Kiri, continuano le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
"IL
NOME PROPRIO"
Regia e drammaturgia di Jacopo Neri
TEATRO AGORÀ - Roma
dal 26 al 28 maggio 2017, ore
21.00_dom. 18.30
Atto unico di
Jacopo Neri ideato insieme a Giacomo De Rose, entrambi in scena come
protagonisti di questo insolito spettacolo.
Antonio e Sandro (25 anni) sono due gemelli
figli di un grande imprenditore nella provincia di un'Italia non meglio
precisata nel tempo e nello spazio: Antonio è un editore, Sandro è un notaio e
un pomeriggio si recano in visita dal padre insieme alle mogli, Sara ed
Emanuela, per chiedere un prestito con il quale portare avanti le rispettive
attività.
Fin da subito è evidente come il padre sia
deluso dalla maggior parte delle scelte di vita dei gemelli - in particolare
considerando il fatto che il suocero di Antonio è il numero uno tra i notai
della regione e il suocero di Sandro il numero uno tra gli editori della
regione: i due avrebbero dovuto sposare l'uno la moglie dell'altro, come dal
padre legiferato al tempo, per avere maggiori possibilità di successo nelle
rispettive carriere.
Avrebbero dovuto avere l'uno la vita
dell'altro, per avere delle vite migliori.
In nome di tale delusione, il padre si
dimostra restio a concedere il prestito: d'un tratto, nel corso della
discussione, scambia i nomi dei gemelli.
Quello che sembra essere un caso metterà in
moto un gioco ambiguo e machiavellico atto a mondare per sempre la
trasgressione dei gemelli rispetto alla legge paterna.
Con Giacomo De Rose, Jacopo Neri, Paolo Perinelli,
Mariachiara Di Mitri, Ada Roncone - regia e drammaturgia Jacopo Neri - soggetto
Jacopo Neri e Giacomo De Rose - costumi e scenografia Andrea Mancini -
scenotecnica Luca Rovani
-Avviso
ai Soci-
Indirizzo: via della Penitenza, 33
- Roma
Sito di riferimento: www.teatroagora80.org
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"PERCHÈ AMO IL MIO PECCATO "
regia Diego Placidi
di Diego
Placidi - libero adattamento di “Storia di una capinera”
TEATRO KOPÓ - Roma
dal
26 al 28 maggio 2017, ore 21.00
TEATRO KOPÓ - Roma
dal
26 al 28 maggio 2017, ore 21.00
Ritorna la messa in scena surreale e di chiara ispirazione ghotic dark del libero adattamento di “Storia di una capinera”.
Non più bambina e non ancora donna Maria, che il solo peccato che abbia mai commesso è stato amare, cammina triste,
spaurita, disperata e quasi folle, lungo il viale dei ricordi. Compagno di
viaggio, un destino quasi umano, ormai nemico. Entrambi sono diretti verso la
sola certezza della vita…
Pur
rimanendo aderente al testo dell’autore, è stata messa da parte la costruzione
epistolare. In “Perché amo il mio peccato” sono stati
aggiunti personaggi inesistenti nel testo originale che rendono la storia molto
più discorsiva. Lo spettacolo è ovviamente incentrato sulla protagonista Maria,
sulla sua scoperta di una vita differente da quella a cui è abituata, ad un
amore diverso da quello che pensava di conoscere. Ma in più, in questo viaggio
dei ricordi, è accompagnata da un “Destino” che si concretizza con le figure
mitologiche delle MOIRE. In “Perché
amo il mio peccato” gli attori sono padroni della scena, fatta
eccezione per un unico elemento scenografico.
Una
messa in scena cupa, piuttosto claustrofobica, quasi surreale e di chiara ispirazione ghotic dark.
Libero
adattamento di Storia di una capinera - Adattamento e regia Diego Placidi
- con Ilaria Libianchi, Clara
Raffuzzi, Mauro Tiberi, Marica Pace
Indirizzo:
via Vespricio Spurinna, 47 - Roma
Sito
di riferimento: www.teatrokopo.it
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"SENZA GABRIELE"
"LEI"
testi e regia di Francesca Cipriani
AR.MA TEATRO - Roma
dal 26 al 28 maggio , ore
21.00_dom. ore 18.00
In scena due testi scritti e
diretti da Francesca Cipriani.
In
“Senza Gabriele” incontriamo tre personaggi: Clara (Teodora Mammoliti), Edoardo
(Emanuele Guzzardi) e Gabriele (Massimo Caon).
Tre
unità. Una famiglia. Tre luoghi deputati, tre unità temporali (presente,
passato e un futuro potenziale). Tre luoghi emotivi.
Ogni
personaggio porta con sè una ferita, la ferita di un’assenza. Sono tre “mondi”
differenti, legati tra loro dal luogo della memoria: quella in perdita, quella
custodita e, infine, la memoria ritrovata. I diari ripercorrono una storia, la
loro. Le origini vengono recuperate e un mondo nuovo può essere costruito.
Clara
è nel suo fortino, la sua scrivania, creato dalle scatole di cartone che gli
sono intorno. Quelle scatole dove racchiude i ricordi e li custodisce per farne
memoria. Un pieno che vuole invadere il vuoto del luogo di Edoardo. Gabriele è
il luogo della narrazione e della memoria ritrovata proprio attraverso i diari redatti dalla
madre.
Un
luogo aperto, senza vincoli, un luogo del presente e del futuro.
In
“Lei” la protagonista è una figura femminile, interpretata da Valentina
Bernardini, a cui tutto viene sottratto. Una figura che viene negata, negando
proprio il suo mondo interiore. La razionalità come unica via, dove tutto
quello che non rientra in uno schema dettato dalla logica, viene rimosso. Lei
deve essere controllata. Lei deve essere rimossa. Il suo mondo deve cadere nel
vuoto.
Questa
è la missione dello Spazzino (Ivano Conte): uccidere il sogno, uccidere Lui
(Teodora Mammoliti).
Due
opere cariche, molto interessanti, che presentano un taglio non comune e che
vogliono essere una riflessione sull’esistenza umana.
Testo e regia di Francesca Cipriani -
Con Teodora Mammoliti, Emanuele Guzzardi, Massimo Caon, Valentina Bernardini,
Ivano
Indirizzo: via Ruggero di Lauria, 22
- Roma
Facebook di riferimento: www.facebook.com/ArMaTeatro-340104629710399/
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PROSEGUE...
Ginevra Media Prod presenta
"Il
colloquio"
Giacca e cravatta
obbligatorie
di Serge Da Silva
Traduzione
e regia Virginia Acqua
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal
16 maggio al 4 giugno 2017, ore
21.00_sab. ore 17.30 e 21.00_dom. ore 17.30
A chiudere la stagione, arriva la commedia già campione d’incassi al Théâtre
Melo d’Amélie di Parigi con uno straordinario successo di pubblico
e critica per oltre un anno di repliche.
La
commedia francese approda ora al Teatro de’ Servi grazie al lavoro di Virginia Acqua, traduttrice e
regista della versione italiana che vede in scena nel nuovo allestimento Ermenegildo Marciante, Luca Basile e Tommaso Arnaldi, in un impianto
scenografico arricchito dalle opere e installazioni d’arte della giovane
artista Cristina Gasparrini.
"Il colloquio" affronta in maniera
divertente e dissacrante uno dei più grandi incubi della nuova generazione: il colloquio di lavoro. Quei quindici minuti
che non solo decideranno del nostro futuro, ma che ci restituiranno un'immagine
di chi siamo e di cosa (non) siamo capaci di fare.
Ed
ecco, in attesa del colloquio, un trio altamente improbabile: un brillante e
griffatissimo laureato in economia, molto spavaldo e sicuro di sé; un modesto e
goffo impiegato, stralunato e chiacchierone, fin troppo espansivo, che si
sposta con i mezzi pubblici e veste fuori moda; un fanatico di arti marziali,
salutista, spaccone e disinvolto che adora Bruce Lee e Walker Texas Ranger.
Sono tre disoccupati da lungo tempo, convocati nello stesso giorno e ora per
sostenere il colloquio per il lavoro dei loro sogni. L’annuncio precisava:
“giacca e cravatta obbligatorie”, e i tre uomini si adeguano, ma ciascuno a
proprio modo. Incluso l'asso nella manica che ciascuno di loro si è preparato
per avere la meglio sugli altri.
Dialoghi
brillanti, comicità coinvolgente e mai banale, ironia corrosiva sulle
ossessioni e le ansie che si scatenano in tutti coloro che devono affrontare
uno dei più grandi incubi dei nostri tempi.
di Serge Da Silva - con Luca Basile (Franco Nessuno),
Ermenegildo Marciante (Luca Leggenda), Tommaso Arnaldi (Sergio Sangria) - Scene Cristina Gasparrini – Luci Cristian Bove –
Musiche Vakarelis - Traduzione e regia Virginia
Acqua
Indirizzo: via del
Mortaro (ang. Via
del Tritone),
22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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MANIFESTAZIONI
FESTIVAL
"INVENTARIA 2017 / la festa
del teatro off"
Direzione
artistica: Pietro Dattola (Spettacoli, Monologhi/Performance, Pillole), Flavia
Germana de Lipsis (Corti teatrali, Pillole)
organizzazione:
Alessandro Marrone, Alfonso Germanò, Pietro Dattola
TEATRO ARGOT STUDIO | CARROZZERIE n.o.t | TEATRO
STUDIO UNO - ROMA
da martedì 9 maggio a domenica 18 giugno, spettacoli ore 21.00
24 compagnie, 4 sezioni - 11 prime nazionali, 10 prime romane - 3 teatri in 3 quartieri, 1 workshop
Giunto alla sua settima edizione, il Festival -
diviso quest'anno tra tre teatri, in tre quartieri e in tre blocchi temporali
(metà maggio, fine maggio, metà giugno) - mantiene il proprio focus sulla
drammaturgia contemporanea.
Ventiquattro le proposte selezionate tra le oltre
350 candidature pervenute da tutta Italia e dall'estero per offrire un
ventaglio quanto più ampio possibile della scena teatrale off per linguaggi e
generi, in pieno spirito "Inventaria".
Sette edizioni all'insegna dell'indipendenza - il
Festival, organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, è interamente
autofinanziato - e della sostenibilità: una formula accorta che ha consentito
alla manifestazione di passare dalle sei compagnie della prima edizione alle
ventiquattro di quella attuale. Senza contare che da quest'anno il Festival si
arricchisce di una nuova sezione in concorso, quella delle "Pillole",
e di una formidabile occasione di formazione attoriale - e questo nonostante la
chiusura, avvenuta a stagione in corso, del Teatro dell'Orologio, sua sede
storica.
Quest'anno Inventaria avrà perciò luogo nei tre
principali teatri off di tre diversi quartieri della Capitale: Teatro Argot Studio
(Trastevere), Carrozzerie n.o.t. (Ostiense) e Teatro Studio Uno (Torpignattara)
e si articolerà in quattro sezioni in concorso (Spettacoli,
Monologhi/Performance, Corti teatrali e la nuova sezione Pillole dedicata agli
studi e ai progetti in itinere), ospitando anche un workshop di cinque giorni
sulla tecnica Meisner condotto da Laura Nest.
"INVENTARIA", dal latino invenio,
trovare; "INVENTARIA", come
invenzione, novità; "INVENTARIA", come inventario, molteplicità;
"INVENTARIA", come ventata d'aria, d'aria fresca. Nelle sue
molteplici declinazioni, il teatro è ossigeno, sa sorprendere, respira da
millenni
Secondo blocco di spettacoli: 22-28 maggio (TEATRO ARGOT STUDIO)
teatro ARGOT STUDIO
"GOBBO A MATTONI"
"Che poi comunque 'aspettare' l'è un conto...
'aspettare qui nei' mi' circolino' l'è un attro conto. Vi torna? Qui mi sento a
casa. Meglio che a casa! Non per nulla lo chiamano 'La casa dei popolo', no?
Oddio, lo chiamavano... Ora si chiama... Boh, come si chiama ora? Circolo. Eh,
infatti. Ma prima l'era la Casa del Popolo.'
Spazio
Teatrale Allincontro
di Riccardo Goretti, regia Massimo Bonechi
con Riccardo Goretti e con Massimo Bonechi
teatro ARGOT STUDIO
"MALANOVA"
Tutti siamo ugualmente responsbaili della vita
degli altri.
Sciara
Progetti
di Ture Magro, Flavia Gall
diretto e
interpretato da Ture Magro
teatro ARGOT STUDIO
>>> 28 Maggio h.
21.00 - sezione SPETTACOLI - PRIMA
NAZIONALE
Io il maschio, io la femmina, io sono quella che è
tutto, fatta a pezzi ma intera, unica, dolorosamente sola, perfettamente fiera.
Io sono Pentesilea.
di Francesco Randazzo regia Cinzia Maccagnano
con Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina
Putignano
Direzione
artistica: Pietro Dattola (Spettacoli, Monologhi/Performance, Pillole), Flavia
Germana de Lipsis (Corti teatrali, Pillole)
Organizzazione:
Alessandro Marrone, Alfonso Germanò, Pietro Dattola
Con la
collaborazione di di BCC Roma ||| Dino
Audino Editore ||| Quasar Design University ||| Teatro Spaziozeronove |||
Teatro Argot Studio ||| Teatro Studio Uno ||| Roma Fringe Festival
Riferimenti luoghi del festival:
Teatro Argot Studio -
Indirizzo: via Natale del Grande,
27 (Roma -Trastevere) - Sito web: www.teatroargotstudio.it
Carrozzerie n.o.t. - Indirizzo: via Panfilo Castaldi, 28/a (Roma -
Ostiense) - Sito web: www.carrozzerienot.com
Teatro Studio Uno - Indirizzo: via Carlo della Rocca, 6 (Roma
-Torpignattara) - Sito web: www.teatrostudiouno.com
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CINEMA
"REMIX"
CINEMA|CULTURA|MIGRAZIONI
II edizione
Cinema KINO – Roma
dal 26 al 28 maggio , vari orari
Ogni
proiezione sarà accompagnata da un incontro fra autori dei documentari ed
esperti.
REMIX, rassegna cinematografica in collaborazione con il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche che coniuga racconto cinematografico e
approccio scientifico sul tema delle migrazioni e della convivenza
Proiezioni e incontri con
registi e ricercatori, tre documentari che raccontano le migrazioni
da punti di vista inediti
Seconda edizione della rassegna REMIX, evento che intende
coniugare racconto cinematografico e approccio scientifico per affrontare la
sfaccettata realtà delle migrazioni e della convivenza. Il progetto è
realizzato dal cinema nel quartiere Pigneto, dal DSU (Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale) e dall’ILIESI – Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee del CNR.
Tre le opere attorno alle quali ruotano proiezioni e
incontri della rassegna: I Migrati, diretto da Francesco
Paolucci, lo spagnolo En tierra extraña di Icíar Bollaín e Sponde. Nel sicuro sole del nord, diretto da Irene Dionisio.
Tre documentari che raccontano la percezione – e il vissuto – delle
migrazioni da parte di persone comuni e si tramutano in tre occasioni di
riflessione sui temi del viaggio e della mobilità umana.
In questa
edizione della rassegna si segnala in particolare l’autorevole presenza di
Daniela Di Capua, Direttore del Servizio Centrale SPRAR (Sistema di Protezione
per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
>>> Venerdì 26 maggio, alle ore 20.30 la proiezione de I Migrati, diretto da Francesco Paolucci e a seguire incontro con il regista e
con Daniela Di Capua, Direttore del Servizio Centrale SPRAR.
Ore 22.30, seconda proiezione. Prodotto dalla “Comunità XXIV luglio –
handicappati e non” de L'Aquila, il documentario racconta il viaggio di quattro
ospiti della comunità, divenuti giornalisti per l’occasione, nei paesi
dell’Appennino che accolgono richiedenti asilo e rifugiati. Attraverso
interviste ai migranti e agli abitanti dei luoghi visitati, discussioni e
riflessioni, il risultato è un’Italia differente da quella spesso descritta dai media.
>>> Sabato 27 maggio, sempre alle ore 20.30 e alle 22.30, proiezione del
documentario spagnolo En
tierra extraña, di Icíar
Bollaín, che sarà discusso in sala da Iris Martín Peralta, direttore
del Festival del Cinema Spagnolo, e da Maria
Eugenia Cadeddu, ricercatore CNR-ILIESI. Il documentario presenta la
storia di Gloria e di altri spagnoli emigrati a Edimburgo per sfuggire alla
crisi economica e costruirsi una vita migliore. Attraverso la simbologia di un
guanto perduto e l’opera d’arte collettiva Ni
perdidos, ni callados, gli spagnoli intervistati raccontano in modo
originale la loro condizione di migranti, emblematica dei flussi migratori
interni all’Europa.
>>> Ultimo appuntamento della rassegna Domenica 28 maggio, alle ore 20.30 e
22.30, con la proiezione del documentarioSponde. Nel sicuro sole del nord,
diretto da Irene Dionisio,
che sarà presente in sala per discutere con Michele
Colucci, ricercatore CNR-ISSM. A Lampedusa, Vincenzo, custode (in
pensione) del cimitero, si preoccupa di seppellire i migranti vittime dei
naufragi, nonostante le critiche per l’uso della croce in tombe destinate a
persone non di fede cattolica. A Zarzis, in Tunisia, il postino Mohsen Lidhabi
raccoglie indumenti e oggetti restituiti dal mare alla terra, a seguito di
naufragi. Fra i due inizia una singolare corrispondenza.
Consulenza scientifica CNR Maria Eugenia Cadeddu
Coordinamento e gestione CNR Rosanna Godi
Coordinamento generale Claudia Pecoraro
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO con tessera Arci
Indirizzo: via
Perugia, 34 - Roma
Sito di riferimento: www.ilkino.it
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PROSEGUONO...
“IL MONDO DI MEZZO”
di Massimo
Scaglione
UN FILM SU MAFIA CAPITALE.
protagonista Matteo
Branciamore.
NELLE SALE ITALIANE DAL 4 MAGGIO
Il film attraversa gli anni '70 per approdare ai giorni nostri.
Racconta l’epopea del mattone a Roma e i disastrosi risultati della
cementificazione nelle periferie della capitale espressione della connivenza
tra potere politico e palazzinari.
Una storia che ripercorre i traffici tra corrotti e corruttori e
che sfocia nella nota inchiesta denominata “Mafia Capitale”.
Gaetano Mariotti (Tony Sperandeo) è un imprenditore romano, Re del
mattone: l’uomo, ambizioso e senza scrupoli, nutre il desiderio, oltre che di
accumulare ricchezze, di condurre suo figlio Tommaso (Matteo Branciamore) sulle
sue stesse orme. Sarà la sua prematura morte a catapultare Tommaso, suo
malgrado, alla guida dell’impero del padre. La coscienza lascia repentinamente
il posto ad un’incalzante avidità che porterà il giovane a stringere uno
scellerato sodalizio con i poteri del Campidoglio.
In stile Cosa Nostra, si completa il filone giudiziario ormai noto come Mafia Capitale.
Il Mondo di Mezzo è un film di indignazione che strappa la realtà portandola sullo schermo, come
dice il regista, autore di Angeli al Sud (nomination ai David di
Donatello come miglior regista esordiente), La Moglie del Sarto e del
docufilm I sogni cominciano con
un'elica.
Nel
cast, tra gli altri,
anche Laura Lena Forgia, Massimo Bonetti, Nathaly Caldonazzo,
Francesca Rocco, Paolo Raggi, Sandro Medici.
Il film è prodotto e distribuito da Red Moon Films, ha ottenuto il riconoscimento dell’interesse
culturale dal MiBACT, Ministero
per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema, e si avvale del
Contributo di Regione Lazio e
del Patrocinio del Comune di Cosenza
e della Presidenza dell’Assemblea
Capitolina di Roma.
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DISTRIBUZIONE
INDIPENDENTE
è lieta di presentare
una produzione EAR CINEMA e GALACTUS
“EAST END”
un film di
Skanf & Puccio
NELLE SALE ITALIANE DAL 3 MAGGIO
Cosa succede se due gemellini geek dirottano il
segnale di un satellite militare supersegreto sullo stadio Olimpico per vedere
“a scrocco” il derby Roma-Lazio? Sullo sfondo di una Capitale devastata dalla
speculazione edilizia e dalla mala politica, Totti segnerà il goal della vita,
i fantasmi cercheranno pace attraverso la vendetta, le gesta di un coraggioso
astronauta brilleranno nel cosmo e… Nanni tornerà in sella alla sua Vespa.
Tutto può succedere a East End!
Irriverente film d’animazione.
Un’opera prima insolita e coraggiosa, un
cartoon dai toni politicamente scorrettissimi che vede la luce dopo tre intensi
anni di lavoro grazie all’entusiasmo e alla dedizione di un affiatato team
creativo composto da talentuosi disegnatori, animatori, grafici, artisti
digitali, musicisti (tra cui il mitico gruppo dei Superobots) e doppiatori.
Lontano dalla Roma eterna e monumentale,
lontano dalle luci della ribalta, c’è la Roma sconosciuta e abbandonata dei
sobborghi, ed è proprio qui, nella periferia est della Capitale, che sorge il
nuovissimo e già dimenticato quartiere East End, un microcosmo colmo di
personaggi, avventure e situazioni paradossali, dove l’erba cresce rigogliosa e
indisturbata tra le crepe dei marciapiedi, infrastrutture e collegamenti sono
eternamente in fase di sviluppo e l’immondizia ammassata ai piedi dei
cassonetti è diventata arredo urbano. Un quartiere come tanti, troppi, che riflette
disagi e contraddizioni della “nostra” realtà quotidiana, con uno sguardo
sfacciato e puntuale su Roma, sull’Italia, sull’Europa.
È questo lo scenario in cui si muovono i
protagonisti del film, personaggi-macchiette esilaranti che nelle mani di Skanf
& Puccio rompono il limite del perbenismo dissacrando ogni possibile
cliché, in pieno accordo con la realtà, marcia e corrotta, che li circonda. Ma
East End è anche e soprattutto la cornice di uno spassoso intrigo
internazionale messo in atto da un gruppo di bambini, che ignari di tutto e con
la loro straordinaria purezza e ingenuità, metteranno in grave pericolo la
città e i già precari equilibri politici mondiali. Sullo sfondo, attesissimo,
il derby Roma-Lazio che si giocherà allo Stadio Olimpico…
Paese:
Italia, 2016 Durata: 85 minuti Genere: Animazione, Commedia
Regia:
Luca Scanferla, Giuseppe Squillaci Soggetto: Luca Scanferla, Giuseppe Squillaci
Sceneggiatura: Luca Scanferla, Giuseppe Squillaci con la collaborazione di
Federico Moccia Character Design: Andrea Minella Production Design: Paolo
Maddaleni Montaggio: Massimo Alberto Croce Storyboard Supervisor: Gianluca
Greco Pose & Animation key: Antonio Campiglio Animation Director: Matthew
Lyon Sviluppo Artistico, Animazione: Canecane (Roma) Animazione: AIC (Toronto)
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Musiche:
Georges Pascal Marchese, Alessandro Cagnizzi, Marco Dalla Chiesa, Gianmarco
Mondi, Giuseppe Squillaci, Game Zero, Superobots Suono: Sound On Missaggio:
Andrea Malavasi Direttore del Doppiaggio: Claudio Venditti Voci: Francesca
Rinaldi, Germana Savo, Roberta Chelini, Alessandro Scaretti, Stefano Thermes,
Gianluca Solombrino, Germano Basile, Stefano Starna, Enzo Avolio, Daniele
Valenti, Emidio La Vella, Paolo Macedonio, Ivan Castiglione, Simone Veltroni,
Gaetano Lizzio
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Produzione:
Ear cinema slu, Galactus srls Prodotto da: Giuseppe Squillaci, Andrea
Iervolino, Monika Bacardi Distribuzione italiana: Distribuzione Indipendente
Distribuzione internazionale: Ambi Distribution
Trailer ufficiale: www.youtube.com/watch?v=VAFCmsmMJjs
Sito film: www.eastend.it
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MUSICA
"LePuc live at Gezin Pub" - Giacomo Palombino, in arte LePuc, presenta "io secondo woody".
GEZIN PUB - Roma
27 maggio 2017, ore 21.30
Continua il tuor del cantautore Giacomo Palombino, in arte
LePuc, in giro per l'italia per presentare il suo lavoro in studio intitolato
"io secondo woody".
LePuc si esibirà al Gezin Pub per un live set chitarra e voce
LePuc si esibirà al Gezin Pub per un live set chitarra e voce
---
“Io secondo
Woody”
è il primo disco del cantautore Giacomo Palombino, in arte LePuc. Undici canzoni registrate nelle sale del Sanità
Music Studio, sotto la produzione esecutiva della Apogeo Records, etichetta
discografica sociale, per un album che cerca di essere il rifugio che raccoglie
le piccole tracce di storie quotidiane.
Il
lavoro, registrato e missato da Rosario
Emiro Acunto, è distribuito da Edel
Italy e Claudio Poggi, storico
produttore di Pino Daniele.
Gli
arrangiamenti del disco (masterizzato presso il Nut Studio di Napoli) s’ispirano alla tradizione della musica
d’autore italiana e sono stati curati, oltre che dallo stesso Palombino, dai
musicisti intervenuti. Tra questi: Luciano
Cicero (basso), Tiziano Cicero
(batteria e timbales), Salvatore Carlino
(congas), Enrico Valanzuolo
(tromba), Francesco Fabiani
(chitarra).
Da
segnalare il progetto grafico dell’album firmato da Francesco Filippini. Il giovane disegnatore napoletano - che ha
conquistato gli States con i suoi lavori - ha costruito dalla copertina al
booklet, un lavoro artistico che descrive la scissione tra Giacomo e LePuc
attraverso un viaggio fantastico a bordo di una chitarra.
Informazioni: INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Amatrice 32/34 - Roma
Fb di riferimento: www.facebook.com/inarteLePuc/
"Serata Lustrascarpe"
la musica popolare romana al BQB
Valentina De Giovanni con Gabriele Elliott Parrini
Valentina De Giovanni con Gabriele Elliott Parrini
4, 11, 18, 25 maggio 2017, ore 21.30
Voce e chitarra danno vita alle atmosfere
di una Roma che non c’è più, con un repertorio di musica popolare che spazia
dagli anni ‘20 agli anni ’70: Gabriella Ferri, Pasolini, Tenco, Garinei e
Giovannini e tanti ancora.Teatro canzone che nasce da una ricerca approfondita su fonti e vecchie
registrazioni. E due pezzi rispolverati dalla tradizione, caduti nel
dimenticatoio negli ultimi decenni.
«Tra i
lustrascarpe – racconta
Valentina De Giovanni – c’è chi puliva con il Brunello, chi con lo champagne, e
chi con lo sputo. Noi l’alcool preferiamo farvelo bere ma vi mandiamo via con
tanto di scarpe lucide. Questo significa il nome». Il duo musicale e artistico,
che si è incontrato durante una rappresentazione teatrale nel 2010, collabora
stabilmente da un paio di anni, portando in giro, non solo per la capitale, la
passione per una romanità scomparsa, che sta rivivendo una intensa stagione di
riscoperta e interesse.
Lo
storico Baronato Quattro Bellezze, ad un anno e mezzo dalla riapertura con la
nuova gestione, conferma la sua vocazione sperimentale e culturale: mostre
d’arte contemporanea, letture, presentazioni di libri e concerti ne animano le
serate. «Abbiamo raccolto la sfida di mantenere lo
spirito del locale aggiungendovi la nostra visione e il nostro amore per l'arte
in ogni sua espressione, oltre alla passione condivisa per il buon vino e il
buon cibo» (BQB).
Informazioni: INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: Via di Panico, 23 - Roma
Riferimento
facebook: www.facebook.com/baronatoqb
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ARTE
"Favole a Parte"
di Stefania Catenacci
a cura di Tiziana Todi
GALLERIA VITTORIA - Roma
dal 24 maggio al 10 giugno 2017, vari orari
Inaugurazione
Mercoledì 24 Maggio alle ore 18.00
"Le donne non hanno
niente da dire, ma lo dicono così bene!" O. Wilde
La Galleria Vittoria conferma ancora una volta il suo impegno nel voler
promuovere gli Artisti emergenti, con l'inaugurazione della prima personale
romana di Stefania Catenacci.
La mostra a cura di Tiziana Todi si snoda in un percorso nell'intimo dell'artista che, tramite le opere, ci rivela suggestioni che la influenzano portando nelle sue tele donne innocentemente ribelli creando uno specchio di se stessa e della sua anima.
Prima di questa mostra Stefania Catenacci è stata seguita dalla Galleria per quasi un anno, accrescendo così il suo percorso e rivoluzionando la sua pittura.
Scrive di lei Tiziana Todi: [...] L’artista si cela e al tempo stesso si identifica con ciò che ritrae, come gli amanuensi che inserivano la propria immagine nei codici miniati, imprimendola nella tela e così svelandosi a noi. Sentimento, carattere, personalità si trasformano in pennellate creatrici.
In questo modo l’artista dialoga con l’osservatore fino a suscitarne grande coinvolgimento ed entusiasmo, senza sottrarsi al gioco segreto della vita attraverso una sorta di specchio interiore.
Ogni sua opera indica il suo stato emotivo. L’immagine è inserita nel suo ambiente naturale, trasmettendo secondo il contesto, spensieratezza, malinconia, ironia.
Ogni quadro ci parla, ci prende per mano e, attraverso il suo sentiero interiore, ci conduce con fermezza, ma con garbo, nel suo mondo nascosto.
Si ringrazia FOL Pop Corn Roma di via Ripetta
La mostra a cura di Tiziana Todi si snoda in un percorso nell'intimo dell'artista che, tramite le opere, ci rivela suggestioni che la influenzano portando nelle sue tele donne innocentemente ribelli creando uno specchio di se stessa e della sua anima.
Prima di questa mostra Stefania Catenacci è stata seguita dalla Galleria per quasi un anno, accrescendo così il suo percorso e rivoluzionando la sua pittura.
Scrive di lei Tiziana Todi: [...] L’artista si cela e al tempo stesso si identifica con ciò che ritrae, come gli amanuensi che inserivano la propria immagine nei codici miniati, imprimendola nella tela e così svelandosi a noi. Sentimento, carattere, personalità si trasformano in pennellate creatrici.
In questo modo l’artista dialoga con l’osservatore fino a suscitarne grande coinvolgimento ed entusiasmo, senza sottrarsi al gioco segreto della vita attraverso una sorta di specchio interiore.
Ogni sua opera indica il suo stato emotivo. L’immagine è inserita nel suo ambiente naturale, trasmettendo secondo il contesto, spensieratezza, malinconia, ironia.
Ogni quadro ci parla, ci prende per mano e, attraverso il suo sentiero interiore, ci conduce con fermezza, ma con garbo, nel suo mondo nascosto.
Si ringrazia FOL Pop Corn Roma di via Ripetta
Informazioni: INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
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"Inside
Za’atari|Starting over"
Mostra di illustrazioni & fotografi
fotografie di:
Agnes Montanari & Giovani rifugiati da Za’atari
illustrazioni di: Fabio Barilari
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
dal
27 maggio all'8 giugno 2017 - vari
orari
Inaugurazione
27.05.17 | 19.30 - 23.00
Il campo profughi di Za’atari in Giordania ha aperto nell’Agosto
del 2012 ed ha accolto, ad oggi, fino a 130,000 rifugiati. Attualmente conta
80,000 persone di cui oltre la metà sono minorenni. Cosa significa per un
adolescente lasciare il proprio paese, diventare un rifugiato e vivere in un
campo con una vaga speranza di ritornare un giorno a casa propria? Può fare una
differenza essere un maschio o una femmina? La fotografa documentarista Agnes
Montanari ha incontrato Khaldiye, una ragazza di 17 anni, Yunis, un ragazzo di
18 anni e molti altri ancora, oltre tre anni fa, attraverso le classi di
fotografia che lei teneva all’interno del campo.
Quando li ha conosciuti, i ragazzi erano appena arrivati a
Za’atari. Durante questi tre anni, ne ha condiviso gioie e disillusioni, ha
parlato a lungo con loro della vita prima dell'arrivo al campo, dei loro
problemi, delle loro aspettative, ma soprattutto ne ha testimoniato la
trasformazione.
Lasciare la Siria ha significato il collasso delle famiglie e
dell’organizzazione sociale che ne consegue, scatenando una serie di
conseguenze differenti per i ragazzi e per le ragazze rispetto al cambiamento
di ruolo, all’accesso all’istruzione.
I valori sociali vengono messi in discussione e il desiderio di
ritornare in Siria è stravolto. Inoltre, come sfondo alle storie personali di
questi giovanissimi ragazzi e ragazze, c’è “il Campo”: la sua condizione al
tempo stesso temporanea e permanente; la sua organizzazione, la sua dimensione,
i suoi simboli, la vita di tutti i giorni al suo interno e le trasformazioni
che sono avvenute nel corso degli anni.
A riprova di questo, nel 2013 Za'atari è diventata la quarta citta
in Giordania, per estensione e numerosità della popolazione: una città nata dal
nulla. Se la paragoniamo ad altre città mediorientali nate dal nulla, come
Dubai o Abu Dhabi, sembrano somigliarsi per la velocità di sviluppo, per le
implicazioni sociali e le conseguenze economiche.
Sembrano esempi complementari della città contemporanea e di
modelli sociali, destinati probabilmente a moltiplicarsi negli anni a venire,
verso un’organizzazione sociale internazionale, composta fondamentalmente da
piramidi e capanne.
Questa mostra è dedicata a raccontare alcune di queste storie
raccolte a Za’atari, con il fine di documentarle, di sensibilizzare e
diffondere conoscenza su questa realtà.
La mostra, in parte presenta una selezione di fotografie di Agnes
Montanari e dei suoi studenti di Za’atari, ovvero i giovani e aspiranti
fotografi, ragazzi e ragazze che ha conosciuto e che hanno seguito le sue
lezioni. In altra parte, presenta le illustrazioni dell’architetto e artista
Fabio Barilari, che collabora da tempo con Agnes Montanari sul progetto
congiunto di documentare le storie di questi ragazzi rifugiati, attraverso la
combinazione di illustrazioni e fotografie. Un tandem di competenze e tecniche
artistiche per raccontare le loro storie.
Un Ringraziamento speciale a Fabiana De Rose, al Vitala Festival,
al Teatro San Genesio e al Goethe-Institut per aver reso possibile questa
mostra.
Informazioni: INGRESSO GRATUITO - La mostra è visitabile nelle ore pomeridiane, previo appuntamento o
contestualmente agli eventi in programma.
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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STUDIO ARTE VIOLA - Roma
dal
26 maggio al 4 giugno 2017 - vari
orari
INAUGURAZIONE VENERDI 26 MAGGIO ALLE ORE 19.30
>>> Venerdì 26 maggio 2017 alle 19.30 si inaugurerà la mostra dell'artista Viola Di Massimo nello Studio d'Arte Viola con il
concerto
degliStrumentalizzati composto da Marco Turriziani e Salvatore Zambataro.
Durante la mostra sarà proiettata l'ultima video-opera realizzata per il terremoto nelle Marche: “Intervallo – il cuore nella terra”.
>>> Il 31 maggio Andrea Amato terrà una conferenza sull'inquinamento elettromagnetico: disturbi e consigli.
Durante la mostra sarà proiettata l'ultima video-opera realizzata per il terremoto nelle Marche: “Intervallo – il cuore nella terra”.
>>> Il 31 maggio Andrea Amato terrà una conferenza sull'inquinamento elettromagnetico: disturbi e consigli.
Informazioni: Gli eventi prevedono un contributo d'entrata e
prenotazione obbligatoria - Lo Studio d'Arte Viola sarà aperto alle visite tutti i giorni dalle 17.30
alle 21.30
Indirizzo: Via
Rodolfo Morandi, 3 - Roma
Sito di riferimento: www.arteviola.it
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PROSEGUONO...
"BOTERO"
a cura di Rudy Chiappini
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 5 maggio al 27 agosto
2017, vari orari.
Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce forte
l’eco della nostalgia e di un mondo che non c’è più o in via di dissoluzione.
Uomini, animali, vegetazione i cui tratti e colori brillanti riportano
immediatamente alla memoria l’America Latina dove tutto è più vero del vero,
dove non c’è posto per la sfumatura e che anzi favorisce l’esuberanza di forme
e racconto.
Questa è la cifra stilistica di Fernando Botero, origini colombiane, famoso e popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico, immediatamente riconoscibile.
Alla sua arte, nel suo ottantacinquesimo genetliaco, si rende omaggio con un’esposizione che ripercorrerà attraverso una cinquantina dei suoi capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50 anni di carriera del Maestro dal 1958 al 2016.
La mostra, che si presenta come la prima grande retrospettiva dell’opera di Botero in Italia, sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio.
Organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira, è curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista.
La mostra vede come sponsor Generali Italia e special partner Ricola. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
Questa è la cifra stilistica di Fernando Botero, origini colombiane, famoso e popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico, immediatamente riconoscibile.
Alla sua arte, nel suo ottantacinquesimo genetliaco, si rende omaggio con un’esposizione che ripercorrerà attraverso una cinquantina dei suoi capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50 anni di carriera del Maestro dal 1958 al 2016.
La mostra, che si presenta come la prima grande retrospettiva dell’opera di Botero in Italia, sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio.
Organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira, è curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista.
La mostra vede come sponsor Generali Italia e special partner Ricola. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
Immagine: Fernando Botero, Donna seduta, 1997.
Olio su tela, 134x92 cm
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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La Galleria Vittoria di via Margutta presenta la mostra dal titolo
"Passato, Presente, Futurismo"
di Antonio Fiore Ufagrà
a cura di Giorgio Di Genova e Romina Guidelli.
Complesso archeologico CASE ROMANE DEL CELIO - Roma
sino al 5 giugno
2017, tutti i giorni ore 10.00-13.00 / 15.00- 18.00, eccetto il martedì e
mercoledì
Sotto l’alta sorveglianza del MIBAC: Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo e della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici
di Roma, la mostra è patrocinata dal Ministero dell’Interno – Fondo Edifici di
Culto
La mostra Comprende 13 opere del percorso di Ufagrà, il quale si è
imposto nel panorama artistico da 40 anni, dando al visitatore un ampio
scenario di come nel tempo si è evoluta la sua pittura.
Con le opere di Antonio Fiore Ufagrà le Case romane del Celio diventano uno spazio che si proietta nel futuro, o meglio potremmo dire con un’espressione originale verso uno “spazio del futuro”, in cui la forza del passato, attraversando le opere del presente, alimenterà la proiezione del visitatore verso il fascino coinvolgente, imprevedibile e suggestivo dell’ottica generata dal Movimento futurista, che s’è diffusa nel panorama artistico (e non solo) mondiale.
L’editore Gangemi di Roma pubblica per l’occasione il catalogo.
Con le opere di Antonio Fiore Ufagrà le Case romane del Celio diventano uno spazio che si proietta nel futuro, o meglio potremmo dire con un’espressione originale verso uno “spazio del futuro”, in cui la forza del passato, attraversando le opere del presente, alimenterà la proiezione del visitatore verso il fascino coinvolgente, imprevedibile e suggestivo dell’ottica generata dal Movimento futurista, che s’è diffusa nel panorama artistico (e non solo) mondiale.
L’editore Gangemi di Roma pubblica per l’occasione il catalogo.
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
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"EXTINCTION Anteprima di una grande
mostra dedicata all'estinzione"
&
"GODZIL-LAND Un viaggio fantastico dal
MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK"
esposizione
curata da Fabrizio Modina
MONASTERO DI SAN
BENEDETTO - Gubbio
dal 1 aprile al 1 ottobre
2017, orari vari.
Gubbio, 31 marzo 2017 – I dinosauri si sono davvero
estinti?
Questa la domanda che lega come un filrouge le due
mostre, Extinction. Anteprima di una grande mostra dedicata all'estinzione e
Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK ,
che apriranno i battenti sabato 1 aprile 2017 alle ore 10 presso l'ex Monastero
di San Benedetto a Gubbio, location vocata alla divulgazione scientifica, in un
contesto geologico davvero unico e straordinariamente pertinente: la Gola del
Bottaccione.
La mostra Extinction , realizzata da Geomodel di Mauro
Scaggiante in collaborazione con il Comune di Gubbio, curata dai paleontologi
Simone Maganuco e Stefania Nosotti, si presenta al pubblico con un'anteprima di
una grande mostra dedicata all'estinzione, e si racconta in due sezioni.
Preistoria e avanguardia dialogano con l'obiettivo di restituire
scientificamente la vicenda racchiusa nelle stratificazioni rocciose della Gola
del Bottaccione, a Gubbio: la drammatica estinzione di massa, verificatasi
sessantasei milioni di anni fa, la più celebre tra quelle che hanno scandito il
tempo geologico, originata dalla caduta sulla Terra di un enorme meteorite e
che ha provocato la scomparsa anche dei giganteschi dinosauri non-aviani, dominatori
del Mesozoico, vere e proprie icone della Preistoria come il tirannosauro e il
triceratopo. Ma non è tutto: Extinction va oltre, e indaga sulla possibilità di
riportare in vita un dinosauro tra le teorie di John R. «Jack» Horner, curatore
scientifico della celeberrima saga di Jurassic Park , e le ricostruzioni
iperrealistiche di dinosauri e altri animali estinti, frutto del lavoro
sinergico tra paleontologi e paleoartisti, perfettamente esplicitato dalla
sezione Making of , dalla pannellistica e dai video. C'è un altro luogo in cui
i dinosauri continuano ad esistere, sfuggendo in qualche modo alla loro
estinzione, quello dell'immaginario collettivo e della fantasia, che ci viene
proposto da Godzil-Land.
Un viaggio fantastico dal MONDO PERDUTO a JURASSIC PARK ,
esposizione curata da Fabrizio Modina, realizzata anch'essa in collaborazione
con il Comune di Gubbio, in un percorso tra
letteratura, fumetto, cinema, televisione, arti figurative e musica,
presentando una straordinaria selezione di materiali provenienti da collezioni
private e musei, tra cui manifesti, fotografie, proiezioni, toys e molto altro
ancora. Godzil-Land è una mostra nella mostra, che in un viaggio tra fantasia e
fantascienza si propone di indagare il fascino dei dinosauri come assoluti
protagonisti della Pop Culture e la loro costante presenza nella nostra
quotidianità. Le ricostruzioni strettamente scientifiche dei paleontologi si
affiancano alle produzioni fantasiose della cultura di massa, trovando un
comune denominatore nell’attrattiva che entrambe esercitano sul grande pubblico
e nella risonanza di cui godono presso i mass media.
A completamento di queste straordinarie esposizioni, che
saranno visitabili fino a domenica 1 ottobre 2017, sono previste numerose
giornate-evento che spazieranno da workshop a conferenze divulgative, da
laboratori a visite guidate oltre a proporre una ricca offerta didattica
rivolta alle scuole; organizzazione e ideazione a cura di Anna Giamborino,
geologa e Presidente della neonata Associazione Paleontologica Paleoartistica
Italiana.
Accedendo alle mostre sarà inoltre possibile visitare la
Quadrisfera di Paco Lanciano. I dinosauri si sono davvero estinti? Venite a
scoprirlo.
Indirizzo: via del
Perilasio 2, Gubbio
Sito di riferimento: www.dinosauricarniossa.it
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"TOULOUSE- LAUTREC. La Belle Époque"
AMO - Palazzo Forti - Verona
dal 1
aprile al 3 settembre 2017
Parigi, fine Ottocento; la vita bohémienne, gli artisti di
Montmartre, il Moulin Rouge, i postriboli, i teatri, le prostitute. Questa è la
realtà che vive e rappresenta Henri
de Toulouse-Lautrec (1864-1901), diventandone il più noto
interprete.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.
170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.
170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Immagine: Henri
de Toulouse-Lautrec, Jane Avril (Before Letters),
1893, Color Lithography, 124x91,5 cm, © Herakleidon Museum, Athens Greece
AGSM, main sponsor ha contribuito significativamente alla sua
realizzazione. - Generali,
partner di Arthemisia per Valore
Cultura, offre gratuitamente a tutti i visitatori l’audioguida della
mostra. - La mostra vede come sponsor
tecnico Trenitalia, media partner RMC - Radio Monte Carlo e L’Arena, hospitality partner Due
Torri Hotel Verona e champagne
partner Maison Perrier
Jouët. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
Indirizzo: Via Abramo Massalongo, 7 - Verona
Sito di riferimento:
www.arenamuseopera.com
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"JEAN-MICHEL BASQUIAT. New York City"
(Opere dalla Collezione Mugrabi)
a cura di Gianni Mercurio
Chiostro
del Bramante - Roma
dal 24 marzo al 30
luglio 2017 - vari orari
PROROGATA SINO AL 30 LUGLIO 2017
Con una grande mostra a Roma che
racchiude le sue opere più importanti, il
Chiostro del Bramante rende omaggio al pittore Jean-Michel Basquiat,
figura iconica e controversa della cultura newyorkese degli anni ’80.
Continua il
percorso di ricerca e indagine da parte di DART Chiostro del Bramante sulle
personalità più influenti dell’arte, con una esposizione che indaga le origini e l’importanza della street art e
dei graffiti, dopo il grande successo di “LOVE. L’arte contemporanea
incontra l’amore” che ha registrato un afflusso di oltre 150 mila visitatori.
Più di 90 opere caratterizzate per la
maggior parte da tele di grandi dimensioni e realizzate dal giovane writers
americano, racconteranno del rapporto di Jean-Michel Basquiat con la sua nativa New York e di quelle strade che
gli forniranno delle tele bianche su cui l’artista dalle origini afro-americane
inciderà i tratti distintivi e indelebili della sua arte.
Una corona, icona ricorrente nei suoi capolavori e simbolo dell’orgoglio di
appartenere alla cultura afro-americana, per celebrare un genio immortale.
Mostra prodotta e organizzata da
DART Chiostro del Bramante e Gruppo Arthemisia, in collaborazione con
Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali. Sponsor tecnico : Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato. Media
Coverage by Sky Arte HD.
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
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"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni"
a cura Fabrizio Modina
Porto Antico di Genova,
Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
dal 9 marzo
al 16 luglio 2017, vari orari
Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
di Roma, arriva ai Magazzini del
Cotone del Porto Antico di Genova - in una versione più ricca e interattiva - la mostra
dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari – Play, un mito
assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Indirizzo: Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito
di riferimento:
www.centrocongressigenova.it
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"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi
Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
sino al 16 luglio 2017, vari orari.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento
italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione
Lazio, la grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in
collaborazione con l’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed
è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.
Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.
“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).
La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.
Immagine: Giovanni
Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924.
Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
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STORE DIGITALE
“L'Era
dei Cd Invenduti (Essere Normale)”
del cantautore Francesco
Amoruso
Già disponibile su tutti i
digital store
è ora un videoclip.
Ecco a voi
il brano: https://www.youtube.com/watch?v=qP4LSPOD_4g
Il
cantautore, dopo le esperienze dell'album, “Il Gallo Canterino”, e del singolo
“L'Ombroso”, ha voluto, questa volta, con “L'era Dei Cd Invenduti”, raccontare
l'amore, attraverso un'inquadratura più umana, meno eroica, un sentimento, puro
ed onesto, e la sua difficoltà a farsi strada in un'epoca piena di ostacoli
come la nostra.
Quindi
è anche storia di resistenza, ovviamente, di compromessi del cuore, di
debolezze e ancora di resistenze.
Realizzato ancora insieme al
fratello Emanuele, il video vede sovrapposte quattro trame, ciascuna delle
quali metafora appunto di resistenza.
Protagonisti, in ordine di
uscita, il contrabbassista Renzo Schina - che ha anche suonato
nel brano - nel ruolo dell'artista che, nonostante le difficoltà, non dispera,
anzi si guadagna e morde la strada; Carmen
De Stefano e Antonio Perfetto nel
ruolo dell'allieva e el maestro, nella palestra di quest'ultimo,
la “Tana delle Tigri”; Mario Emanuele Fevola, giovane
scrittore che interpreta se stesso, ne “La
Bottega delle Parole” di Myriam
Gison, libreria indipendente di San Giorgio a Cremano - più volte
sostenuta dall'artista Villaricchese - e che, di fatto, già da sola, per la sua
tenacia, contro il rischio della chiusura, è sintesi di resistenza stessa;
infine, lo stesso cantautore, chiude e unisce le tre storie con la sua che, in
fondo, non è molto diversa da quelle di Renzo, Carmen, Antonio, Mario e Miryam.
Nel
brano, prodotto da illimitarte,
hanno suonato anche, alla chitarra e al Glockenspiel,
Raffaele Cardone, che ha curato
anche l'arrangiamento, al pianoforte, Massimo
Capocotta e, alla viola, Michela
Coppola.
Il videoclip è stato registrato
tra Villaricca, San Giorgio a Cremano e Secondigliano, tre luoghi cari
all'artista, sedi di altrettante importanti associazioni per lui, tra cui le
già nominate illimitarte e La Bottega delle Parole, e Larsec.
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La MB Music International
presenta
l’ultima raccolta
“Atmosfera 2.0”
di Mirko
Oliva
Su ITunes e su gli store digitali
dal 28 aprile 2017
Dopo il grande successo di “Se ritornerai”, il brano firmato da Mirko Oliva e pubblicato a marzo 2015 e i successi ottenuti in Colombia e Romania, il 21 aprile2017, in anteprima assoluta, il noto cantante italiano presenterà il suo nuovo EP “Atmosfera 2.0”, all’interno del quale troveremo un duetto con Luis Navarro (Amici 8).
L’EP sarà distribuitodal più grande distributore
digitale BELIEVE DIGITAL.
Questa idea nasce principalmente dopo il successo ottenuto in America Latina il 18 giugno 2015 quando esce la versione spagnola di “Se ritornerai” dal titolo “Cuando vuelvas tu”, brano distribuito dall’etichetta italo-inglese CDF Records.
Nel luglio 2015 Mirko Oliva inizia la sua avventura nell’est Europa nel talent show televisivo X Factor Romania, mentre, tornato in Italia, pubblica il 15 dicembre 2015 il nuovo singolo “Atmosfera”, in collaborazione con il rapper Evol. Il brano debutta nella top 100 dei brani più scaricati di Itunes, pur non avendo nessun supporto radiofonico.
Di “Atmosfera” viene poi realizzata la versione in spagnolo dal titolo “Inseguro” edita il 15 febbraio 2016 che vanta la collaborazione con Julio Cesar Meza, vincitore di X Factor Colombia.
Ad oggi realizza il suo ultimo EP con la partecipazione anche di Luis Navarro il noto cantante partenopeo conosciuto per aver partecipato alla trasmissione di Maria De Filippi Amici con cui realizza un remix dance club del brano in spagnolo “Cuando vuelvas tu”, dove lui stesso canta un pezzo della canzone.
Oltre a questo brano ritroviamo il duetto in spagnolo con Julio Cesar Meza, star da milioni di visualizzazioni su Vevo e con migliaia e migliaia di fan, e il duetto con il rapper Evol.
Un EP sicuramente da ascoltare tutto d’un fiato, che non deluderà le aspettative dei suoi fan… per cui non ci resta che dire: “keep calm and stay tuned!”
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …