondo per il brillante umorismo nero, i
travolgenti paradossi e la pungente satira di costume.
Basata sui personaggi creati da Charles Addams - Musica e liriche ANDREW LIPPA - Libretto MARSHALL BRICKMAN e RICK
ELICE
GABRIELE CIRILLI – Gomez Addams
Jacqueline Maria Ferri – Morticia Addams
Lucia Blanco – Mercoledì Addams
Alfredo Simeone – Pugsley Addams
Umberto Noto – Zio Fester
Annamaria Schiattarella – Nonna Addams
Filippo Musenga- Lurch
Andrea Spina -Malcom Beineke
Giovanna D'Angi -Alice Beineke
Luigi Fiorenti- Lucas Beineke
Ensemble Simone De Rose, Greta Di Sabato, Federica Laganà, Maria Carlotta Noè, Daniele Romano, Eus Santucci
Disegno Luci: Maurizio Montobbio - Disegno Augio: Doonato Pepe - Costumi: Guido Fiorato - Trucco e Parrucco: Chiara Mastellaro - Scene: Max Merenda - Coreografie: Valeriano Longoni - Musiche: M° Angelo Racz
REGIA CLAUDIO INSEGNO
si ringrazia Nino Pratticò
per la collaborazione alle Liriche Italiane
e Luca Vantusso per
le foto
Costi:
Vedi sito
Indirizzo: piazza San Babila 3 - Milano
Info e
prenotazioni: tel. 02.794026 - prenotazioni@teatronuovo.it
Sito
di riferimento: www.teatronuovo.it
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FESTIVAL
e RASSEGNE
PROSEGUE...
"Il Sipario delle Donne"
2° edizione 2018: tre
spettacoli teatrali al femminile sul palco del Centro Culturale Artemia
Una rassegna che celebra
“l’universo femminile” attraverso il Teatro.
CENTRO
CULTURALE ARTEMIA - Roma
dall'8 al 25 marzo 2018, vari
orari
Prende il via, con “8 Marzo” di
Carlo Boso, la seconda edizione
della Rassegna Teatrale “Il Sipario delle Donne”, rassegna organizzata dal Centro Culturale Artemia, polo
creativo romano da sempre attento alla promozione di forme espressive
innovative, nel segno dell’artisticità e della qualità.
L’inizio
della storia del teatro occidentale non fu felice per le donne: prive di
diritti politici e segregate nei ginecei, le donne greche non solo non
potevano recitare (i ruoli femminili erano interpretati da uomini),
ma non è nemmeno certo che avessero il permesso di assistere alle
rappresentazioni.
Questa
Rassegna ha come obiettivo, celebrare l’universo femminile proprio nel mese in
cui si festeggia la “Festa della Donna”. Abbiamo voluto rivisitare questa
celebrazione internazionale (a volte banalizzata) a modo nostro, quindi
presentando spettacoli (rappresentati sia da donne come da uomini) di ogni
genere ma che riguardino tematiche femminili o siano stati realizzati da donne.
La rassegna, nella sua seconda
edizione, vedrà protagonisti gli spettacoli “8 Marzo” di Carlo Boso, “Mei Day” di Donatella Mei e “Io. Rifiuto” di
Francesca Romana Miceli Picardi. Le opere saranno rappresentate in tre
repliche, in un calendario che si snoderà tra i weekend di marzo.
Questa settimana:
16, 17
e 18 marzo 2018
“Mei Day”
di Donatella
Mei econ
la stessa Donatella Mai in scena.
Come
proseguimento di “Non sono Sharon
Stone ma qualche uomo l’ho avuto anch’io”, questa volta lo spettacolo è una
carrellata di personaggi famosi del passato, da una Monna Lisa impaziente e
folle a una Desdemona femminista, senza tralasciare le note satiriche e quelle
autobiografiche dell’autrice/attrice, entrambe ricche di ironia e autoironia
graffiante. Un allarme gridato a suon di battute, tipico del lavoro di
Donatella Mei.
Infine,
il 23, 24 e 25 marzo, chiuderà la
rassegna lo spettacolo “Io. Rifiuto” di Francesca Romana Miceli
Picardi con Francesca Romana Miceli
Picardi e Corinna Bologna
Costo: Biglietto Intero:
10 €- Ridotto: 8 € - Tessera nuovi soci 2 €.
KIROLANDIA MEDIA PARTNER - Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di Kirolandia
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407
Indirizzo: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di
riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it
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MUSICA
“Esopo tra
Favola e Musica… e la storia continua”
DEDICATO AI PIÙ
PICCOLI… E NON SOLO.
Musiche di S. Schembari
Millenium Ensemble Roberta Grnci,
voce recitante Fabio Angelo Colajanni, flauto e ottavino Massimo Lamarra, oboe Salvatore Schembari, clarinetto Paolo De Gasperis, corno
CAMERA
MUSICALE ROMANA Sala
dell’Immacolata del Convento dei SS. XII Apostoli - Roma
18 marzo, ore 11.30
Dopo il successo delle prime favole musicali ispirate a quelle omonime
di Esopo, ho voluto scriverne altre tre conservando le stesse finalità
didattiche e musicali. Come le prime,
anche queste favole: “La rana e il bue”, “La volpe e il taglialegna” e “La
zanzara e il leone”, si prefiggono l’obiettivo di far conoscere gli strumenti
musicali, la musica in senso lato e di trasmettere una morale ancora oggi molto
attuale. Gli strumenti utilizzati sono
sempre quelli del quintetto di fiati: flauto, oboe, clarinetto, corno e
fagotto, ma gli stessi musicisti utilizzeranno anche qualche strumento etnico,
come ad esempio la raganella, la frusta e tre guiro zoomorfi di diversa
grandezza che imiteranno il gracidio delle rane nello stagno.
Inoltre alcuni strumenti imiteranno i versi degli animali producendo
suoni onomatopeici; il clarinetto farà il verso del bue e addirittura la sola
ancia dell’oboe darà voce alla zanzara, mentre il corno eseguirà dei richiami
di caccia alla volpe. Naturalmente un
ruolo di primissimo piano è affidato alla voce recitante a cui, oltre alla
narrazione, è affidato anche il canto della simpatica canzone della
zanzara. Insomma anche stavolta ho
cercato di fare del mio meglio e non mi resta che augurarvi buon ascolto e buon
viaggio nel nostro fantastico “Mondo delle favole”. L’autore
Salvatore Schembari
Esecuzione delle favole: Esopo/S.Schembari: “La rana e il bue” Esopo/S.Schembari: “La volpe e il
taglialegna” Esopo/S.Schembari: “La
zanzara e il leone” Acquerelli di Salvatore Schembari vol. II
Costo: Ticket 3 € Bambini fino ai 12 anni - 8 €
accompagnatore - Biglietti 15 € - ridotti 8
- Servizio
gratuito di prenotazione ( vivamente consigliata)
Indirizzo: via Del Vaccaro, 9 - Roma / Angolo Piazza
dei SS. Apostoli.
Informazioni e
prenotazioni: cameramusicaleromana@gmail.com - 333 45 71 245
Sito di riferimento: www.cameramusicaleromana.it
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CINEMA
"Jacques Tati -
L’integrale"
Per la prima volta in Italia
l’opera completa del maestro francese
5
film, 1 spettacolo televisivo, 7 cortometraggi e 5 documentari inediti
Casa
del Cinema - Roma
dal 3 al 18 marzo, vari orari
Per la prima volta in Italia, l’opera completa di un
genio assoluto del cinema mondiale come Jacques Tati verrà presentata
integralmente presso la Casa del Cinema di Villa Borghese. La rassegna Jacques
Tati – L’integrale, realizzata in collaborazione con RIPLEY’S FILM e VIGGO,
rappresenta l’occasione per ogni appassionato di cinema di ammirare l’intera
filmografia di un maestro riconosciuto; un genio comico che ha
divertito milioni di spettatori influenzando registi e artisti del calibro di
Blake Edwards e Dario Fo. Restaurata da Les Films de Mon Oncle, la società che
conserva i film e ne detiene i diritti, l’opera completa di Tati sarà
proiettata in anteprima assoluta e anticiperà la retrospettiva prevista in
Italia dal prossimo giugno.
Un dono per grandi e piccini, per chi ha già avuto
la fortuna di imbattersi nell’inarrestabile ciclone Hulot e per chi, invece,
per la prima volta potrà godere della sua inarrestabile comicità. La
retrospettiva integrale proporrà ogni sabato e domenica fino al 18 marzo
i 5 capolavori che hanno rese celebre Tati collocandolo direttamente tra
Charlie Chaplin e Buster Keaton: Giorno
di festa
(Jour de Fete) 1949, Le vacanze di
Mosieur Hulot (Les vacances de Monsieur Hulot) 1953, Mio zio (Mon Oncle) 1958, Playtime
– Tempo di divertimento (Playtime) 1967 e Monsieur Hulot nel caos del traffico (Trafic) 1971.
Insieme
ai suoi capolavori saranno in programma anche 7 esilaranti cortometraggi
presentati nella loro versione restaurata: On
demande une brute (1934), Gai
dimanche (1935), Soigne ton gauche
(1936), L’ecole dea facteurs (1946), Cours
du soir (1967), Dégustation maison
(1976) e Forza Bastia (1978)
accompagnati dal lavoro televisivo Il
circo di Tati (Parade) 1974, da 5 documentari inediti che indagano storia e
retroscena delle sue opere e da una testimonianza di Terry Jones sul maestro
francese.
PROGRAMMA della settimana:
SABATO 17 MARZO
Sala
Deluxe│16.30
TRAFIC, Jacques Tati, Francia,
1971, 96’
Monsieur
Hulot, un progettista che lavora per l'Altra, una piccola ditta automobilistica
parigina, trasforma una Renault 4L in una vettura rivoluzionaria per i
campeggiatori, dotata di tutto ciò che si può desiderare: la tenda-veranda con
tavolo e sedie, la doccia, la cucina economica, il rasoio elettrico, il
barbecue ecc. La vettura deve essere presentata al salone dell'automobile che
si tiene presso il RAI Congrescentrum di Amsterdam, ma, per una serie di
contrattempi, non arriva in tempo a destinazione.
Sala Deluxe │18.30
I CORTOMETRAGGI – prima parte
On demande une brute (1934, 25’)
Gai dimanche (1935, 22’)
Soigne ton gauche (1936, 13’)
L’ecole dea facteurs (1946, 16’)
DOMENICA 18 MARZO
Sala
Deluxe│16.30
PARADE, Jacques Tati
Francia, 1974,
90’
Il
film mostra, ripreso con varie telecamere, il Circo di Tati durante lo
spettacolo. Inframmezzati dalla visione dei tecnici (pittori, scenografi,
costumisti, elettricisti ecc.) mentre lavorano, divertendosi essi stessi, i
numeri via via che si svolgono e i comportamenti del pubblico coinvolto in
assoluta spontaneità. Si rivedono vecchie e nuove pantomime dello stesso Tati,
una disastrosa e divertentissima orchestra, cantanti e clowns.
Sala Deluxe │18.30
En piste!
(doc), 28’
Documentario che analizza il film
Documentario che analizza il film
A seguire I CORTOMETRAGGI – seconda parte
Cours du soir (1967, 29’)
Dégustation maison (1976, 14’)
Forza Bastia (1978, 28’)
Spazio culturale di Roma Capitale –
Assessorato alla Crescita culturale
Gestione Zètema Progetto Cultura
Direzione Giorgio Gosetti
in collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution
Costo: Ingresso GRATUITO
Info: tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it
Indirizzo: Largo
Marcello Mastroianni, 1
Sito di riferimento: www.casadelcinema.it
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ARTE
PROSEGUONO...
"Liu Bolin. The
invisible man"
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA
BRASINI - Roma
dal 2 marzo al 1 luglio 2018, dal lunedì al
giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La prima grande mostra in Italia dedicata a Liu Bolin, l’artista cinese definito “l’uomo invisibile” per le sue straordinarie perfomances nell’arte del camouflage.
Amatissimo dal pubblico internazionale sarà celebrato al Vittoriano con una grande mostra antologica attraverso l’esposizione di oltre 70 opere.
È il 2005: l'amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere Suojia Village, dove risiedono molti artisti critici con il governo. Liu Bolin, classe 1973 e ai suoi esordi come artista, si mimetizza con le macerie del suo studio, si fa fotografare e divulga la foto dando il via a una protesta silenziosa e "trasparente", riscuotendo allo stesso tempo un inaspettato successo.
Inizia così la straordinaria carriera di uno degli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti, capace di nascondere forti messaggi sociali attraverso immagini apparentemente semplici, in una sintesi di molteplici linguaggi quali la pittura, l'installazione e la fotografia.
Le sue performance vogliono essere un messaggio forte e chiaro di ciò che accade nel presente, tra il peso della storia e le conseguenze del progresso.
Nel tempo Liu Bolin si fa fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo, a librerie, a scaffali dei supermercati, a opere d'arte, a montagne di rifiuti e tra gli immigrati; la sua fama cresce fino a quando le sue immagini diventano un'icona per i grandi brand: uno per tutti Moncler, che utilizza per diverse stagioni un camouflage di Liu Bolin per pubblicizzare il proprio marchio, ma anche Tod's, Ferrari e molti altri.
La mostra al Vittoriano racconta la storia di Liu Bolin, dalla prima perfomance a Pechino fino agli scatti più recenti del 2017 alla Reggia di Caserta e al Colosseo, appositamente realizzati per la mostra romana e qui esposti in anteprima mondiale.
Con il patrocinio della Regione Lazio e Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e quello della Fondazione Italia Cina, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Galleria Boxart, ed è curata daRaffaele Gavarro.
Sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Immagine: Colosseo n°2, Roma, 2017- Courtesy Boxart, Verona
Costo: Vedi sito
Informazioni e prenotazioni gruppi: +
39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro
in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it
- www.ilvittoriano.com
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"MICHELA DI LANZO_
Strambàli"
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi
GALLERIA PARIONE9
dal 23 febbraio al 20 marzo 2018,
martedì - sabato 14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00
Strambàli è la prima mostra personale di Michela Di Lanzo, a
cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi
Stràmbali
è un termine inventato e usato dall’artista per indicare degli animali strambi.
Se per evoluzione, si intende il cambiamento, all'interno di una popolazione,
delle caratteristiche ereditabili col passare delle generazioni, Michela Di
Lanzo propone ora, attraverso le sue creature, una nuova idea di evoluzione
della specie. Il creazionismo ritiene che le specie siano il frutto della
creazione di Dio e quindi perfette ed immutabili. Al contrario, Darwin crede
che gli uomini discendano dagli animali e, attraverso il concetto di
metamorfosi e ribaltamento delle funzioni biologiche e sociali, si è in
continua evoluzione e cambiamento.
Il
lavoro dell’artista si contraddistingue per l’osservazione lenta e silenziosa
dell'ambiente circostante; tutto per indagare il nascere e morire degli
animali, il germogliare e sfiorire delle piante, lo scorrere del tempo scandito
dalla lunghezza delle ombre.
In mostra quindici opere su carta della Di Lanzo:
animali personificati con innesti di altre specie o caratteristiche
comportamentali tipiche anche dell’essere umano.
L’artista
crea così una simbiosi visiva attraverso i suoi lavori unica e imprescindibile
che ci racchiude tutti in egual misura all’interno dello stesso circolo vitale.
Si scardinano così i poteri di supremazia, l’animo è lo stesso e la materia di
cui siamo composti la medesima.
Costo: Ingresso
GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza
Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com
Sito di riferimento www.parione9.com
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JAGO
“HABEMUS HOMINEM”
Il giovane scultore racconta la contemporaneità in rapporto costante con la Storia
Il giovane scultore racconta la contemporaneità in rapporto costante con la Storia
A cura di Maria Teresa Benedetti
Museo Carlo Bilotti - Aranciera
di Villa Borghese - Roma
dal 16 febbraio al 2 aprile 2018, dal martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30) - sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30)
dal 16 febbraio al 2 aprile 2018, dal martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30) - sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30)
La mostra del giovane scultore Jago intende
rappresentare il mondo contemporaneo senza dimenticare il rapporto con la
Storia. A cura di Maria Teresa Benedetti, JAGO
“HABEMUS HOMINEM” è promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina
ai Beni Culturali. I servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura.
Cardine fondamentale delle opere presentate, che vanno
dal 2009 a oggi, due ritratti di Papa Benedetto XVI: il primo iniziato quando
il pontefice era nel pieno delle sue funzioni (sacrali), il secondo che mostra
l’immagine del rappresentante di Dio tornato a essere uomo, Habemus Hominem.
Molte delle opere di questo artista nascono dal
rapporto con la pietra che è scavata creando una mandorla di matrice wildtiana
nella quale si rappresentano immagini riferite allo scorrere dell’esistenza
come Memoria di sé, o un diverso
feto, immagine incorrotta di purezza, Sphynx.
Infine la Venere,
antica e nuova, vegliarda e fuori dal tempo, i cui segni di tradizionale
venustà appaiono cancellati nella ricerca di un diverso tipo di bellezza.
Jago nasce nel 1987 a Frosinone, vive e lavora tra
Anagni e Verona. Nel 2011, a soli 24 anni, è selezionato da Vittorio Sgarbi per
partecipare alla 54esima edizione della Biennale di Venezia (Regione Lazio,
Palazzo Venezia, Roma) per poter prender parte alla quale abbandona gli studi
presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. La sua opera più celebre e
controversa è il busto in marmo di Papa Benedetto XVI, premiato nel 2012 con la
“Medaglia del Pontificato”, poi “spogliato” e trasformato in Habemus
Hominem in seguito alle dimissioni del Pontefice. Con più di
237.000 “followers” attivi sulla sua pagina Facebook e oltre 15.000.000 di
visualizzazioni del documentario dedicatogli da FanPage, Jago condivide la
propria arte sui social network in maniera indipendente, per
questo motivo da molti è definito social
artist.
Promossa daRoma
Capitale,
Servizi
museali: Zètema Progetto Cultura
Con il
contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane
Media partner
: Il Messaggero
SPONSOR MOSTRA
ANTOLINI LUIGI ITALY spa, GAV SISTEMI srl, OPEN
DATA srl, DREMEL-BOSCH, GA ENERGY MONTRASIO ARTE, FERALHORSES
Costo: Ingresso
LIBERO
Informazioni: 060608
(tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Indirizzo: viale Fiorello
La Guardia 6 - Roma
Sito di riferimento: www.museocarlobilotti.it - www.museiincomuneroma.it
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"MAGNUM
MANIFESTO"
Guardare il mondo e raccontarlo in
fotografia
a cura di Clément Chéroux
I 70 anni della Magnum Photos
Museo
dell’Ara Pacis - Roma
dal 7 febbraio al
3 giugno 2018 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora
prima). Chiuso 1 maggio
Le celebri immagini e gli storici reportagedella più grande
agenzia fotogiornalistica internazionale
Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la
mostra Magnum Manifesto.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,
proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e
organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha
cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for
Photography di New York. L’intento è quello di celebrare il settantesimo
anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, Magnum
Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David
Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è
diventata un riferimento nel tempo sempre più importante per la
documentazione e per il fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato
guerre, testimoniato le tensioni sociali, interpretato il nostro tempo,
ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della terra, preconizzato i
nuovi drammi del futuro.
La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi
anni e getta uno sguardo nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio
dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori
permettono di comprendere in che modo e per quale motivo Magnum sia diventata
diversa, unica e leggendaria. Dal reportage sui lavoratori immigrati negli USA,
realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”,
teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli zingari di
Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul
"Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy
nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America
sconvolta e dolente. E ancora, le serie più recenti dei nuovi autori di Magnum:
dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia Rodero, alle osservazioni
antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo da Martin Parr;
dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,
fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti,
fotografato da Paolo Pellegrin.
Il curatore, Clément Chéroux –
direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già curatore della grande
retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre Pompidou e
ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis – ha selezionato una
serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore
storico e nuove realizzazioni, per illustrare come Magnum Photos debba la sua
eccellenza alla capacità dei fotografi di fondere arte e giornalismo, creazione
personale e testimonianza del reale, verificando come il “fattore Magnum”
continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la
prima scruta l’archivio di Magnum attraverso una lente umanista e si concentra
sugli ideali di libertà, uguaglianza, partecipazione e universalismo che
emersero dopo la seconda guerra mondiale; la seconda mostra la
frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del
Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle minoranze e agli
esclusi; la terza, infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali
i fotografi Magnum hanno colto i mutamenti del mondo e i
pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati
nel corso degli anni, la mostra presenta anche proiezioni, copertine di
riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso del tempo,
mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state
concepite.
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.
Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€
ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione
vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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"IL TESORO DI ANTICHITÀ.
WINCKELMANN E IL MUSEO CAPITOLINO NELLA
ROMA DEL SETTECENTO"
a cura di Eloisa Dodero e Claudio Parisi Presicce
MUSEI CAPITOLINI - Sale Espositive di
Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale
del Palazzo Nuovo - Roma
7 dicembre 2017 – 22 aprile 2018 - Orario: tutti i giorni 9.30 – 19.30
Una mostra per celebrare gli anniversari della nascita e della
morte
del fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann
(1717-1768)
“Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove
ai giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle
antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina
alla sera”. È il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann
Joachim Winckelmann, giunto a Roma da appena tre settimane grazie a una borsa
di studio conferita dal principe Elettore di Sassonia, descrive a un amico la
sua prima visita al Museo Capitolino, il primo museo pubblico d’Europa, luogo
in cui il vitale rapporto con l’Antico può essere coltivato in assoluta libertà,
“von Morgen bis in den Abend” (dalla mattina alla sera).
Nei tredici anni successivi, fino alla tragica morte avvenuta a
Trieste l’8 giugno del 1768, Winckelmann, nato a Stendal il 9 dicembre del 1717
in una famiglia molto modesta, definisce i contenuti fondamentali del
Neoclassicismo tardo-settecentesco e getta le basi teoriche dell’archeologia
moderna, dando vita a un raffinato sistema di valutazione cronologica e
stilistica delle opere antiche fondato sull’osservazione diretta dei manufatti e
l’attenta lettura delle fonti letterarie. “Novello Colombo”, “scopritore
di una terra a lungo presagita, menzionata e discussa, e lo si può ben dire, un
tempo conosciuta e poi nuovamente perduta”. Così Johann Wolfgang Goethe
esprime l’impatto rivoluzionario dell’opera di Winckelmann, e in particolare
della Storia dell’Arte nell’Antichità pubblicata a Dresda nel
1764.
La mostra “Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo
Capitolino nella Roma del Settecento”, ai Musei Capitolini dal 7
dicembre 2017 al 22 aprile 2018, intende celebrare gli importanti
anniversari winckelmanniani del 2017 (300 anni dalla nascita) e del 2018 (250
anni dalla morte) e si inserisce nel contesto delle manifestazioni europee
coordinate dalla Winckelmann Gesellschaft di Stendal, dall’Istituto
Archeologico Germanico di Roma e dai Musei Vaticani.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a
cura di Eloisa Dodero e Claudio Parisi Presicce, con l’organizzazione di Zètema
Progetto Cultura, la mostra ha una duplice finalità: la prima, offrire ai
visitatori il racconto degli anni cruciali che hanno portato, nel dicembre del
1733, all’istituzione del Museo Capitolino, il primo museo pubblico d’Europa,
destinato non solo alla conservazione ma anche alla promozione della “magnificenza
e splendor di Roma”; la seconda, presentare le sculture capitoline sotto
una luce diversa, ovvero attraverso le intuizioni, spesso geniali, del grande
Winckelmann.
Arricchita da una selezione di 124 opere, il Tesoro di
Antichità si sviluppa in tre sedi diverse nell’ottica di una “mostra
diffusa”: le Sale Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di
Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo.
Catalogo: Gangemi Editore
Costi: Intero 15 € biglietto
integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non
residenti a Roma) - Ridotto 13 € biglietto integrato Mostra + Museo
(comprensivo della tassa del turismo per i non residenti a Roma) - Gratuito per
le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: piazza del Campidoglio - Roma
Sito: www.museicapitolini.org
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"TRAIANO Costruire l’Impero, creare l’Europa"
ideata da Claudio Parisi Presicce
a cura di Marina Milella, Simone Pastor e
Lucrezia Ungaro
L’optimus princeps che portò l’impero romano alla sua
massima estensione celebrato a 1900 anni dalla morte ai Mercati di Traiano
MERCATI DI
TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 29 novembre 2017 al 16 settembre 2018.
Orario: tutti i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00
- Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
L’esposizione è promossa e prodotta da Roma Capitale,
Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
Cosa significa costruire un Impero? E in che relazione sta
l’Impero Romano con l’Europa attuale?
Politica, economia, welfare, conquiste militari ottenute senza
esclusione di colpi; inclusione di popolazioni diverse sotto un unico Stato che
governa con leggi che ancora oggi sono alla base della giurisprudenza moderna;
la buona amministrazione, influenzata anche da donne capaci, “first ladies”
autorevoli; campagne di comunicazione e capacità di persuasione per ottenere il
consenso popolare attraverso opere di pubblica utilità, “magnificentia publica”
e lusso privato, ma discreto.
Non è la trama di una fiction, né il programma di qualche
politico, ma la traccia della mostra Traiano. Costruire l’Impero,
creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di
Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la
ricorrenza dei 1900 anni dalla morte dell’imperatore che ha portato l’Impero
alla sua massima espansione.
I reperti archeologici provengono da musei della Sovrintendenza
Capitolina (Musei Capitolini, Centrale
Montemartini, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi,
Antiquarium del Celio, Teatro di Marcello), da molti musei e spazi
archeologici italiani (Museo Nazionale Romano presso le Terme
di Diocleziano e presso Palazzo Massimo, Museo
Ostiense a Ostia Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae,
Antiquarium di Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di
Traiano” di Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni
importanti musei stranieri (Musei Vaticani; Pergamon
Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia
della Romania, Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca
di Monaco di Baviera).
Ancora, è ospitata presso la via Biberatica anche “Columna
mutãtio – LA SPIRALE”, un’installazione monumentale di arte
contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, che racconta
la “mutazione” di significato della Colonna di
Traiano nel volgersi della storia.
Il messaggio che l’artista, romena di nascita e italiana di
adozione, intende trasmettere, è la “mutazione” di significato che
avviene nel volgersi della storia: nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la Colonna Traiana è
diventata nel tempo il simbolo dell’inscindibile legame storico tra l’Italia e
la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate dall’Imperatore contro
Decebalo, il Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è anche testimonianza
visiva dell’origine del popolo romeno.
Esempio di come la ricerca contemporanea interagisce con
l’archeologia e con la memoria, l’installazione che l’artista propone al
pubblico intende rinforzare il filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo.
L’opera, infatti, ha un’impostazione orizzontale come allusione al reperto
archeologico quale oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale
la storia scorre in orizzontale.
Dopo la mostra a Roma, l’installazione “Columna mutãtio –
LA SPIRALE” sarà esposta in uno dei prestigiosi musei di Bucarest, in occasione
alla festa del centenario dell’Unità Nazionale della Romania, nell’autunno del
2018.
TRAIANO, imperatore costruttore
La mostra sarà caratterizzata dal racconto della vita
“eccezionale” di un uomo “ordinario”, significativamente racchiusa in un “titolo”
coniato per lui, optimus princeps, ovvero il migliore tra gli
imperatori. Colui che seppe riportare gioia tra i romani! come
ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo contemporaneo Traiano ci
ha ordinato di essere felici e noi lo saremo.
Ma cos’ha fatto di così diverso e innovativo Traiano per meritare
un tale consenso incondizionato dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle
più disparate popolazioni dell’Impero?
Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna dinastia imperiale, ma di ottima
famiglia – Ulpia – Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre
naturale e percorre velocemente i gradi della carriera militare, dimostrando
doti di stratega e combattente sul campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna
così il consenso e la fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva
lo “adotta” come successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di
affrontare anche i temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui
l’Impero ha urgente bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano
dalla capitale che non ha mai visitato.
Una mostra immersiva grazie alle nuove tecnologie e allo storytelling,
protagonisti anch’essi dell’allestimento e dei contenuti. I visitatori si
troveranno immersi nel mondo di Traiano. L’ imperatore, o meglio il suo
fantasma, impersonato da un attore, introdurrà alla vita dell’optimus princeps.
Profumi, petali e il rumore della folla daranno al visitatore le stesse
sensazioni che il popolo di Roma provava durante un trionfo; stele di soldati
si animeranno per mostrare gli affanni del vivere e del morire dei legionari
impegnati nelle guerre di conquista di Traiano; si ascolteranno la descrizione
dei nemici di Roma, i barbari - antagonisti prima, protagonisti poi delle sorti
dell’impero - e le voci delle donne della famiglia reale, impegnate nel sociale
e imprenditrici. E, ancora, grazie alla realtà aumentata e a video immersivi
rivivranno i monumenti traianei e il fuoco delle fiamme da cui Traiano venne
salvato per intercessione di Gregorio Magno.
La mostra si avvarrà anche delle installazioni multimediali e
interattive che sono state realizzate grazie alle collaborazioni che la
Sovrintendenza Capitolina ha attivato, a scopi di ricerca, studio e
divulgazione con la Duke University, Department of Classical Studies,
Dig@Lab, con il coordinamento scientifico di M. Forte, la Real
Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid, Spagna), Laboratorio
de Humanidades Digitales con il coordinamento di J. M. Luzon,
la Divisione ICT del Dipartimento di Tecnologie Energetiche dell’ENEA nell’ambito
del progetto CO.B.R.A. (COnservazione
dei Beni culturali, con
l’applicazione di Radiazioni
e di tecnologie Abilitanti), responsabile A. Quintiliani.
Catalogo: De Luca
Editori d’Arte
Costo: Biglietto
integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non
residenti a Roma: 15 € intero; 13 € ridotto - per i residenti a Roma: 13
€ intero; 11 € ridotto - Biglietto ridottissimo 2 €
Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it
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"ARTISTI ALL’OPERA"
Il Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte da
Picasso a Kentridge1880-2017
Una mostra celebra che il rapporto
del Teatro dell’Opera con i più grandi artisti del Novecento
MUSEO DI ROMA
- PALAZZO BRASCHI - Roma
dal 17 novembre 2017 all' 18 marzo 2018 - vari orari
Il teatro come universo di artisti: musicisti, compositori,
registi, pittori e artisti figurativi, costumisti, stilisti. Il Teatro
dell’Opera di Roma si racconta attraverso l’infinita bellezza dei suoi
allestimenti, figli del lavoro intrecciato di alcune tra le più grandi figure
dell’arte del Novecento: da Pablo Picasso a Renato Guttuso, da Giorgio de
Chirico ad Afro, da Alberto Burri a Giacomo Manzù, da Mario Ceroli ad Arnaldo
Pomodoro fino ad arrivare a William Kentridge.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al
Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma
rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo,
iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Sarà raccontata la storia di un Teatro, l’Opera di Roma, che ha
sempre camminato sul filo rosso di un rapporto cercato e trovato con l’arte
figurativa, portando quindi alla vista dello spettatore scene e costumi nati
dal genio di grandi artisti, così come piccoli capolavori inusuali, bozzetti,
figurini (ovvero i disegni dei singoli personaggi), maquette (i
modellini delle scenografie), fino a pezzi di inestimabile valore, come il
sipario lungo 15 metri dipinto da de Chirico per un Otello rossiniano.
Ma Artisti all’Opera. Il Teatro dell’Opera di Roma sulla
frontiera dell’arte non sarà una “semplice” galleria di meraviglie
d’arte scenica, sarà anche un percorso che il visitatore/spettatore vivrà lungo
la storia del Teatro dell’Opera di Roma, seguendo le suggestioni dei grandi
titoli del nostro teatro lirico – ma scoprendo anche perle “minori” che sono
sfuggite alle consuetudini del repertorio – e spiando il
lavoro delle maestranze, ricreato attraverso un sapiente gioco d’allestimento,
così da ribaltare la normale prospettiva.
Grazie alle collezioni dell’Archivio del Teatro dell’Opera – in
cui si conservano più di 60mila costumi e 11mila bozzetti e figurini – alle
proiezioni e ai filmati d’archivio dell’Istituto Luce il
visitatore/spettatore entrerà nel teatro ritrovandosi dietro
le quinte del palcoscenico per ammirare da vicino tutto ciò che
d’abitudine vede da lontano, dalla platea.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e
dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione
con la Fondazione Cineteca di Bologna. Si ringrazia l’Istituto
Luce e la collaborazione di SIAE.
La mostra è a cura di Gian Luca Farinelli con Antonio
Bigini e Rosaria Gioia, con la curatela
storico-scientifica di Francesco Reggiani e Alessandra Malusardi
dell’Archivio Storico e la collaborazione di Anna
Biagiotti della Sartoria della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo Electa.
Costi: Biglietto Intero 9 € ;
ridotto 7 €. Per altre riduzioni visita sito.
Indirizzo: piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 tutti i giorni 9.00-19.00
Sito di riferimento: www.museodiroma.it
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"MONET"
a cura di Marianne Mathieu
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento
italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita
culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con
il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande
retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain
collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA
BRASINI - Roma
sino al 3 giugno 2018, dal lunedì al giovedì 9.30
- 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
A GRANDE
RICHIESTA, DOPO AVER SUPERATO I 200.000 VISITATORI, LA MOSTRA
DEDICATA A CLAUDE MONET PROROGA FINO AL 3 GIUGNO 2018 LA MOSTRA
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
Nell'immagine: Claude Monet (1840-1926), Nymphéas,
1916-1919.
Costo: Biglietti- Intero 15 €
(audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro
in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
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SERATE CON OSPITI
Thursday
is the New Saturday
presenta la Musica dal Vivo di:
LUCA MARZANO | ROOM ON THE
3RD FLOOR
in apertura lo
spazio musicale #APERIVER39, a cura degli AULA39
a seguire Palco Aperto con i Live dei Rapper:
Sokka | SoulSinner | Stain
Host Giusva
MARMO - Roma
giovedì 15 marzo 2018, dalle ore 19.00 Aperitivo fino alle 21.00 |
Inizio dei Live ore 22.00
La primavera nel giardino sanlorenzino curato dai fratelli Marazzotti e Pizzolorusso, sboccia in anticipo con
ApeRIVER, con l'undicesimo appuntamento dedicato al compianto attore River Phoenix, che nella serata di metà
marzo vedrà la partecipazione di molti giovani talenti romani e non... Sarà il frontman Giusva ad accogliere gli ospiti, tra cui: Luca Marzano e
la band Room On The 3rd Floor, che lasceranno il posto durante la sezione Palco
Aperto, ai rapper (o trapper) Sokka,
SoulSinner e Stain. Ad aprire i giochi saranno le sonorità degli Aula39,
protagonisti dello spazio musicale dal titolo #APERIVER39.
LA SERATA:
Tocca al quartetto
di voci d'oro, gli Aula39, aprire il palco con lo spazio musicale
#APERIVER39, in cui la band che
raccoglie migliaia di consensi in rete, proporrà al pubblico il meglio della
loro produzione di cover e inediti. Il primo accolto da Giusva sul palco di
ApeRIVER è LUCA MARZANO, giovanissimo musicista e
compositore di appena 18 anni e dalle origini
campane; la sua musica cerca di unire lo stile cantautorale italiano con il
pop elettronico, offrendo una chiave di lettura più moderna con suoni e testi
attuali in grado di comunicare ad un più ampio pubblico. Nonostante la giovane
età, ha già collezionato la partecipazione al talent televisivo XFactor,
collezionando apprezzamenti e consensi da parte della critica, anche grazie
alle sue capacità beatbox, l'emissione di
percussioni, synth o altro, con il solo uso della bocca. Al momento è a
lavoro sui suoi inediti insieme alla produzione Cosmophonix. A seguire il
giovanissimo partenopeo, arriva la band
ROOM ON THE 3RD FLOOR, che porta nel giardino di Marmo un sound che spazia dal
pop al punk, strizzando l'occhio all'alternative rock e alla musica
indipendente. Il giovanissimo gruppo formato dai fratelli Paldi, il bassista
Alex e il batterista Andy, entrambi dotati di buona voce, vede l'arrivo del
chitarrista ritmico Tommaso Tamburrini e del chitarrista solista Giorgio
Ciarnello. Un vero e proprio esperimento musicale che ha debuttato appena
nell'estate 2017, suonando da allora, ove possibile. Attualmente sono in studio
alla lavorazione del loro primo EP. Subito dopo, spazio al rap e al trap!
Salgono sul palco di ApeRIVER i giovani rapper Sokka, SoulSinner e Stain.
A
seguire: PALCO APERTO con i rapper SOKKA, SOULSINNER e STAIN
Costo: Ingresso
GRATUITO - Possibilità Aperitivo: 10
Euro (Comprensivi di: 1 Drink + 1 Food) + 2 euro
Tessera Associativa annuale
Info e Prenotazioni: Prenotazione tavoli con Consumazione - 342
6158365
Indirizzo: piazzale
del Verano 71, Roma (San Lorenzo)
Sito di riferimento teatro: www.marmoroma.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse
darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci
a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la
richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione
all'inserimento …