Kiri, continuano le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
Castellum presenta
"RIFIUTI - Una vita da
differenziati"
scritto
e diretto da Stefano Fabrizi
TEATRO DE' SERVI - Roma
da
martedì 14 marzo a domenica 2 aprile
2017, ore 21.00_sab. ore 17.30 e
21.00_dom. ore 17.30
La commedia racconta la storia di quattro ragazzi
emarginati dalla società e affetti da molteplici psicosi, che vivono
abusivamente in un seminterrato fatiscente nella periferia della metropoli. Non
hanno i soldi per arredarlo come si deve, ma hanno una spiccata immaginazione
psicanalitica che li porta a vedere negli oggetti e negli accadimenti della
loro vita il simbolo di qualcosa che sta accadendo, o che devono fare. Per
esempio sono soliti raccogliere oggetti che sono stati buttati nell'immondizia
e portarli a casa per arredare il loro appartamento. Non si tratta di una
vocazione da interior designers specializzati in recycling, ma di un disperato
tentativo di cambiare la propria vita affidandosi al messaggio misterioso di
quegli oggetti: una frusta abbandonata forse suggerisce di intraprendere una
carriera da domatore? Uno sportello di automobile, invece, sta dicendo a
qualcuno di fare l'autista?
Finora si è trattato di un gioco, ma quando uno di
loro torna a casa con una confezione di pasticceria che dovrebbe contenere una
torta, il gioco si fa molto più duro. La confezione infatti nasconde quattro
pistole e quattro passamontagna, evidentemente abbandonati da qualcuno che è
stato inseguito dalla polizia. Sulle prime i quattro registrano la delusione:
si erano preparati per assaltare un millefoglie o un profiteroles, ma sono
invece assaltati da questi oggetti
sinistri che, inevitabilmente, suggeriscono loro una malsana idea. E se li
usassero per rapinare una banca? O, meglio ancora, un grande teatro? Il Sistina
sarebbe perfetto, e in effetti la rapina va a buon fine, ma un inconveniente
pregiudicherà tutto.
Scritto
e diretto da Stefano Fabrizi - con Stefano Fabrizi (Toto), G-Max (Luca),
Riccardo Graziosi (Sasà), Yaser Mohamed (Nico), Elettra Zeppi (Sara) - Scene:
Ferruccio Caridi – Luci e fonica Fabio Bendia – Musiche: Roberto Quarta - Aiuto
regia: Leonardo Buttaroni
Indirizzo: Via del
Mortaro (ang. Via
del Tritone),
22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
____
La compagnia teatrale artigianale
I Cani Sciolti
presenta
"The Crown"
Regia e
Drammaturgia: Luca Pastore
Musiche
Originali: Mattia Yuri Messina
TEATRO AGORÀ - Roma
da martedì 14 a domenica 19 martedì
2017, ore 21.00_dom. 18.00
La Corona accoglie e spiega le sue spire per proteggere chi potrà
salvaguardarla, chi non interromperà la Corona riuscirà a capirne il senso.
Seguimi. Troverai un mondo nuovo che ci appartiene, forse, per sempre.
La performance teatrale nasce dall'idea che il tempo è l'elemento che
contraddistingue l'umanità e che tutte le storie dell'uomo sono racchiuse nel
tempo che lui stesso ha creato. Uno spazio vuoto delimitato da
"cavi", un reticolato che racchiuda le esperienze umane che
coinvolgono l'intera razza e non solo il singolo individuo.
Cos'è il passato? Cos'è il futuro? Si può vivere fuori dal tempo? Siamo noi
il tempo?
Chi indosserà la Corona?
Cinque corpi per raccontare l'umanità. Cinque corpi chiusi in un reticolo di Emozioni, incapaci di fare a meno degli altri, sia per decisione che per destino. La Sopravvivenza, l'Amore e infine la Speranza sono le forze che vibrano e spingono dal fondo per poter controllare il Tempo. La specie decade, si evolve, scopre la
supremazia tramite la violenza e interrogando l'intelletto sceglie la sua strada.
Abbiamo cercato di afferrare la Corona. Riusciremo a tenerla?
Progetto-Spettacolo
teatrale - con Miriam Messina, Ludovica Avetrani, Matteo Antonucci, Claudio Filardi, Martina Caronna - Regia e Drammaturgia: Luca Pastore - Musiche
Originali: Mattia Yuri Messina
-Avviso ai Soci-
Indirizzo: Via della Penitenza, 33
- Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroagora80.org
____
"ODISSEA"
da Omero a Derek Walcott
regia Vincenzo Manna e Daniele Muratore
da Omero a Derek Walcott
regia Vincenzo Manna e Daniele Muratore
TEATRO VITTORIA - Roma
da martedì 14 a domenica 19 marzo, ore 21.00_domenica ore
17.30_mercoledi 15 ore 17.00
Khora.teatro
offre la propria versione dell’Odissea di Omero, archetipo di ogni viaggio, per
riscoprire la contemporaneità del mito di Ulisse, traendo spunto dalla
vasta tradizione di opere ispirate al ciclo omerico ed in particolare, dal modello inaugurato dalla versione teatrale di Derek Walcott, poeta e drammaturgo caraibico, fondatore del Trinidad Theater Workshop, Premio Nobel per la Letteratura nel 1992.
vasta tradizione di opere ispirate al ciclo omerico ed in particolare, dal modello inaugurato dalla versione teatrale di Derek Walcott, poeta e drammaturgo caraibico, fondatore del Trinidad Theater Workshop, Premio Nobel per la Letteratura nel 1992.
La
ricomposizione del mito epico, incarnato in Ulisse e nelle altre figure che lo
accompagnano, rappresenta in questo allestimento una fase del processo
editoriale di ri-costruzione della cultura occidentale e di creazione di una
nuova identità culturale attraverso il teatro. Si tratta di uno spettacolo che
parte dal classico per parlare del contemporaneo, della nostra vita, del nostro
oggi e lo fa attraverso un gruppo di giovani attori diretti dagli altrettanto
giovani Vincenzo Manna e Daniele Muratore, sotto l’occhio e la cura attenta di
Andrea Baracco.
Il
viaggio di Ulisse come metafora della vita contemporanea: infiniti mondi,
infiniti incontri, infiniti mostri, infiniti spazi mentali in cui grazie al
potere dell’immaginazione e alla forza della narrazione si muove un eroe
moderno, ironico e sognatore, ma che scopriamo anche fisico e dotato di un
certo erotismo. Le modalità di trasposizione contemporanea del testo,
destrutturata e frammentaria, ma sempre strettamente popolare e fruibile, vuole
mettere in scena un’Odissea mai metaforica, con l’obiettivo concreto di
proporla come un’utile guida per chi non vuole annegare nella “modernità
liquida” di questo secolo. L’adattamento assume come modello la struttura del
dramma elisabettiano che dà la possibilità, nella messa in opera, di giocare
con accorgimenti scenici ed evocativi, che coinvolgono lo spettatore in una
visione spettacolare ed emozionante sempre in bilico tra passato e presente,
immaginazione e realtà.
Da Omero a Derek Walcott - regia
Vincenzo Manna e Daniele Muratore - con: Jacopo Venturiero, Elisa Di Eusanio,
Francesca Agostini, Federico Brugnone, Eleonora Pace, Daniele Paoloni, Daniela
Vitale, Matteo Guma, Caterina Marino, Gianluca Passarelli - scene e costumi:
Marta Crisolini Malatesta - musiche: Giacomo Vezzani - luci: Andrea Burgaretta - supervisione
artistica: Andrea Baracco - una produzione: Khora.teatro
Indirizzo:
piazza di
Santa Maria Liberatrice, 10 - Roma
Sito
di Riferimento: www.teatrovittoria.it
____
La Compagnia Teatrale Ovatta
Armata
ha il piacere di
ivitarVi a Teatro. Ritorna in scena
"IO. RIFIUTO"
Uno spettacolo scritto
e diretto da Francesca Romana Miceli
Picardi
TEATRO TORDINONA Sala
Pirandello - Roma
da martedì 14
a domenica 19 marzo 2017, ore 21.00_ dom. ore 18.00
Datevi la possibilità di sorprenderVi
Sinossi
Carolina e Carmela non si conoscono.
Ma si ritroveranno a condividere lo stesso spazio, lo stesso "risveglio".
Due donne agli opposti: caratterialmente e fisicamente.
Due donne del Sud, con lo stesso destino: rifiutate e finite nei rifiuti.
Note di regia
Il Sud e' una terra dove le montagne sembrano giganti sonnecchianti e il mare e' un testimone muto.
Tutti ne parlano, pochi lo conoscono veramente.
"Il silenzio e' d'oro" non e' solo un proverbio. Parlare, reagire, rifiutarsi sono tre verbi che fanno rima con pericolo e paura.
Ancora oggi.
La storia di Carolina e Carmela e' una ferita che ogni meridionale si porta dentro.
Nonostante le lotte e i grandi personaggi che si sono ribellati alla mafia e a quella cosa sporca, che si chiama omerta'.
Due storie "piccole" e dolorose.
Due donne forti e schiacciate, unite in un viaggio onirico, tenero, tragicomico, straziante e irriverente come sa esserlo solo la morte.
Specialmente se a parlare sono i morti "nascosti bene".
Quelli che mai nessuno trovera', quei morti che non avranno mai voce.
Racconto il mio Sud, quello che non vorrei esistesse.
Perche' il Sud e' una Donna caparbia e bellissima, senza trucco e con i capelli ricci.
Cammina scalza e ha troppe ferite sotto i piedi.
Racconto due anime che hanno scelto di combattere.
"Perchè il Teatro è l'unico amante al quale restiamo fedeli"
Scritto e diretto da Francesca Romana Miceli Picardi - Interpretato
da Manola Rotunno e Marina Cappellini - Luci e Assistente Regia:
Lara Panizzi - Trucchi ed
effetti: Marzia Croce - con la
collaborazione di daSud.
Informazioni:
BIGLIETTO
RIDOTTO per chi prenota all'e-mail: chiesenzapaura@gmail.com
Indirizzo: via degli
acquasparta, 16 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatrotordinona.it
____
L'Associazione
Culturale Teatro Trastevere presenta
lo
Spettacolo Evento
"VOGLIO VEDERE UNA BALENA"
liberamente ispirato a Moby Dick di H
Melville e Se vuoi vedere una balena di Stead Fogliano
Pensato ed
interpretato da Giovanni Avolio
TEATRO TRASTEVERE - Roma
da venerdì 17 a domenica 19
marzo 2017, ore 21.00_dom 17.30
A volte i desideri
sono come balene bianche: sono nel profondo, gli altri non credono che
esistano, spesso non li riesci a trovare...ma quando li raggiungi...
Uno spettacolo
durante il quale puoi sorridere, commuoverti, crederci e sorprenderti. Insomma,
uno spettacolo sulla vita
“Ismaele è un uomo
comune che vive una vita comune semplice. Amante di scatole dentro cui
raccoglie oggetti comuni e cianfrusaglie. Attraverso di questi ci racconterà
una storia speciale. Costretto in un monotono lavoro di uomo delle pulizie
l'unica cosa che lo tiene legato a questa vita è un amore e il suo fedele gatto
Jimmy. Ma quando perde ogni cosa avviene una cosa straordinaria: Ismaele si
trova in mano un biglietto per un viaggio. Un viaggio alla ricerca della sua
balena bianca.
Lasciare ogni cosa,
la propria spenta quotidianeità per compiere un viaggio verso l'ignoto? Ma se
questo ignoto fosse il tuo desiderio profondo che non ha mai potuto ascoltare?
Ciascuno ha una
propria balena bianca: una famiglia, il lavoro dei propri sogni, una casa dove
essere a casa, la felicità. VOGLIO VEDERE UNA BALENA è la volontà di
rimboccarsi le maniche e guardare in alto.”
Lo spettacolo è un esperimento performativo
attoriale e sonoro.
E' uno spettacolo privo di testo il cui registro potrebbe ricordare un
poetico clown. Parole non ci sono ma suono sì! La
sperimentazione nasce infatti dal desiderio di applicare la tecnologia del
looper al teatro creando dal vivo tessuti sonori che accompagnino la
scena attraverso voce e suoni di oggetti quotidiani.
Pensato ed interpretato da Giovanni Avolio - Disegno luci e gestione audio: Mauro
Buoninfante
Indirizzo:
via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
____
"IDIOTA"
di Jordi
Casanovas
Regia di Roberto
Rustioni
TEATRO INDIA - Roma
da giovedì 16 a domenica 19 marzo, ore 18.00_ dom 21.00
Cosa siamo
disposti a fare quando ci troviamo in difficoltà, soprattutto economiche?
Quando ci troviamo in crisi.... Idiota è un testo sulla crisi, la crisi
economica globale e le nostre crisi personali, i nostri tentativi spesso goffi
e comici per riuscire a stare a galla malgrado tutto e tutti. Il protagonista
prova a rispondere a delle domande di una dottoressa, un test psicologico, dove
un uomo ed una donna si affrontano in una stanza, un ufficio che è come un
ring. Jordi Casanovas costruisce un preciso meccanismo ironico-amaro, a tinte
noir ma leggero, in cui niente è ciò che appare e dove la verità emerge solo
alla fine, forse…
Note di
Regia
Con Idiota e
con il progetto Jordi Casanovas proseguo il mio percorso di esplorazione sulla
scrittura contemporanea, soprattutto sulle nuove storie, indispensabili in
funzione di un rinnovamento teatrale. Casanovas è uno dei nomi di punta della
nuova drammaturgia iberica, nello specifico catalana: a Barcellona, grazie alla
sala Beckett ed ad altre strutture, è emersa in questi ultimi anni una nuova
onda di scrittori per il teatro molto interessante, originale, piena d'energia.
Credo che in Spagna così come in Italia il pubblico sia incuriosito
naturalmente dal nuovo. Semplicemente come accade nel cinema o nelle ultime
sofisticate serie tv, il pubblico desidera seguire storie nuove, vuole essere
catturato da intrecci inediti, e spera di innamorarsi di personaggi
sorprendenti mai conosciuti prima. Le atmosfere e la scrittura molto
cinematografiche di Casanovas, la sua poetica tra la commedia ed il noir, tra
Woody Allen e Roman Polansky, possiedono una qualità che cattura immediatamente
lo spettatore .Sento che Casanovas è un autore coinvolgente di grande impatto
per il pubblico, ma anche intelligente e di qualità...e non è poco.
Dedicato a
mio padre
Di Jordi Casanovas - Traduzione di Francesca Clari in collaborazione con Francesco Fava - Con Roberto Rustioni e Giulia Trippetta
- Regia
di Roberto Rustioni - Aiuto
regia Francesco Piotti -
Scene & Costumi Francesco
Esposito - Contributi Video Pablo
Solari - Ideazione Video Igor
Renzetti - Disegno Luci Gianluca
Cappelletti - Una produzione Fattore K - In collaborazione con "Fabulamundi. Playwriting Europe"
e Associazione OlindaProduzione
Indirizzo:
via Lungotevere Vittorio Gassman, 1 -
Roma
Sito
di Riferimento: www.teatrodiroma.net/doc/3170/teatro-india
____
"PAMELA NUBILE"
di Carlo Goldoni
regia Anna Cianca
TEATRO LE SALETTE - Roma
giovedì 16
marzo 2017, ore 21.00
Nel 1749 il romanziere inglese Samuel Richardson scrive ‘Pamela, o la virtù ricompensata’. Il romanzo ebbe un notevole successo in Italia tanto che, un anno più tardi, Carlo Goldoni ne trarrà una commedia: Pamela Nubile.
L’opera
debutta il 28 novembre 1750 al Teatro Sant’Angelo di Venezia.
E’ un
vero trionfo. Sono
lunghi gli applausi a scena aperta sia per l’autore che per Teodora Medebach,
la protagonista. La Pamela viene
rappresentata per 18 volte in quella stessa stagione teatrale: dato
straordinario, se si pensa che, a Venezia, la tradizione vuole che ogni sera
venga rappresentata un’opera diversa, e che solo in casi
eccezionali si diano repliche della stessa commedia. Il successo dilaga su
tutta la penisola: Goldoni, trovandosi
a Roma nel 1759, scopre che il teatro Capranica
aveva rappresentato per l’intera stagione Pamela,
riportando sempre un successo clamoroso. L’intreccio è tutto costruito
sull’eterna battaglia tra ragione e sentimento, tra il desiderio e la rinuncia,
tra la completa adesione a ciò che è socialmente giusto e l’impulso
sconvolgente della passione che sradica le convenzioni: può una ragazza
virtuosa cedere agli assalti di un padrone di cui è segretamente innamorata? Un
nobile può unirsi in matrimonio con una donna rispettabile ed onesta ma non del
suo stesso rango sociale? Quesiti che oggi ci fanno sorridere ma è necessario
ricordare che all’epoca in cui l’autore scrive, a Venezia, i matrimoni tra
nobili e i figli da questi generati venivano iscritti nel “Libro d’Oro”, mentre
l’iscrizione era negata nel caso di matrimoni misti, che comportavano, tra
l’altro, l’espulsione dal Maggior Consiglio.
Dunque, chi vincerà la battaglia? Ovviamente la virtù che, come suggerisce il romanzo, verrà giustamente ricompensata: Pamela resta salda ai suoi principi e il suo nobile padrone la sposerà senza scandalizzare nessuno. Come? Goldoni, discostandosi dalla vicenda narrata nel romanzo inglese, escogiterà uno stratagemma che accontenterà proprio tutti, i protagonisti della storia e gli spettatori del tempo.
Dunque, chi vincerà la battaglia? Ovviamente la virtù che, come suggerisce il romanzo, verrà giustamente ricompensata: Pamela resta salda ai suoi principi e il suo nobile padrone la sposerà senza scandalizzare nessuno. Come? Goldoni, discostandosi dalla vicenda narrata nel romanzo inglese, escogiterà uno stratagemma che accontenterà proprio tutti, i protagonisti della storia e gli spettatori del tempo.
Di Carlo Goldoni - Regia di Anna
Cianca - Con Marcello Calandrini -
Goldoni, Giovanni Sansonetti - Lord Binning, Alessia Filiberti - Lady Davers,
Piergiorgio La Rosa - Sir Arnold, Antonio Gallelli - Lord Arthur, Giulia Sanna
- Pamela, Annunziata Fabrizi - Signora Jervis, Cristina Finocchi – Signora
Andrews, Piergiorgio La Rosa – Longman
Indirizzo: vicolo del
Campanile, 14 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatrolesalette.it
____
"CON TUTTO IL MIO AMORE"
TEATRO LE SEDIE - Roma
(Labaro)
sabato 18 e domenica 19 marzo 217, ore 21.00_dom. 18.00
Una donna sui 30 anni, abbigliata in
pantaloni di tuta bianchi e maglietta bianca, si trova in una stanza con delle
persone che affermano che lei è malata. La donna rifiuta questa sua condizione
spiegando che nasce tutto da un equivoco, e che se solo lei potesse spiegare
ciò che è successo tutto si chiarirebbe. In realtà le sue parole sono un fluire
di immagini ed emozioni alternativamente lucide e confuse che intrecciano il
suo passato di bambina con il suo presente di madre e di moglie. Piano piano,
però, appare il motivo per cui lei è lì sottoposta a quella sorta di visita
medica/interrogatorio.
Scritto e diretto da Giancarlo Moretti - con Ornella Lorenzano
Indirizzo:
vicolo del Labaro, 7 - Roma (Labaro)
Sito di riferimento teatro: www.teatrolesedie.it
____
Verba Volant
presenta
"IMPRO’"
Triangolare
Nazionale Roma Napoli Ravenna
TEATRO LE MASCHERE - Roma
È lo spettacolo più famoso, il format
d’Improvvisazione teatrale per eccellenza, è divertimento ed energia allo stato
pure, è Imprò. Verbavolant, storica scuola romana d’Improvvisazione Teatrale, è
orgogliosa di presentare Imprò, Triangolare Nazionale Roma Napoli Ravenna.
Squadre provenienti da Roma, Napoli e Ravenna
si fronteggeranno in sfide d’Improvvisazione Teatrale a suon di battute, gag e
storie di ogni genere. Una gara dal ritmo serrato e dall’altro grado di
comicità, ma in cui non mancheranno momenti di suggestione e poesia.
Un inflessibile notaio veglierà che tutto
proceda secondo le regole e troverà ogni modo per mettere ai ferri corti i
nervi degli improvvisatori. Il protagonista sarà però il pubblico. Saranno
infatti gli spettatori a suggerire i temi delle improvvisazioni e sarà il
pubblico a decretare la squadra vincitrice.
L’Improvvisazione Teatrale è un’arte antica,
celeberrima all’estero, in cui gli attori senza copione, canovaccio o scenografia creano sul momento storie,
brevi o lunghe, comiche o drammatiche, in ogni caso intense e vere. La
creazione artistica avviene quindi davanti agli occhi del pubblico che spesso
diventa partecipe - come nel caso dell’Imprò in cui c’è un alto livello
interattivo - dell’opera stessa. Si tratta quindi di spettacoli unici ed
irripetibili, mai uguali, e dal profondo impatto emotivo.
Indirizzo: via Aurelio
Saliceti, 1/3 - Roma
Siti
di riferimento: www.teatrolemaschere.it
____
PROSEGUONO....
La Compagnia Teatrale Sogni di Scena
presenta
"MENTRE LE LUCI ERANO SPENTE"
di Jack Sharkey
Regia EMILIA MISCIO
Per la prima volta in Italia
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
da
martedì 7 a domenica 19 marzo 2017 - ore 21.00_dom. ore 17.00
Il Teatro San Genesio si tingerà di giallo, ma con
il sorriso, per il debutto dello spettacolo “Mentre le Luci erano Spente”, una
murder farce scritta dall’americano Jack Sharkey nel 1988 del tutto inedita in
Italia, messa in scena per la prima volta dalla Compagnia Teatrale Sogni di
Scena diretta dalla regista Emilia Miscio che ne ha curato anche la traduzione
e l’adattamento.
Sharkey è stato infatti un prolifico autore di
commedie, gialli e musical, scomparso nel 1992, ma quasi completamente
sconosciuto in Italia.
La vicenda raccontata è ambientata nella residenza
della ricca famiglia Wickenham dove fervono i preparativi per l’arrivo degli
ospiti, che giungeranno per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Un detective,
l’ispettore Benjamin Braddock e il suo assistente, il sergente Alma Threedle,
arrivano prima degli ospiti a seguito di un misterioso messaggio, ricevuto alla
centrale di polizia, che preannuncia che un omicidio sarà compiuto quella
stessa sera alla residenza. Quando tutti gli ospiti arrivano e i cocktails sono
serviti, sopraggiunge un violento temporale, le luci si spengono, si sente una
voce agonizzante che urla “Sesso! Sesso!” e un colpo di pistola. Le luci si
riaccendono e una bionda sconosciuta, in lingerie nera, e in preda ad un
amnesia compare davanti al cadavere con in mano un pugnale insanguinato.
L’ispettore esamina il corpo e annuncia "E 'stato strangolato!” A questo
punto il mistero ha inizio.
Di Jack Sharkey - Regia: Emilia Miscio - con Claudio Bianchini, Flaminia Grippaudo, Lidia Losito, Claudio Carnevali, Loredana Cofano, Simone Giulietti, Gisella Cesari, Daniela Zoffoli, Laura Pacini, Massimo Sconci, Leone Mazzotti, Francesca Sampogna, Chiara Carpentieri, Ambra Lucchetti - Disegno Luci e Musica: Giorgia Caredda - Scene: Giorgio Miscio - Foto e Video: Riccardo Dell'Era - traduzione di Emilia Miscio
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
____
"NANO EGIDIO, LA TRILOGIA Una retrospettiva prematura"
“UNA
STORIA VERA. SEASON ONE”
“BATMAN BLUES"
“BATMAN BLUES"
“NANO
EGIDIO CONTRO IL MALE DI VIVERE SPESSO INCONTRATO”
di Marco
Ceccotti
Residenza 2016-17 Teatro Studio Uno
TEATRO STUDIO UNO - Roma
da giovedì 9 a domenica 26 marzo 2017 , dal giov. al sab. ore 21.00
Il
Nano Egidio, collettivo teatrale di attori e pupazzi è in scena con tutti e tre
gli episodi della sua divertente, ironica e dissacrante trilogia.
>>>
Il 9 e 10 Marzo si inizia con lo storico e pluripremiato "Nano Egidio, una
Storia Vera. Season One".
>>>
L'11 e 12 Marzo è la volta di "Batman Blues".
>>>
Mentre a partire da giovedì 16 Marzo debutta in prima assoluta il nuovo "Nano Egidio contro
il Male di Vivere Spesso Incontrato", un kolossal intimista,
residenza creativa 2016-17 del Teatro Studio Uno.
La
trilogia ha una trama originale e fuori dagli schemi: la Season One, il primo capitolo
dalle tinte giallo-fiabesche ci racconta la nascita dell'amicizia tra il Nano
Egidio, un generico nano delle fiabe che qualcuno vuole morto e Batman,
investigatore ormai stanco del suo lavoro che indaga sul caso di tentato
omicidio; Batman Blues , è
un sequel/prequel che ci mostra
il passato oscuro e tormentato di Batman e del Nano Egidio e ci narra di come i
due amici cercheranno di sconfiggere l'ondata di crimini e violenza che hanno
luogo nella Capitale del Mondo della Fantasia.
Nano Egidio contro il Male di Vivere Spesso Incontrato, ha come sfondo un Mondo in pieno clima di terrore e vede Batman e Nano Egidio, divisi da differenti e contrastanti scelte di vita, affrontare dei nemici ancora più pericolosi, non più i classici cattivi fumettistici o dei cartoni, bensì le paure, le crisi e le ansie che caratterizzano i nostri tempi. Lo spettacolo si ispira ai film d’azione americani senza averne i soldi e i mezzi. Gli effetti speciali e il montaggio rapido, tipici di questo genere cinematografico, vengono ricreati in scena tramite la manipolazione dei più disparati giocattoli e pupazzi e la costruzione di gag estreme e demenziali.
Di Marco Ceccotti - Con Marco
Ceccotti, Francesco Picciotti e Simona
Oppedisano - Regia: Nano Egidio - Luci: Giacomo Cappucci / Camila Chiozza
Indirizzo:
via Carlo della
Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
____
TEATRO PER RAGAZZI
Centrale Preneste Teatro
Fondazione Sipario Toscana
in scena con
"PICCOLE EMOZIONI Giocando con l’amico immaginario"
con Valentina Grigò e Costantino Buttitta
regia Fabrizio Cassanelli
CENTRALE PRENESTE TEATRO-
Roma
domenica 19 marzo 2017, ore 16.30
Ancora una domenica dedicata
a tutta la famiglia con la rassegna Infanzie in gioco 2016/17.
Vera è una bimba che è
sempre accompagnata da Costantino, il suo amico immaginario. Vera è una
spiegatutto e Costantino un imparatutto. Insieme giocano e giocando si pongono
domande sulle cose del mondo. Si stupiscono, si arrabbiano, si spaventano, si
ribellano, si proteggono, si prendono in giro, litigano, scappano e ritornano.
Insomma giocano a esistere, per crescere. E lo fanno in due, perché in due è
meglio. Vera e Costantino cercano un contatto affettivo tra loro e con tutto
ciò che li circonda per poi comunicarlo ai bambini e alle bambine attraverso
uno "spartito" di piccole emozioni, fatto di una lingua giocosa,
ritmica, poetica e spesso comica. In Piccole Emozioni Vera e Costantino
esistono come figure che scoprono l’alchimia del possibile incontro tra due
opposti, di quell’essere diversi che non separa ma anzi esalta le reciproche
identità.
Coordinamento
drammaturgico: Donatella Diamanti - Con
Valentina Grigò e Costantino Buttitta - Regia:
Fabrizio Cassanelli - Collaborazione
didattica alla visione: Ivana Conte, Casa dello Spettatore - Coreografie
e cura del movimento: Annalisa Cima - Scene
e costumi: Margherita Citran - Musiche
originali: Raffaele Natale - Realizzazione
scene: Luigi Di Giorno - Luci:
Massimiliano Calvetti e Simone Mancini
Informazioni: dai 3 agli 8 anni
Indirizzo: Via
Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento:
www.centraleprenesteteatro.blogspot.it
____
MANIFESTAZIONI
AR.MA
TEATRO- Roma
da martedì 14 marzo a domenica 9 aprile , vari orari
Una
nuova avventura per il DOIT Festival – Drammaturgie
Oltre Il Teatro è pronta a coinvolgerci e appassionarci. Otto spettacoli in
concorso, compagnie provenienti da tutta Italia, anteprime nazionali, eventi
editoriali e musicali e dibattiti con la critica, il pubblico e gli artisti.
Il
festival, ideato e curato da Angela
Telesca e Cecilia Bernabei, come ampia proposta culturale, che supera i
confini del genere teatrale, darà il via alla sua terza edizione sul palco
dell’Ar.MaTeatro di Daria Veronese e
Massimo Sugoni.
Programma della prima settimana - 14 | 19 marzo:
martedì 14 e mercoledì 15 marzo, ore 20.45
di Serena Gaudino - con Tiziana Irti - musiche:
Doriana Legge - regia: Giancarlo Gentilucci - Residenza Teatro Nobelperlapace
Produzione Arti e Spettacolo – L’Aquila
Testo vincitore del premio internazionale
di drammaturgia “L’Artigogolo” 2016
Antigone/metamorfosi
di un mito trasporta in una sorta di mondo parallelo dove i drammi escono dai
propri confini territoriali e diventano universali (Serena Gaudino).
Il lavoro
teatrale è tratto dal libro “Antigone a Scampia” che la stessa Serena Gaudino
ha scritto per documentare il lavoro condotto con un nutrito gruppo di donne
del quartiere napoletano. Serena le ha incontrate per un anno, raccontando e
leggendo loro la tragedia di Antigone, intrecciandola con il ciclo di Edipo e I Sette contro Tebe. Alla fine del percorso, sull’eco del mito, le
donne, immedesimandosi in Antigone e sentendo quella storia vicina alle
proprie, hanno iniziato a raccontarsi…
La
riflessione che propone la messa in scena è anche quella di comprendere la
propria condizione per potersi liberare da un destino che non deve essere
ineluttabile (Giancarlo Gentilucci).
---
>>>" SIC
TRANSIT GLORIA MUNDI"
Giovedì 16 e venerdì 17 marzo ore 20.45
scritto e diretto da Alberto Rizzi - con
Chiara Mascalzoni
Produzioni Ippogrifo – Verona
Secondo premio della giuria alla 15°
edizione del Premio Museo
Cervi
Anni
di studi e confronti, letture e ricerche hanno portato alla stesura del copione
di Sic Transit Gloria Mundi, la
storia, inventata, della prima donna eletta Papa. Un monologo
fanta-storiografico che non si concentra solo sull’esclusione delle donne dal
sacerdozio, ma analizza le ragioni storiche, teologiche e religiose della
sudditanza della donna all'uomo nella Chiesa e nel cattolicesimo laico. Tre
sono i pilastri dello spettacolo: il ruolo della donna nel passato della
Chiesa, la biografia inventata della prima donna Papa e, infine, una storia
alternativa e possibile della Chiesa attraverso le donne. Critica surreale ed
estrema al maschilismo cattolico e, quindi, al maschilismo del mondo laico.
Puro, irriverente e disarmante lo stile
registico. Una prova attoriale importante per Chiara Mascalzoni chiamata,
attraverso roboanti costruzioni sceniche, a dare corpo e voce ad un racconto
pieno di invenzioni e di emozioni (Alberto Rizzi)
---
>>> TEATRO DA
LEGGERE | APERITIVO CON L’EDITORE
"LE NEBULOSE collana teatrale ChiPiùNeArt Edizioni"
Sabato 18 marzo ore 18.30
Una
serata in compagnia degli autori che hanno pubblicato i loro testi nella
collana teatrale Le Nebulose e nella miscellanea teatrale L’Artigogolo 2016
edite da ChiPiùNeArt. Letture, mise en éspace e musica per un teatro da leggere
e da sfogliare nell’intento di stimolare la riconquista della dimensione letteraria della drammaturgia e avvicinare nuovi lettori ai
testi teatrali.
Interverranno anche il direttore
editoriale Adele Costanzo e la curatrice della collana Cecilia Bernabei.
---
>>> EVENTO SPECIALE | DOIT FESTIVAL PER LA MUSICA
CONCERTO + APERITIVO
Domenica 19 marzo ore 18.30
"SOUL INDIGO"
Sara
Bernardi - Voce; Alessandro Bernabei - Tastiere;
Antonio Marinelli - Sax
Il giovane trio Soul Indigo offre un repertorio di alta
qualità musicale, originale negli arrangiamenti, frutto dell’incontro e della
contaminazione di generi musicali come il neo soul e l'hip hop, il jazz
tradizionale e moderno e la musica black dei giorni nostri.
Un pomeriggio domenicale in cui va in scena la
musica accompagnata da un buon calice di vino.
La
Giuria del DOIT Festival – Drammaturgie
Oltre Il Teatro
Si
ringraziano i membri della giuria del DOIT Festival:
Chiara
Girardi – operatrice teatrale, collabora con il Progetto Goldstein, Teatro
dell’Orologio, CK Teatro, Synergie Teatrali e Compagnia teatrale Vuccirìa
Gertrude
Cestiè – critico teatrale e ufficio stampa, diploma Master in Critica Giornalistica presso
Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, collabora con le riviste
Recensito, Scene contemporanee e Brainstorming culturale
Antonio
Mazzuca – editore e caporedattore Teatro Roma della rivista Gufetto Mag
Massimo
Mirani – attore teatrale e cinematografico e autore
Daniele
Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala
Emiliano
Russo – regista, diplomato presso Accademia D’arte Drammatica “Silvio D’Amico”,
vincitore del Premio Migliore Regia DOIT Festival 2016
Adriano
Sgobba – critico teatrale e responsabile Comunicazione e Social della rivista
di cultura e spettacolo Recensito, tutor del Master in Critica Giornalistica
presso Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”
Docenti
di scuole romane e organizzatori di progetti teatrali e culturali: Elena
D’Elia, Maria Pia Iannotta, Simona Lacapruccia e Rossella Rossi
Si
ringraziano i teatri che hanno aderito alla rete: Il Moscerino di Pinerolo
(TO), Teatro Studio Uno di Roma, Ar.MaTeatro di Roma, Teatro Dei Limoni di
Foggia, TRAM di Napoli e Teatro Trastevere di Roma.
Indirizzo: via Ruggero di Lauria 22 - Roma
Facebook di riferimento teatro: www.facebook.com/ArMaTeatro-340104629710399/
____
DANZA
"SIN VOLVER LA CARA"
Ideazione,
Coreografie e Regia di FRANCISCA BERTON
SPAZIO CAMPUS DI CINECITTÀ- Roma
sabato
18 Marzo 2017 ore 21.00 - Domenica 19 Marzo 2017 ore 17.30
"Sin volver la cara" è il nuovo spettacolo della
Compagnia Algeciras Flamenco il quale nasce dall’esigenza di trattare temi
attuali, dando vita non solo a concerti musicali e composizioni coreografiche,
ma a spettacoli teatrali basati su spunti narrativi mediati dal flamenco. “Senza voltarsi”, lasciandosi alle spalle
ciò da cui ci si separa, portandone memoria, iniziare un nuovo percorso e dare
vita ad una nuova realtà. Questo è ciò che racconta Sin volver la cara. Attraverso diversi tableaux, vengono
descritte le emozioni che immaginiamo pervadano gli Esseri Umani quando si
trovano a dover affrontare una separazione: dalla tradizione, dalla madre,
dall’amore, dalla propria Terra. La separazione per eccellenza è la Nascita: da
questo viaggio e dalla relativa e necessaria separazione dal grembo materno
germoglia una diversa esistenza. La Nascita è fonte di dolori, gioie, paure,
speranze, inquietudini, aspettative, dubbi, desideri. Il Flamenco fa da comun denominatore
all’interno dello spettacolo, in cui convivono contaminandosi anche altre forme
di musica, di danza e di espressione. Il
flamenco, per sua stessa natura, è il risultato di influenze varie, legate
anche alle migrazioni che hanno portato all’incontro di culture diverse,
musiche e danze, dall’India fino allo stanziarsi dei Gitani in Andalusia, la
culla del flamenco. Nuovi eventi hanno portato altre influenze: l’influenza
araba, la scoperta delle Americhe, lo sviluppo canoro, lo sviluppo della
tecnica musicale e della danza, el baile, che ha fatto il suo ingresso in
teatro e vi ha trovato nuove ed infinite possibilità, anche attraverso
l’incontro con altre forme espressive.
La musica non soltanto accompagna, ma fa parte integrante del
flamenco. Una storia ricca di
separazioni e di ritorni, di viaggi, di ricchezza che appartiene al grande
tesoro culturale del Mediterraneo. L’andata ed il ritorno (la ida y vuelta)
possono avere tregua solo quando ciascuna cosa trova la propria collocazione,
il naturale approdo, dopo tanto vagare, ad una condizione migliore.
BRUNO
MAROCCHINI Electronic music, SERGIO VARCASIA Chitarra, RICCARDO GARCIA RUBI
Chitarra, PAOLO MONALDI Percussioni, CLAUDIO MERICO Violino, FRANCO URBANI
Tamburello, CATERINA LUCIA COSTA Bailaora ospite, FRANCISCA BERTON Bailaora
solista, CHIARA CANDIDI Balli popolari italiani, ALESSANDRA COCAINA-VANIA GRANATA-FLAVIA
LUCHENTI-GIULIA PETTINARI Corpo di ballo
Costumi di
Daniela Catone Scultura Toro-Chitarra di Alessandro D’Ercole Versi di Luigi De
Pascalis
Indirizzo: via Quinto Publicio, 90 - Roma
Sito
di riferimento: www.algecirasflamenco.com
____
AltraScena Art Management
presenta
"INFARTO CESAREO"
di e con
Daniele Fabbri
SPAZIO DIAMANTE - Roma
venerdì
17 marzo 2017 - ore 21.00
Dopo i successi dei primi appuntamenti sul palco Daniele Fabbri stand up
comedian, autore, sceneggiatore noto per il suo lavoro sulla satira religiosa.
INFARTO CESAREO, questo il titolo
del suo nuovo monologo, è uno spettacolo che parla dei sentimenti nascosti
dietro grandi e piccoli traumi. Dalle semplici brutte figure come essere
sorpresi a fissare il seno di una donna, alle esperienze più forti come la
perdita di un amico o la fine di una relazione importante. Tutti quei frammenti
delle nostre vite che generano ansie, paure, e tabù, analizzati e scardinati a
suon di risate dissacranti, in pieno stile Standup Comedy.
“Quando avevo
quattro anni mia madre mi ha rimproverato nei bagni dell’asilo, perché avevo
schizzato la tavoletta del water con delle gocce di pipì”
racconta il comico “una bambina della mia classe ha sentito tutto e mi ha
riso in faccia, mi sono vergognato per giorni. Oggi quando vado in bagno alzo
sempre la tavoletta e pulisco tutto, cosa che soprattutto le donne apprezzano.
In sintesi, per colpa del trauma oggi sono una persona migliore”. Nel suo
settimo monologo, Daniele Fabbri sale sul palco per mettere a nudo le
esperienze traumatiche più importanti della sua vita, perché lo sanno tutti che
il modo migliore per superare i traumi è parlarne. Solo che quando li racconti
allo psicologo, quello non ride mai.
Apriranno
lo spettacolo Michela Giraud e Martina Catuzzi,
giovani professioniste della StandUp che hanno lavorato con Fabbri in alcuni
programmi tv e che stanno arricchendo il panorama nazionale della nuova
comicità, scelte dallo stesso Fabbri per «la loro professionalità, la loro
bravura, e perché Pippo Baudo ha sempre avuto due belle donne, una volta che ho
l'occasione, lasciatemi fare!»
Indirizzo: via Prenestina 230/ b - Roma
Sito
di riferimento: www.spaziodiamante.it
____
LIBRI
Presentazione del libro
"TEOREMA DELL'INCOMPLETEZZA"
di VALERIO CALLIERI
Feltrinelli Editore
GIT / LIBRERIA MONDADORI- Roma
sabato 18 marzo 2017, alle ore 18.00
Non abbiamo impiegato troppo tempo a
decidere di voler contattare Valerio Callieri e chiedergli di presentare
"Teorema dell'incompletezza", il romanzo con cui ha vinto il Premio
Calvino, premio letterario per gli scrittori esordienti.
Per dirla con le parole di Valerio: è la storia di un moderno Amleto, e non solo la sua, che si muove in una Roma chiassosa come quella dell'area a sud, che guarda con distacco e timore a quella nord considerata come spocchiosa, contestata e opulento.
Non ha inventato poi molto Valerio, visto che a Centocelle ha passato parte della sua adolescenza, dove afferma di tornare "sempre volentieri trattandosi di un posto solare e senza palazzoni". Ha ambientato questa prima esperienza narrativa in un luogo da dove molti militanti della lotta armata della colonna romana brigatista, provenivano e dove i suoi personaggi parlano in dialetto romanesco, ma anche in italiano, o in torinese.
E' un romanzo che ti entra dentro, ricco di tensione e di poesia, di voglia di ricordare ma anche di voler continuare ad ignorare, di una verità che la bella Elena farà scoprire al suo innamorato.
Come dimostra Callieri, esistono cose vere e non dimostrabili a cui vale la pena credere.
Per dirla con le parole di Valerio: è la storia di un moderno Amleto, e non solo la sua, che si muove in una Roma chiassosa come quella dell'area a sud, che guarda con distacco e timore a quella nord considerata come spocchiosa, contestata e opulento.
Non ha inventato poi molto Valerio, visto che a Centocelle ha passato parte della sua adolescenza, dove afferma di tornare "sempre volentieri trattandosi di un posto solare e senza palazzoni". Ha ambientato questa prima esperienza narrativa in un luogo da dove molti militanti della lotta armata della colonna romana brigatista, provenivano e dove i suoi personaggi parlano in dialetto romanesco, ma anche in italiano, o in torinese.
E' un romanzo che ti entra dentro, ricco di tensione e di poesia, di voglia di ricordare ma anche di voler continuare ad ignorare, di una verità che la bella Elena farà scoprire al suo innamorato.
Come dimostra Callieri, esistono cose vere e non dimostrabili a cui vale la pena credere.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via del Pellegrino, 94 -
Roma
Facebook di riferimento teatro: https://www.facebook.com/git.new
____
Presentazione
del libro
"CENTRIFUGO
SENZA RISPETTO"
Miscellanea
di Racconti
di
ANDREA ALESSIO CAVARRETTA
AUGH! Edizioni
---
Introduce e riflette VESPINA FORTUNA scrittrice e drammaturga
Accompagna nel percorso del libro ELENA COSTA scrittrice e story editor
Commenta in musica SIMONE BATTISTA chitarrista
Interviene senza rispetto GIOVANNI PALMIERI pittore / direttore
organizzativo Kirolandia
Interpreta con emozione stralci dei suoi
racconti lo stesso autore ANDREA ALESSIO
CAVARRETTA
SAXOPHONE PUB - Roma
mercoledì 15 marzo 2017, alle ore 20.00
Sedici
situazioni paradossali raccontate in modo dissacrante e fantasioso, spesso
pensate per strappare un sorriso un po’ amaro oppure un leggero brivido di
paura o di ansia inquietante, per farsi attraversare da un’epidermica
riflessione e da una leggera sensazione onirica .
Una
centrifuga potente di idee, argomenti, pseudo-concretezze disegnate con una
penna intinta nell’assurdo ma molto verosimile.
Così
seduta nella sua postazione del call-center una giovane operatrice sogna di
scagliare la sua ira contro la sempre invisibile responsabile, una famiglia
apparentemente per bene organizza una gita al lago per uccidere l’anziana e
scomoda nonna, oppure una fanciulla intrappolata nella sua quotidianità
materializza dentro casa situazioni assurde per risolvere conflitti interiori
ed esteriori. Questo e molto altro nella brillante raccolta di racconti Centrifugo senza rispetto di Andrea
Alessio Cavarretta.
Introduce e riflette VESPINA FORTUNA
scrittrice e drammaturga - Accompagna nel percorso del libro ELENA COSTA
scrittrice e story editor - Commenta in musica SIMONE BATTISTA chitarrista -
Interviene senza rispetto GIOVANNI PALMIERI pittore / direttore organizzativo
Kirolandia - Interpreta con emozione stralci dei suoi racconti lo stesso autore
ANDREA ALESSIO CAVARRETTA
Informazioni:
INGRESSO LIBERO
Indirizzo: via Germanico, 26 - Roma
Facebook di riferimento teatro: www.facebook.com/Saxophonelivepub
____
ARTE
"Corrispondenze"
di Renata Solimini & Moan Lisa
di Renata Solimini & Moan Lisa
a cura di Tiziano M. Todi
GALLERIA VITTORIA - Roma
da mercoledì 15 a mercoledì 22 marzo2017,
vari orari
VERNISSAGE Mercoledì 15 Marzo ore
18.00
Si dà il via alla mostra Corrispondenze, il nuovo
percorso che Renata Solimini che ha intrapreso al fianco dell’artista
statunitense Moan Lisa, una mostra dove i due artisti sono protagonisti alla
Galleria Vittoria a cura di Tiziano M. Todi.
Le figure che emergono sulle Opere, mutano e si
mescolano tra il digitale e la pittura mettendo in secondo piano i canoni
figurativi in maniera futuristica.
Le opere offrono un percorso congiunto nell’intimo
dei due artisti che, partendo da suggestioni e immagini vissuti in due contesti
lontani, si fondono in maniera armonica approdando in uno stile personale e
riconoscibile che portano avanti da circa un anno e mezzo.
Scrive di loro Tiziana Todi:
L’arte,
in ogni sua manifestazione, è la più alta espressione umana della creatività e
della fantasia ed è l’unico mezzo, che permette all’uomo di esteriorizzare la
propria interiorità, unendo e consolidando i legami tra le diverse anime del
mondo.
Attraverso
il suo linguaggio universale, che tutti gli uomini sanno riconoscere, l’arte
prende forma e visibilità attraverso la ricerca artistica e spirituale,
parlando con il cuore e rivolgendosi al cuore, stimolando gli artisti a
realizzarsi nelle opere, producendo una ricerca che diventa infinita.
L’artista
romana Renata Solimini e lo statunitense Moan Lisa (Mark Rossmiller), in questa
serie di dipinti, realizzati a quattro mani, compiono due processi
fondamentali: percepiscono la realtà e la interpretano con un’idea, utilizzando
le tecniche che sono a ciascuno congeniali, senza intromissioni, ma fondendosi
armoniosamente. Il crossover artistico che ne deriva agisce su più livelli, i
due artisti interagiscono tra loro, accogliendo le opere dell’uno nell’altro,
con una ricerca esistenziale che sperimenta esiti dell’incontro tra il mondo
delle idee e quello delle emozioni.
Informazioni:
INGRESSO GRATUITO
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
____
PROSEGUONO...
"Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni"
a cura Fabrizio Modina
Porto Antico di Genova,
Magazzini del Cotone - Modulo1 - Genova
da giovedì 9 marzo
a domenica 16 luglio 2017, vari orari
Dopo il grande successo ottenuto al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
di Roma, arriva ai Magazzini del
Cotone del Porto Antico di Genova - in una versione più ricca e interattiva - la mostra
dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari – Play, un mito
assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca - alcune esposte per la prima volta in Italia - raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
A distanza di 40 anni dalla prima uscita nelle sale del primo film della saga (anniversario che sarà celebrato a maggio 2017), si conferma l’importanza mediatica di un fenomeno divenuto parte integrante della cultura popolare mondiale, della quale questa mostra rappresenta una delle molteplici sfaccettature, unica esposizione al mondo a narrare le pellicole attraverso il merchandising.
Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione - partita nel 1977 - di merchandising a marchio Kenner (ora Hasbro) e che , curatore della mostra e uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che, in scala reale, ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono andati oltre il cinema per divenire icone universali.
Con il patrocinio del Comune di Genova e da un’idea di Kornice, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia ed è curata da Fabrizio Modina.
L’evento vede come sponsor Generali Italia e media partner Il SecoloXIX e Radio Babboleo.
Indirizzo: Calata Molo Vecchio, 15 - Genova
Sito
di riferimento:
www.centrocongressigenova.it
____
"INTRECCIO"
a cura di Francesco Candelori e Joseph Roveto
e con la partecipazione di Manuela De Leonardis
GALLERIA GREFTI -
Umbertide (PG)
da venerdì 3 a domenica 26 marzo
2017, vari orari
Il filamento
intrecciato dalla mano dell’ artista è la metafora della visione estetica e
morale di Grefti e del progetto al quale stanno lavorando. “Grefti” (innesti in
Italiano) per definizione significa “unire e creare qualcosa di nuovo”. Il
concetto di interconnessioni, fin dagli esordi alla base delle nostre
intenzioni, è presente nella mostra collettiva “Intreccio” di artiste che usano
il tessuto nel loro lavoro.
Con questa
mostra, in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea La Rocca di
Umbertide, Galleria Grefti vuole parlare alla comunità e al pubblico locale, e
non solo agli “addetti ai lavori” e chi è già familiare alla scena
dell’arte. Nonostante i moti artistici dei ferventi anni del ‘900
alludessero ad un avvicinamento tra arte e vita, il sistema dell’arte ha
creato un divario di prospettive e purtroppo un senso di attuale
inaccessibilità verso il mondo dell’Arte.
Con questa
mostra Galleria Grefti intende, quindi, portare avanti il suo impegno di
inclusione sociale e collaborazioni.
Una
mostra collettiva di artiste attive nel territorio e
internazionali che utilizzano il tessuto nella loro pratica artistica.
Saranno presenti i lavori di: Virginia Ryan, Sofia Rocchetti, Betsy
Lahassoise, Maimuna Feroze-Nana e una selezione di 12 opere dal progetto
artistico “Il sangue delle Donne. Tracce di rosso sul panno banco” curato da
Manuela De Leonardis, realizzate da Alessandra Baldoni, Giovanna Caimmi, Rupa
Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Kristien De Neve, Maria Diana, Victoria
Manganiello, Elly Nagaoka, Virginia Ryan, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB
Facchini, Nicole Voltan.
La mostra
“Intreccio” sarà dislocata tra gli ambienti del museo di Arte Contemporanea La
Rocca e Galleria Grefti (in via Cibo 10), Umbertide (PG).
Lavorando a
fianco a “La Rocca”, Galleria Grefti è grata di avere la possibilità di
condividere la sua visione di comunità culturale unita.
Indirizzo: piazza XXV Aprile, 11 - Umbertide (PG)
Sito di riferimento:
www.grefti.com
____
"GIOVANNI BOLDINI"
A cura di Tiziano Panconi e Sergio Gaddi
Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni con oltre 150 opere, fra oli e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti coevi, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
da sabato 4 a domenica 16 luglio 2017, vari orari.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento
italiano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
(MiBACT) e della Regione
Lazio, la grande retrospettiva è organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia in
collaborazione con l’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ed
è curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi.
Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti, l’attimo fuggente: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Le opere provengono dai principali musei internazionali quali il Musée d’Orsay di Parigi, l’Alte Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e da prestigiose collezioni privatedifficilmente accessibili.
Sessanta diversi prestatori sono stati sapientemente coordinati in quattro anni (questo il tempo di preparazione della mostra) daTiziano Panconi – autore del catalogo ragionato di Boldini del 2002 – con la collaborazione di Sergio Gaddi, per portare in mostra anche 30 opere di artisti contemporanei a Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.
“Ospite d’eccezione” al Vittoriano anche il capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima: la grande tela dedicata a Donna Franca Florio (1901-1924).
La mostra vede come sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Dimensione Suono Due. - L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Arthemisia/Skira.
Immagine: Giovanni
Boldini, Ritratto di Donna Franca Florio, 1901-1924.
Olio su tela, 221x119 cm, AMT Real Estate SPA in c.p.o
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento:
www.ilvittoriano.com
____
"MANOLO BLAHNIK. The Art of Shoes"
a cura di Cristina Carrillo
de Albornoz
promossa da Comune
di Milano Cultura, Direzione Musei Storici
prodotta e organizzata
da Arthemisia Group in collaborazione con Manolo
Blahník.
PALAZZO MORANDO/Costume moda immagine - Milano
da giovedì 26 gennaio a domenica 9 aprile 2017, vari orari.
Palazzo Morando è la sede deputata alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio di abiti e accessori antichi e moderni del Comune di Milano. La civica raccolta di calzature attualmente comprende circa 300 esemplari databili tra il XVI e il XX secolo: dalle scarpe rinascimentali ritrovate durante gli scavi intorno all’area del Castello Sforzesco di Milano, all’alta moda. La mostra si configura quindi come un’occasione di reciproca valorizzazione, tra l’oggetto antico musealizzato e le moderne creazioni dello stilista.
Prima esposizione in Italia dedicata all’iconico couturier spagnolo, nelle stanze della Pinacoteca e dell’appartamento Morando Attendolo Bolognini è in mostra una nutrita selezione di scarpe (212 modelli) e disegni (80) che coprono 45 anni di attività dello stilista.
La mostra è un’occasione irripetibile per ammirare le migliori creazioni calzaturiere, vere e proprie opere d’arte che proprio in Italia, nell’hinterland milanese, prendono forma in aziende che ancora portano avanti una vocazione artigianale. Ma non solo:l’esposizione intende raccontare ed evocare la profonda influenza che l’arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sullo stilista. Dalla scultura greco-romana al barocco, dal capolavoro di Luchino Visconti - Il Gattopardo - ai coralli di Sicilia, tutto questo e molto altro ancora si ritrovano nelle scarpe visionarie di Manolo Blahník.
Milano è stata scelta dallo stilista per il suo forte legame con l’Italia, patria dell’arte e dell’artigianato riconosciuti in tutto il mondo, e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, proprio in virtù della sua stessa vocazione, è la cornice prestigiosa e ideale per ospitare questa mostra.
Custoditi nell’archivio privato dello stilista che conta oltre 30.000 modelli, Manolo e la curatrice Cristina Carrillo de Albornoz hanno selezionato 212 scarpe e 80 disegni. Questi ultimi rappresentano una riflessione personale del lavoro del grande designer e attraverso la loro essenza rivelano le sue passioni, che sono la fonte della sua ispirazione: le espressioni artistiche quali l’architettura, l’arte, la letteratura e il cinema, la botanica, la cultura di paesi quali l’Italia, la Russia e la Spagna nonché la storia del XVIII secolo.
In questa visione unica del “DNA del design” e del colorato universo di Manolo Blahník, la mostra invita il pubblico a pensare la scarpa in modo diverso, al di là della moda e a considerarla come puro oggetto, fantasioso e dinamico: una forma d'arte con personalità propria e indipendente.
Oltre alle calzature di Manolo Blahník, nelle Sale museali del palazzo è esposto un piccolo nucleo di scarpe provenienti dalla collezione delle Civiche Raccolte Storiche selezionato da Chiara Buss, storica del costume e del tessuto. Non tanto un confronto, quanto una sorta di controcanto dove i modelli antichi convivono con le creazioni di Manolo, impreziosendosi a vicenda e, al contempo, rendendo chiaro il percorso creativo che ha caratterizzato l’evoluzione della calzatura nel corso di cinque secoli, dal Cinquecento sino ai primi anni Novecento.
L’esposizione è accompagnata dal catalogo firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, hotel partner Four Seasons ed è consigliata da Sky Arte HD.
Foto: Manolo Blahnik Suntaxa, primavera / estate
2013 Sandalo in lino e nap
Indirizzo: via Sant'Andrea, 6 - Milano
Sito di riferimento:
www.costumemodaimmagine.mi.it
____
"Artemisia Gentileschi e il suo tempo"
Nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione
napoletana, da Francesca
Baldassari per la sezione
fiorentina, e da Judith Mann per
la sezione romana.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
da mercoledì 30 novembre 2016 a domenica 7 maggio 2017 - vari orari
Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande, vera donna. Una pittrice di prim’ordine, un’intellettuale effervescente, che non si limitava alla sublime tecnica pittorica, ma che seppe, quella tecnica, declinarla secondo le esigenze dei diversi committenti, trasformarla dopo aver assorbito il meglio dai suoi contemporanei, così come dagli antichi maestri, scultori e pittori. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche; una libertà la sua che le permise di scrivere lettere appassionate al suo amante Francesco Maria Maringhi, nobile raffinato quanto tenero e fedele compagno di una vita. Una tempra la sua, che pure sotto tortura (nel processo che il padre intentò al suo violentatore Agostino Tassi) le fece dire: “Questo è l’anello che tu mi dai et queste le promesse”, riuscendo così a ironizzare, fino al limite del sarcasmo, sulla vana promessa di matrimonio riparatore.
Copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e consentirà al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese.
È accompagnata da un catalogo edito
da Skira che
dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede
delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi
documenti rinvenuti.
Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
____
SERATE CON OSPITI
apeRIVER
Thursday
is the New Saturday
presenta
STAG
e DIEGO MICHELI aka Pink Gijibae (XFactor)
Hosted by GIUSVA
giovedì 16 marzo 2017, dalle ore 19.00 - Aperitivo
fino alle 21.30 | Inizio dei Live ore 22.00
Ad apeRIVER arrivano gli STAG! Il
trionfo di musica e talento continua con Diego Micheli.
Il giardino di Marmo risplenderà a tempo di
musica, con i talenti di apeRIVER, l'appuntamento arcobaleno ispirato
all'attore River Phoenix e dedicato alla musica dal vivo e alla cultura.
Accolto da Giusva arriverà il giovanissimo Diego
Micheli, in arte Pink Gijibae, che romperà il ghiaccio per il gruppo STAG, già
nota band romana che prende il via dal progetto musicale solista di Marco
Guazzone.
Arrivano da uno dei tanti tour che li vede
ormai protagonisti. Gli STAG e Marco Guazzone potrebbero non aver bisogno di
grandi presentazioni, ma ricordare il percorso (artistico e umano) di una band
come questa, è per apeRIVER un grande piacere. Sono in promozione per il loro
secondo album di inediti dal titolo Verso Le Meraviglie, che uscirà per Inri/Metatron
il prossimo 10 marzo.
Ad scaldare l'atmosfera
per il gruppo guidato da Guazzone ci
pensa l'energia indomabile di Diego
Micheli, in arte Pink Gijibae,
appena ventenne. Cantautore
sardo, ha studiato canto per otto anni nel suo paese natale, dove ha fondato
anche un coro polifonico con suoi coetanei dal nome Olyve. Il video della sua performance alla decima edizione di X-factor conta più di 1 milione di visualizzazioni. Componente di
un gruppo vocale a cappella chiamato
gli Sterëo Tipi, in cui ricopre
anche il ruolo di arrangiatore...
E' il giovedì più friendly che ci sia. Sono davvero tanti gli amici passati alla serata eterofriendly più accogliente della capitale, che regala al pubblico un momento diverso da ogni situazione! L'ingresso è gratuito ed aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi... Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo del giovane fotografo Marco Portanova, catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili sulla pagina ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver.
Indirizzo: piazzale
del Verano 71, Roma (San Lorenzo)
Sito di riferimento teatro: www.marmoroma.it
____
STORE MUSICALE
"L'era dei CD invenduti (Essere Normale)"
il nuovo brano di Francesco Amoruso.
Online
- su tutti i digital store mondiali
Il link dal quale è possibile ascoltare
il brano in streaming gratuito: https://open.spotify.com/album/5E6u2tJ2wMJ0BxZ5voZLnN
Il brano è disponibile su tutti i
digital store (Amazon, Google Play, Itunes, Deezer, Spotify), in attesa di
lanciare anche il videoclip
Il titolo fa anche da sfondo,
un momento, più che altro. Così come c'è
stata l'era dei dinosauri, poi quella del fuoco, del metallo o del petrolio, la
nostra - in un'epoca in cui sono in pochi a comprare i dischi - è quella dei CD
invenduti.
Questo è lo sfondo su cui si
muove il tema: l'amore, verso se stesso e poi verso la persona che si ha
accanto.
L'amore è spesso uno scricciolo
indifeso, è insicurezza, è paura, è fatto di errori. Per questo l'artista canta
“non posso mai prometterti di proteggerti dal male, non ho di queste forse,
sono un essere normale”, salvo poi ricredersi e dire poco più avanti “Non posso
non prometterti di proteggerti dal male”. Perché l'amore è anche questo,
proprio spavalderia e coraggio. Dietro alle paure, alle proprie fisime, alla
confusione, c'è sempre la voglia di rischiare.
“com'è
che va a finire quest'epoca moderna coi beni di consumo o sotto le lenzuola”?
L'amore
è tutto qui: è vero, è anche progettualità, condivisione, voglia di mettere su famiglia, ma poi è sempre lì che si va a finire: non
solo per fare l'amore, ma anche solo per condividere una serie tv, un libro,
una risata, una chiacchiere, la voglia di essere normali.
.
Il brano, prodotto dall'associazione
culturale musicale illimitarte,
ha visto la partecipazione di Michela
Coppola alle viole, Renzo Schina
al contrabbasso, Massimo Capocotta al
pianoforte, mentre Raffaele Cardone,
oltre ad aver suonato chitarra e golkspire, ha registrato, missato e realizzato
il mastering del brano.
La fotografia in copertina è stata
realizzata da Emanuele Amoruso.
____
Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la
domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione,
provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …