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martedì 7 marzo 2017

KIROSEGNALIAMO 7- 13 Marzo 2017

K-news   




Kiri, continuano le segnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.




Di settimana in settimana vari suggerimenti  tra teatro, musica, arte  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.






Dunque ecco per sognare con voi... 



TEATRO

L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
“Per sei dollari l'ora”
Liberamente ispirato a “Pulp” di Charles Bukowski
regia  Alessandro Di Murro

TEATRO TRASTEVERE - Roma
da martedì 7 a domenica 12  marzo  2017, ore 21.00_dom 17.30

“Costa così poco morire? Cosa succede se si mettono insieme su di un palcoscenico: sigarette, cosce, piume rosse, Bukowsky, Mia Wallace,Guy Ritchie, l'ispettore Hartigan, M.I.B., Humphrey Bogart, The Snatch, Louis Ferdinand Auguste Destouches , Space Invaders, Tarantino, Verdi e Nick Belane? Bé semplice! Avrete un'epopea di un Ulisse in canottiera e birra in lattina che cerca di orientarsi nel mare di una moderna e squallida Hollywood che altro non è che il mondo intero. Cioè...Per sei dollari l'ora”

Ebbene si, ci troviamo a Hollywood. Inizio anni '90. Nick Belane è un detective privato a corto di clienti che vive e lavora a Los Angeles sommerso dai debiti accumulati con le scommesse sui cavalli. Le cose cambiano il giorno in cui la Signora Morte si presenta da lui per chiedergli di trovarle Celine, lo scrittore francese autore di Viaggio al termine della notte. Belane accetta il caso e comincia a indagare. Da qui in poi le cose inizieranno a prendere una brutta piega per il protagonista che tra donne che si trasformano in alieni e strozzini che lo minacciano di morte, sarà sul punto di perdere di vista la cornice in cui è rinchiuso il fumetto dalla sua vita. Un grande, piccolo pastiche di musiche e parole, un cocktail dalle tinte brillanti dove, come in un film di Jean-Pierre Melville o in un più recente Tarantino, i personaggi non entrano in scena ma si manifestano; dove il grottesco va di pari passo con il realismo; e dove il gioco sui “generi” diventa un modo per analizzare l'uomo contemporaneo, uno strumento per  poterlo scomporre e mostrarlo nei suoi minimi termini.

FESTEGGIA L'8 MARZO AL TEATRO TRASTEVERE BIGLIETTO SCONTATO PER LE DONNE.

REGIA:Alessandro Di Murro - DRAMMATURGIA: Silvio Bambagiotti - MUSICHE: Enea Chisci - CON Laura Pannia, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo, Bruna Sdao, Amedeo Monda, Jacopo Cinque - SCENOGRAFIA Benedetta Petrilli COSTUMI Ginevra Angiuli - AIUTO REGIA Cristiano Demurtas PRODOTTO DA Gruppo della Creta

Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it


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La Compagnia Teatrale Sogni di Scena
presenta

"MENTRE LE LUCI ERANO SPENTE"
di Jack Sharkey
Regia EMILIA MISCIO

Per la prima volta in Italia

TEATRO SAN GENESIO - Roma 
da martedì 7 a domenica 19 marzo 2017 - ore 21.00_dom. ore 17.00

Il Teatro San Genesio si tingerà di giallo, ma con il sorriso, per il debutto dello spettacolo “Mentre le Luci erano Spente”, una murder farce scritta dall’americano Jack Sharkey nel 1988 del tutto inedita in Italia, messa in scena per la prima volta dalla Compagnia Teatrale Sogni di Scena diretta dalla regista Emilia Miscio che ne ha curato anche la traduzione e l’adattamento.
Sharkey è stato infatti un prolifico autore di commedie, gialli e musical, scomparso nel 1992, ma quasi completamente sconosciuto in Italia.

La vicenda raccontata è ambientata nella residenza della ricca famiglia Wickenham dove fervono i preparativi per l’arrivo degli ospiti, che giungeranno per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Un detective, l’ispettore Benjamin Braddock e il suo assistente, il sergente Alma Threedle, arrivano prima degli ospiti a seguito di un misterioso messaggio, ricevuto alla centrale di polizia, che preannuncia che un omicidio sarà compiuto quella stessa sera alla residenza. Quando tutti gli ospiti arrivano e i cocktails sono serviti, sopraggiunge un violento temporale, le luci si spengono, si sente una voce agonizzante che urla “Sesso! Sesso!” e un colpo di pistola. Le luci si riaccendono e una bionda sconosciuta, in lingerie nera, e in preda ad un amnesia compare davanti al cadavere con in mano un pugnale insanguinato. L’ispettore esamina il corpo e annuncia "E 'stato strangolato!” A questo punto il mistero ha inizio.

Di Jack Sharkey - Regia: Emilia Miscio - con Claudio Bianchini, Flaminia Grippaudo, Lidia Losito, Claudio Carnevali, Loredana Cofano, Simone Giulietti, Gisella Cesari, Daniela Zoffoli, Laura Pacini, Massimo Sconci, Leone Mazzotti, Francesca Sampogna, Chiara Carpentieri, Ambra Lucchetti - Disegno Luci e Musica: Giorgia Caredda  - Scene: Giorgio Miscio - Foto e Video: Riccardo Dell'Era - traduzione di Emilia Miscio

Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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"NANO EGIDIO, LA TRILOGIA Una retrospettiva prematura"
“UNA STORIA VERA. SEASON ONE” 
“BATMAN BLUES" 
“NANO EGIDIO CONTRO IL MALE DI VIVERE SPESSO INCONTRATO”
di Marco Ceccotti

Residenza 2016-17 Teatro Studio Uno

TEATRO STUDIO UNO - Roma
da giovedì 9 a domenica 26 marzo 2017 , dal giov. al sab. ore 21.00

Il Nano Egidio, collettivo teatrale di attori e pupazzi è in scena con tutti e tre gli episodi della sua divertente, ironica e dissacrante trilogia.

>>> Il 9 e 10 Marzo si inizia con lo storico e pluripremiato "Nano Egidio, una Storia Vera. Season One".
>>> L'11 e 12 Marzo è la volta di "Batman Blues".
>>> Mentre a partire da giovedì 16 Marzo debutta in prima assoluta il nuovo "Nano Egidio contro il Male di Vivere Spesso Incontrato", un kolossal intimista, residenza creativa 2016-17 del Teatro Studio Uno.

La trilogia ha una trama originale e fuori dagli schemi: la Season One, il primo capitolo dalle tinte giallo-fiabesche ci racconta la nascita dell'amicizia tra il Nano Egidio, un generico nano delle fiabe che qualcuno vuole morto e Batman, investigatore ormai stanco del suo lavoro che indaga sul caso di tentato omicidio;   Batman Blues , è un sequel/prequel che ci mostra il passato oscuro e tormentato di Batman e del Nano Egidio e ci narra di come i due amici cercheranno di sconfiggere l'ondata di crimini e violenza che hanno luogo nella Capitale del Mondo della Fantasia.

Nano Egidio contro il Male di Vivere Spesso Incontrato, ha come sfondo un Mondo in pieno clima di terrore e vede Batman e Nano Egidio, divisi da differenti e contrastanti scelte di vita, affrontare dei nemici ancora più pericolosi, non più i classici cattivi fumettistici o dei cartoni, bensì le paure, le crisi e le ansie che caratterizzano i nostri tempi. Lo spettacolo si ispira ai film d’azione americani senza averne i soldi e i mezzi.  Gli effetti speciali e il montaggio rapido, tipici di questo genere cinematografico, vengono ricreati in scena tramite la manipolazione dei più disparati giocattoli e pupazzi e la costruzione di gag estreme e demenziali.

Di Marco Ceccotti - Con Marco Ceccotti,  Francesco Picciotti e Simona Oppedisano - Regia: Nano Egidio - Luci: Giacomo Cappucci / Camila Chiozza

Indirizzo: via Carlo della Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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La Compagnia Neonati
presenta
"CHE HUMPHREY BOGART SIA CON TE!  OVVERO: NULLA È PERDUTO"
Liberamente ispirato a “Provaci ancora Sam” di Woody Allen
regia Federica Garavaglia

TEATRO L'AURA  - Roma 
da giovedì 9 a domenica 12 marzo 2017 - ore 21.00_dom. 18.00

Il testo è liberamente ispirato a “Provaci ancora Sam” di Woody Allen.
Una commedia intelligente in cui attraverso turbe amorose, conflitti personali, analisti in vacanza, aspirine e Darvon servito con succo di mele, appare chiaro che, dopo la fine di un amore, per riuscire ad amare di nuovo è necessario accettare se stessi per come si é e non per come ci vorrebbe Humphrey Bogart. Il protagonista dopo un divorzio viene convinto da una coppia di amici a rimettersi in gioco. Nei vari incontri amorosi sceglie sempre di indossare una maschera, fa ciò che farebbe il suo idolo, e non si mostra mai per quello che è. Dopo una serie di incontri andati male proprio l’attrazione per la sua migliore amica lo metterà di fronte al fatto che per piacere ad una donna deve essere se stesso. Una commedia tutta da ridere sull’amore…soprattutto sull’amore per se stessi

Liberamente ispirato a “Provaci ancora Sam” di Woody Allen - con Valeria Bono, Silvio De Luca, Federica Garavaglia, Mauro Milone, Santa Spena - aiuto regia Domenico Marretta - regia Federica Garavaglia

Indirizzo:  Vicolo di Pietra Papa - Roma
Sito di riferimento teatro:  www.teatrolaura.org
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"TWO"
di Jim Cartwright

Il Teatro Palladium e Roma Tre ospitano a Roma la giovane compagnia Randevù.
In scena “Two”, un testo dell’autore Jim Cartwright, per la prima volta tradotto in Italia da Serena Zampolli.

TEATRO PALLADIUM  - Roma 
venerdì 10 e sabato 11 marzo 2017 - ore  21.00

Un gradito ritorno, quello dell'attrice salernitana Angela Ciaburri e dell’attore genovese Davide Mancini che, dopo essersi formati presso la prestigiosa Accademia del Teatro Stabile di Genova, sono in scena per la terza volta con la loro compagnia under 35, in collaborazione con il Teatro stabile di Genova, a Roma. Il lavoro sulla drammaturgia contemporanea contraddistingue la poetica della giovane compagnia teatrale che porta in scena, per la prima volta in Italia, un testo del drammaturgo inglese Jim Cartwright, nato nel 1958 a Farnworth, nel Lancashire. Il suo "TWO" è stato scritto nel 1989, ma sorprende ancora oggi. Tradotto nella versione italiana della giovane Serena Zampolli, "DUE" racconta una vicenda dalla cornice drammatica nella quale si avvicendano ruoli grotteschi: l’azione si svolge in una sola serata in un pub di provincia. In questo luogo di aspirazioni fallite e vite irrealizzate, mentre si definiscono i rapporti tra i due gestori, che sono una coppia affiatata, ma cristallizzata in un rancore irrisolto, gli avventori del pub entrano ed escono, litigano e si amano, mettono a nudo la propria solitudine e affondano nell’alcol le proprie speranze. A sostenere tutti i ruoli sono sempre loro due, lui e lei, la coppia proprietaria del pub che, cambiando abiti, modo di parlare, di muoversi ed agire, riescono ad essere, come ha scritto qualcuno, “straordinariamente quattordici diversi personaggi”.

Di Jim Cartwright - versione italiana Serena Zampolli - Regia Massimo Mesciulam - Interpreti Angela Ciaburri e Davide Mancini - Produzione Compagnia Randevù - in collaborazione con Teatro Stabile di Genova

Indirizzo:  Piazza Bartolomeo Romano, 8 - Roma
Sito di riferimento teatro: www. teatropalladium.uniroma3.it
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PROSEGUONO....

"ASPETTANDO GODOT"
di Samuel Beckett
con Pietro De Silva e Felice Della Corte
regia Claudio Boccaccini

TEATRO MARCONI -  Roma
da giovedì 2 a domenica 12  marzo 2017, ore 21.00_merc. e dom. 17.30

È stato applaudito lo scorso anno al Teatro Ghione dove ha registrato continui sold out e questa stagione torna a calcare le tavole del palcoscenico il capolavoro mondiale di Samuel Beckett: Aspettando Godot.

Considerato dall’unanimità della critica il lavoro teatrale più bello.  e significativo di tutto il Novecento, Aspettando Godot è divenuto, nel dire comune, sinonimico di una situazione in cui si aspetta l’avverarsi di un avvenimento imminente ma che in realtà non accade mai e in cui, di solito, chi attende non fa nulla affinché questo possa realizzarsi.
Il capolavoro di Samuel Beckett, che si dipana in un’immobilità solo apparente, è intriso di una comicità graffiante, surreale, a tratti irresistibile. Il tempo sembra immobile, eppure tutto scorre.
I protagonisti, ignari e ingenui ultimi sopravvissuti, pur nella loro essenziale ripetitività, ci raccontano con leggerezza quasi impalpabile il senso profondo della vita. Facendoci riflettere e ridere ci pongono continuamente di fronte al grande circo dell’esistenza umana.

Di Samuel Beckett - Con Pietro de Silva, Felice Della Corte, Riccardo Barbera, Roberto Della Casa, Francesca Cannizzo - Regia: Claudio Boccaccini - Luci e fonica: Alessandro Pezza - Costumi: Lucia Mirabilie - Aiuto regia: Marzia Verdecchi - Grafica: Giorgia Guarnieri - Albero realizzato da Danilo Ciancolini

Indirizzo: viale marconi 698E - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromarconi.it
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"Il RITORNO DELL’ORSO INNAMORATO"
scritto e diretto da Ester Cantoni con Ester Cantoni.

TEATRO SAN PAOLO -  Roma
da venerdì 24 febbraio a domenica 12 marzo 2017, (Venerdì - Sabato -  Domenica) ore 21.00_merc. e dom. 17.30

Dopo aver iniziato il nuovo anno col sorriso con la divertente commedia "Mi è caduto uno scozzese nel piatto", ci divertiremo di nuovo col seguito delle avventure di Vivi che, sempre con l'aiuto dei suoi amici, riuscirà a resistere alla tentazione di un "ritorno di fiamma" per il suo ex.

Con la sua nuova commedia Ester Cantoni continua a raccontarci, tra gag, colpi di scena, corteggiamenti, situazioni comiche, la difficoltà dei rapporti di coppia e l'importanza dell'amicizia. Cosa succede quando nella vita di una donna sembra che tutto cominci a funzionare, ma all'improvviso ritorna un "ex"? La pièce è un nuovo capitolo delle vicessitudini affettive e lavorative di Vivi, autrice di successo della famosa saga rosa "I diari di Cora Wilson", che abbiamo conosciuto nella precedente commedia "Mi è caduto uno scozzese nel piatto" (rappresentata con successo a Parma nella scorsa stagione) e che ancora una volta ci divertirà e ci farà sognare. La commedia affronta in modo ilare e scanzonato i comportamenti e le tensioni emotive che si scatenano in Vivi quando l' ex partner Stefano (anche lui scrittore), che l' ha lasciata due anni prima fidanzandosi con la figlia del loro editore, si ripresenta nella sua vita chiedendole un aiuto sul lavoro. Accanto a lei ci sono ancora i due amici: Miky, con le sue simpatiche e improbabili "cose scaramantiche", e Maurizio, stilista pop ormai famoso e suo vicino di casa, che faranno di tutto per sabotare la riunificazione col "traditore" e per convincere Vivi a non ricadere nel passato che tanto l'ha fatta soffrire. Stefano approccia a Vivi supplicandola di aiutarlo con la redazione del nuovo romanzo, facendole credere di essere single e pentito di come la loro storia sia finita e che vorrebbe riprovare a rimettersi con lei. Questa reentrè scatena in Vivi, ora felicemente legata a Daniele - famoso attore di fiction- dubbi, perplessità, sensi di colpa, confusione emotiva, che la spingono ad aiutare Stefano. Ma il lupo si sa perde il pelo ma non il vizio: Stefano ha mentito ancora e lei lo scoprirà grazie ai suoi inseparabili amici.

SPECIALE 8 MARZO FESTA DELLA DONNA
In replica speciale in occasione della Festa della donna mercoledì 8 marzo (sempre alle ore 21) con un prezzo speciale riservato a tutte le donne.

Scritto e diretto da Ester Cantoni - Interpreti: Ester Cantoni, Stefania Ranieri, Daniele Sartori, Alessandro Moser - Musiche originali e disegno luci: Bruno Ilariuzzi  - Scene e costumi:  Clara Surro - Aiuto regia:  Patrizia Grossi  - Luci e fonica:  Massimo Sugoni  - Produzione Compagnia dei borghi

Indirizzo: 
via Ostiense, 190  - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosanpaolo.it
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Laros – #MaiNaGioia Spettacoli - Matteo Fiocco
presentano
"LA SCALA"
di Giuseppe Manfridi
Regia Michele La Ginestra

TEATRO DE' SERVI - Roma
da martedì 21 febbraio a domenica 12 marzo  2017, ore  21.00_sab. ore 17.30 e 21.00_dom. ore 17.30

Tutti pronti a salire su “La scala”, la freschissima commedia di Giuseppe Manfridi diretta da Michele La Ginestra.

"La scala" è un vero e proprio duello a sei, dal ritmo serratissimo, che si consuma durante un cocktail organizzato per festeggiare la ristrutturazione di un seminterrato al Nuovo Salario di cui hanno da poco preso possesso Mirko e Miriam, interpretati da Gabriele Carbotti e Marina Marchione. Con loro, una coppia di vecchi amici, Corrado e Terry (Fabrizio D’Alessio e Samantha Fantauzzi) e un’altra coppia da poco conosciuta Niccolò (interpretato da Andrea Dianetti dal cast di Amici) ed Elvi (Barbara Clara) che abita nello stesso palazzo. Fiore all’occhiello dell’approssimativo restyling, una scala che collega direttamente il seminterrato col marciapiede di fuori. Un estroso escamotage ideato per evitare, a chi debba entrare e uscire, complicati giri nel cortile esterno. 
Le tre coppie si comportano come se stessero a un ricevimento della regina Elisabetta: complimenti mirabolanti, mondanità al limite dell'enfasi, smancerie esagerate, finché una piccola scintilla incendia una polveriera di emozioni represse, offese e malintesi che risvegliano vecchi scheletri tenuti nascosti nell'armadio, antichi rancori che colgono l'occasione per riemergere e colpire duro.
E sarà la scala a svolgere un ruolo determinante in questa guerra senza esclusione di colpi. La scala come simbolo, la scala come elemento architettonico, la scala come collegamento fra i piani bassi e i piani alti, insomma una vera e propria protagonista illuminata dalla pirotecnia dei dissapori umani.

Di Giuseppe Manfridi - con  Andrea Dianetti (Niccolò), Barbara Clara (Elvi), Gabriele Carbotti (Mirko), Marina Marchione (Miriam), Fabrizio D’Alessio (Corrado), Samantha Fantauzzi (Terry) - Costumi Marco Della Vecchia – Scene Augusto Sandri - Regia Michele La Ginestra

Indirizzo: Via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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TEATRO PER RAGAZZI

La Piccionaia-Centro di Produzione Teatrale
in scena con
"Ho un lupo nella pancia"
Testo e regia Valeria Raimondi e Enrico Castellani
Parole di Enrico Castellani

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
domenica 12 marzo  2017, ore 16.30

Per la rassegna Infanzie in gioco 2016/17.

Il protagonista della storia è Bianco, un bambino che non mangia mai, ma beve soltanto. Il racconto porta all'estremo e oltre il limite del verosimile atteggiamenti, situazioni e tensioni proprie della relazione con il cibo per arrivare a trattare metaforicamente questioni molto importanti. Ogni bambino ha bisogno di trovare nel cibo non solo la possibilità di nutrirsi, ma un'occasione per ricevere cura e attenzione, in una parola amore. La richiesta o il rifiuto del cibo è uno dei modi con cui i bambini, ma non solo, cercano di comunicare i propri bisogni, ansie e paure. Nella frenesia della quotidianità, a cui spesso si aggiungono le difficoltà e le paure dell’età adulta, il muro dell’incomunicabilità appare però invalicabile. Ecco allora che il “lupo” si fa sentire più forte, sembra quasi riuscirci a sbranare. Lo spettacolo si inserisce all’interno del più ampio progetto “Favole da Mangiare” promosso da “Prodigi Educational” (www.prodigieducational.it) in collaborazione con La Piccionaia-Centro di Produzione Teatrale (www.piccionaia.it).

Testo e regia: Valeria Raimondi e Enrico Castellani  - Parole: Enrico Castellani  - Con: Carlo Presotto, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon  - Scene, costumi e registrazioni audio: Babilonia Teatri - Grafiche e foto di scena: Eleonora Cavallo  - Produzione: La Piccionaia-Centro di Produzione Teatrale

Informazioni: dai 5 anni  
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.centraleprenesteteatro.blogspot.it
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MANIFESTAZIONI

ANNACHIARA MARIGNOLI
presenta
THE VENUS RISING
"MALAFEMMENA"
in console:
PAOLA DEE MANUELA DORIANI ANNE CULLEN SHANA & MAURA
voice KRISTINE on stage GOGO GIRLS
thank you:
Il Vaso di Pandora, Coming Out, The L Sunday, LezGo Gallipoli,
GIAM, Gay Village, Vanta, LSB The Series, I'm Gay Any Problems
#malafemmena #venusrising #onlywomanexperience

Alibi Club Rome - Roma
mercoledì 8 marzo 2017 - ore  22.00

Per molte di loro è la notte più importante dell'anno, quella in cui dimenticare ogni cosa e divertirsi come se l'indomani fosse una semplice domenica di riposo. Così, da trent'anni, Annachiara Marignoli, da quest'anno in collaborazione con Giulia Francescon, presenta la serata cult The Venus Rising dedicata interamente al pubblico femminile, che torna in gran spolvero per il più classico degli 8 Marzo facendo tappa nel rinnovato Alibi Club Rome, dove eccezionalmente sarà possibile scegliere come trascorrere una notte di libertà, tra sonorità pop e vibrazioni house.

Nelle sale interamente rigenerate di Via di Monte Testaccio 40, si ballerà fino all'alba sulle note pop delle djs Paola Dee, Manuela Doriani, Anne Cullen e con la coppia house Shana & Maura. Padrona di casa sarà Kristine, accompagnata da bellissime GoGo Girls.

Malafemmena, questo l'hashtag principale con cui s'identificherà la serata, è solo il secondo appuntamento di una stagione che vedrà il marchio The Venus Rising (TVR) protagonista con altri due eventi, uno il 24 aprile e l'altro il 27 maggio, che apriranno la strada alla tre giorni del festival in rosa del Gay Village, dove TVR si trasforma in un palcoscenico per le tante artiste pronte ad esibirsi in concerti, rappresentazioni teatrali, reading tematici, ecc..

In collaborazione con le migliori realtà LGBTQI capitoline e non, tra cui Coming Out, The L Sunday, LezGo Gallipoli, GIAM, Gay Village, la seguitissima pagina facebook I'm Gay Any Problems (https://www.facebook.com/imgayanyproblems/) e poi la linea moda VANTA che vestirà il cast della serata e l'official merchandising del marchio Venus. Non solo divertimento ma anche attenzione al sociale: TVR si fa portavoce dell'importante progetto Il Vaso di Pandora (www.ilvasodipandora.org), nuova realtà nata in rete per aiutare ed informare le persone vittime di un trauma o di un abuso. Fortemente voluta da un gruppo di survivors e professionisti nel campo della psicologia, della medicina e della giurisprudenza, sotto la guida della Dott.ssa Antonella Montano, Il Vaso di Pandora è un luogo di incontro e confronto virtuale, che auspica ben presto a divenire reale, per fornire non solo informazione ma anche supporto pratico a chi ne ha bisogno ...e Annachiara Marignoli, Giulia Francescon e il resto dello staff TVR, sperano proprio che l'appuntamento con il divertimento firmato The Venus Rising, possa essere il giusto megafono da cui lanciare il giusto messaggio.

Informazioni: varie tipologie d'ingresso
Indirizzo: Via di Monte Testaccio, 40 - Roma
Facebook di riferimento: www.facebook.com/venusrisingroma
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"CARO DIVARIO Campagna contro le discriminazioni di genere nell’industria dell’audiovisivo”
a cura di Fabrique du Cinéma
Presentazione durante l’evento FEMALE IN MARCH

EX-DOGANA - Roma
mercoledì 8 marzo 2017 - ore 19.00

Fabrique du Cinéma, la rivista gratuita dedicata al nuovo cinema italiano, sceglie l’8 marzo per sollevare il problema della discriminazione di genere nel mondo dell’audiovisivo. Affinché la Festa della Donna non sia solo un pretesto per festeggiare, ma per iniziare un percorso verso le reali pari opportunità nel settore di cui da anni ci occupiamo come operatori e comunicatori. Lanciamo così “Caro divario. Campagna contro le discriminazioni di genere nell’industria dell’audiovisivo” per sensibilizzare la comunità del cinema italiano e per proporre una riflessione per il cambiamento.
Ecco perché: in Italia solo il 15% di opere prime e seconde è diretto da donne. In generale su 10 registi che lavorano solo 2 sono donne. Non va meglio nel resto del mondo. Basti pensare che in 90 anni della storia dei premi Oscar, solo una volta una donna ha vinto una statuetta per la regia.
Eppure le donne sono interessate a questo ambito e studiano come i colleghi maschi: secondo l’EWA (European Women’s Audiovisual network) il 44% degli iscritti alle scuole di formazione è donna; al nostro Centro Sperimentale di Cinematografia è donna il 39% degli studenti. Ma poi una volta diplomate hanno più difficoltà dei colleghi maschi a collocarsi. E quando lo trovano guadagnano in media circa il 16% in meno per ogni ora di lavoro. La nostra proposta in cinque punti per affrontare il divario di genere.

1) Creare un database online dedicato alle professioniste dell’audiovisivo per fare rete e promuovere il contributo delle donne al cinema.
2) Incoraggiare e sostenere le adolescenti, con dibattiti e iniziative ad hoc, nei festival e nelle scuole, a intraprendere percorsi di studio nell’ambito delle discipline dello spettacolo. Contrastare la convinzione che le donne non siano portate per la leadership, fornendo alle teenager nuovi modelli identitari.
3) Per la maggior parte delle registe il passaggio dal primo film al secondo è un momento delicatissimo. Sarebbe perciò utile creare, al livello istituzionale, un programma di supporto/tutoraggio a cura di registe già affermate, per sostenere le donne che hanno già esordito e che si trovano alle prese con lo scoglio dell’opera seconda.
4) Distribuire equamente i finanziamenti pubblici, che oggi sono destinati alle donne solo per il 12% del totale.
5) Studiare e monitorare le strutture produttive indipendenti stimolandole – attraverso premi e riconoscimenti – a promuovere la parità di genere nei prodotti e nelle strutture.
Abbiamo immaginato questa proposta sulla base di un modello già applicato con successo in Svezia. Gli svedesi infatti, con queste regole, sono riusciti ad arrivare alla parità di genere nelle mansioni e nei ruoli nelle produzioni, colmando un gap che era in linea con quello europeo che abbiamo delineato all’inizio.

La Campagna sarà presentata l’8 marzo durante “Female in march”, evento organizzato in collaborazione con Female cut Italia, Officine fotografiche Roma e Ex-Dogana.
Proprio negli spazi dell’Ex-Dogana sarà allestita la mostra “Obiettivo donna” giunta alla sua XII edizione.
A seguire la proiezione del film “Tutta la vita davanti” con l’introduzione di Ilaria Sotis (Giornalista Rai) Monica Stambrini (Regista), Cristiana Raffa (Fabrique du cinéma - Social Media Manager Rai News 24) e alcune donne del mondo dello spettacolo che hanno iniziato ad aderire alla campagna. In serata la musica di oltre 30 djs tutte rigorosamente donne.

Hanno aderito alla campagna: Beatrice Arnera, Carlotta Cerquetti, Francesca Comencini, Emanuela Fanelli, Camilla Filippi, Liliana Donna Fiorelli, Katia Greco, Enrica Guidi, Serena Iansiti, Valentina Lodovini, Irene Maiorino, Lucia Mascino, Cristina Raffa, Ilaria Ravarino, Teresa Romagnoli, Francesca Valtorta.

Fabrique du Cinéma - La rivista de nuovo cinema italiano

Informazioni: INGRESSO GRATUITO  
Indirizzo: Via dello Scalo di San Lorenzo 10
Sito di riferimento:  //
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LIBRI

Presentazione del libro
"DIAMANTE NERO"
di Vanessa Arcadipane

GIT / LIBRERIA MONDADORI- Roma
sabato 11 marzo  2017, alle ore 18.00

DIAMANTE NERO è il primo romanzo di Vanessa Arcadipane. 

Un romanzo Young Adult, Fantasy che sta riscuotendo un buon  successo, testimoniato da un gran numero di letture sulla piattaforma Wattpad (+ di 2.800.000) ed una pagina Fan di Facebook in crescita costante. 

E' la storia di Lilith, semplice studentessa di diciassette anni, che vive in uno dei più illustri collegi sotto le cure del direttore Rovoscuro, suo padre adottivo. 
La vita della ragazza rispecchia alla perfezione quella di qualsiasi altra adolescente, almeno fino all'arrivo di Lucio, un nuovo, affascinante compagno di classe che cattura immediatamente la sua attenzione, sia per il bell'aspetto fuori dal comune, sia per le strane sensazioni che le provoca: un misto tra attrazione e paura. 
La notte del suo diciottesimo compleanno Lilith scopre una terribile verità ... 

Informazioni: INGRESSO GRATUITO 
Indirizzo: via del Pellegrino, 94 - Roma
Facebook  di riferimento teatro: https://www.facebook.com/git.new
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ARTE

"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni" 
a cura Fabrizio Modina

Porto Antico di Genova, Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
da giovedì  9 marzo  a domenica 16 luglio 2017, vari orari

Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma, arriva ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova - in una versione più ricca e interattiva - la mostra dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari – Play, un mito assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.

Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.

Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.

Indirizzo:  Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito di riferimento: www.centrocongressigenova.it
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PROSEGUONO...

"INTRECCIO"
a cura di Francesco Candelori e Joseph Roveto
e con la partecipazione di Manuela De Leonardis

GALLERIA GREFTI  - Umbertide (PG)
da venerdì 3 a domenica 26 marzo  2017, vari orari

Il filamento intrecciato dalla mano dell’ artista è la metafora della visione estetica e morale di Grefti e del progetto al quale stanno lavorando. “Grefti” (innesti in Italiano) per definizione significa “unire e creare qualcosa di nuovo”. Il concetto di interconnessioni, fin dagli esordi alla base delle nostre intenzioni, è presente nella mostra collettiva “Intreccio” di artiste che usano il tessuto nel loro lavoro.
Con questa mostra, in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea La Rocca di Umbertide, Galleria Grefti vuole parlare alla comunità e al pubblico locale, e non solo agli “addetti ai lavori” e chi è già familiare alla scena dell’arte.  Nonostante i moti artistici dei ferventi anni del ‘900 alludessero ad un avvicinamento  tra arte e vita, il sistema dell’arte ha creato un divario di prospettive e purtroppo un senso di attuale inaccessibilità verso il mondo dell’Arte.
Con questa mostra Galleria Grefti intende, quindi, portare avanti il suo impegno di inclusione sociale e collaborazioni.

Una  mostra collettiva di artiste attive nel territorio e internazionali che utilizzano il tessuto nella loro pratica artistica. Saranno presenti i lavori di: Virginia Ryan, Sofia Rocchetti, Betsy Lahassoise, Maimuna Feroze-Nana e una selezione di 12 opere dal progetto artistico “Il sangue delle Donne. Tracce di rosso sul panno banco” curato da Manuela De Leonardis, realizzate da Alessandra Baldoni, Giovanna Caimmi, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Kristien De Neve, Maria Diana, Victoria Manganiello, Elly Nagaoka, Virginia Ryan, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini, Nicole Voltan.

La mostra “Intreccio” sarà dislocata tra gli ambienti del museo di Arte Contemporanea La Rocca e Galleria Grefti (in via Cibo 10), Umbertide (PG).

Lavorando a fianco a “La Rocca”, Galleria Grefti è grata di avere la possibilità di condividere la sua visione di comunità culturale unita.

Indirizzo:  piazza XXV Aprile, 11 - Umbertide (PG)  
Sito di riferimento: www.grefti.com
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"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di  Tiziano Panconi e Sergio Gaddi

Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni   

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
da sabato 4 a domenica 16 luglio 2017, vari orari.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.

Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.

“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).

La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.

Immagine: Giovanni Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924. Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o

Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"MANOLO BLAHNIK. The Art of Shoes"
a cura di Cristina Carrillo de Albornoz
promossa da Comune di Milano Cultura, Direzione Musei Storici
prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con Manolo Blahník.

PALAZZO MORANDO/Costume moda immagine - Milano
da giovedì 26 gennaio a domenica 9 aprile 2017, vari orari.

Palazzo Morando è la sede deputata alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del Comune di 
Milano. La civica raccolta di calzature attualmente comprende circa 300 esemplari databili tra il XVI e il XX secolo: dalle scarpe rinascimentali ritrovate durante gli scavi intorno all’area del Castello Sforzesco di Milano, all’alta moda. La mostra si configura quindi come un’occasione di reciproca valorizzazione, tra l’oggetto antico musealizzato e le moderne creazioni dello stilista.

Prima esposizione in Italia dedicata all’iconico couturier spagnolo, nelle stanze della Pinacoteca e dell’appartamento Morando Attendolo Bolognini è in mostra una nutrita selezione di scarpe (212 modelli) e disegni (80) che coprono 45 anni di attività dello stilista.
La mostra è un’occasione irripetibile per ammirare le migliori creazioni calzaturiere, vere e proprie opere d’arte che proprio in Italia, nell’hinterland milanese, prendono forma in aziende che ancora portano avanti una vocazione artigianale. Ma non solo:l’esposizione intende raccontare ed evocare la profonda influenza che l’arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sullo stilista. Dalla scultura greco-romana al barocco, dal capolavoro di Luchino Visconti - Il Gattopardo - ai coralli di Sicilia, tutto questo e molto altro ancora si ritrovano nelle scarpe visionarie di Manolo Blahník.
Milano è stata scelta dallo stilista per il suo forte legame con l’Italia, patria dell’arte e dell’artigianato riconosciuti in tutto il mondo, e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, proprio in virtù della sua stessa vocazione, è la cornice prestigiosa e ideale per ospitare questa mostra.
Custoditi nell’archivio privato dello stilista che conta oltre 30.000 modelli, Manolo e la curatrice Cristina Carrillo de Albornoz hanno selezionato 212 scarpe e 80 disegni. Questi ultimi rappresentano una riflessione personale del lavoro del grande designer e attraverso la loro essenza rivelano le sue passioni, che sono la fonte della sua ispirazione: le espressioni artistiche quali l’architettura, l’arte, la letteratura e il cinema, la botanica, la cultura di paesi quali l’Italia, la Russia e la Spagna nonché la storia del XVIII secolo.
In questa visione unica del “DNA del design” e del colorato universo di Manolo Blahník, la mostra invita il pubblico a pensare la scarpa in modo diverso, al di là della moda e a considerarla come puro oggetto, fantasioso e dinamico: una forma d'arte con personalità propria e indipendente.

Oltre alle calzature di Manolo Blahník, nelle Sale museali del palazzo è esposto un piccolo nucleo di scarpe provenienti dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche selezionato da Chiara Buss, storica del costume e del tessuto. Non tanto un confronto, quanto una sorta di controcanto dove i modelli antichi convivono con le creazioni di Manolo, impreziosendosi a vicenda e, al contempo, rendendo chiaro il percorso creativo che ha caratterizzato l’evoluzione della calzatura nel corso di cinque secoli, dal Cinquecento sino ai primi anni Novecento.

L’esposizione è accompagnata dal catalogo firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, hotel partner Four Seasons ed è consigliata da Sky Arte HD.

Foto: Manolo Blahnik Suntaxa, primavera / estate 2013 Sandalo in lino e nap

Indirizzo: via Sant'Andrea, 6 - Milano 
Sito di riferimento: www.costumemodaimmagine.mi.it
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"Artemisia Gentileschi e il suo tempo"
Nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione napoletana, da Francesca Baldassari per la sezione fiorentina, e da Judith Mann per la sezione romana.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.

Museo di Roma - Palazzo Braschi - Roma
da mercoledì 30 novembre 2016 a domenica 7 maggio 2017 - vari orari

Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna. Una pittrice di prim’ordine, un’intellettuale effervescente, che
 non si limitava alla sublime tecnica pittorica, ma che seppe, quella tecnica, declinarla secondo le esigenze dei diversi committenti, trasformarla dopo aver assorbito il meglio dai suoi contemporanei, così come dagli antichi maestri, scultori e pittori. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche; una libertà la sua che le permise di scrivere lettere appassionate al suo amante Francesco Maria Maringhi, nobile raffinato quanto tenero e fedele compagno di una vita. Una tempra la sua, che pure sotto tortura (nel processo che il padre intentò al suo violentatore Agostino Tassi) le fece dire: “Questo è l’anello che tu mi dai et queste le promesse”, riuscendo così a ironizzare, fino al limite del sarcasmo, sulla vana promessa di matrimonio riparatore. 

Copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e consentirà al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa
 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese.  

È accompagnata da un catalogo edito da Skira che dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi documenti rinvenuti.
Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.

Indirizzo:  piazza San Pantaleo, 10  - Roma
Sito di riferimento: www.museodiroma.it
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STORE MUSICALE

"L'era dei CD invenduti (Essere Normale)"
il nuovo brano di Francesco Amoruso.

Online - su tutti i digital store mondiali
Il link dal quale è possibile ascoltare il brano in streaming gratuito: https://open.spotify.com/album/5E6u2tJ2wMJ0BxZ5voZLnN
Il brano è disponibile su tutti i digital store (Amazon, Google Play, Itunes, Deezer, Spotify), in attesa di lanciare anche il videoclip

Il titolo fa anche da sfondo, un momento, più che altro.  Così come c'è stata l'era dei dinosauri, poi quella del fuoco, del metallo o del petrolio, la nostra - in un'epoca in cui sono in pochi a comprare i dischi - è quella dei CD invenduti.
Questo è lo sfondo su cui si muove il tema: l'amore, verso se stesso e poi verso la persona che si ha accanto.
L'amore è spesso uno scricciolo indifeso, è insicurezza, è paura, è fatto di errori. Per questo l'artista canta “non posso mai prometterti di proteggerti dal male, non ho di queste forse, sono un essere normale”, salvo poi ricredersi e dire poco più avanti “Non posso non prometterti di proteggerti dal male”. Perché l'amore è anche questo, proprio spavalderia e coraggio. Dietro alle paure, alle proprie fisime, alla confusione, c'è sempre la voglia di rischiare.
“com'è che va a finire quest'epoca moderna coi beni di consumo o sotto le lenzuola”?

L'amore è tutto qui: è vero, è anche progettualità, condivisione,  voglia di mettere su famiglia,  ma poi è sempre lì che si va a finire: non solo per fare l'amore, ma anche solo per condividere una serie tv, un libro, una risata, una chiacchiere, la voglia di essere normali.
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Il brano, prodotto dall'associazione culturale musicale illimitarte, ha visto la partecipazione di Michela Coppola alle viole, Renzo Schina al contrabbasso, Massimo Capocotta al pianoforte, mentre Raffaele Cardone, oltre ad aver suonato chitarra e golkspire, ha registrato, missato e realizzato il mastering del brano.
La fotografia in copertina è stata realizzata da Emanuele Amoruso.
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …