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mercoledì 4 giugno 2014

L COME ALICE, interessante e potente rilettura di un personaggio




Recensione critica dello spettacolo teatrale L COME ALICE  di Nexus
Prima replica, trenta Maggio duemilaquattordici, Teatro Studiouno – Roma

Catapultati in una dimensione surreale, e poi travolti da pura energia, ticchettii, trilli, strilli, vibrati tra le mani di una fanciulla pervasa nel corpo, nella voce, nei sui continui attimi espressivi, nei suoi esaltanti, deliranti, incontenibili passaggi, questo è L COME ALICE di Nexus.

All’interno di una sperimentazione potente, eclettica, visionaria intorno ad “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll , posta a cardine la versione di Antonin Artaud,  ma non solo, Alice, personaggio metaforico, dopo molteplici riletture, diviene, ulteriore tentativo altrettanto simbolico, compendio, rivisitazione teatro-visiva extraespressiva di un concetto reinterpretabile in una resa ulteriormente attualizzata.

Una tenue luce, quasi un’alba sulla vicenda ed in un attimo gli spettatori sono attraversati da un elettroshock creativo che merita una serie di forti applausi.
La scena è densamente piena,  ricca di bric-à-brac concettuali, in cui il tempo domina nel senso di passaggio e staticità apparente dell’essere, con un velatino pronto a divenire commento, storia, rappresentazione, emblema di altri luoghi narrativi e metaforici attraverso piani che si svelano poco a poco.
Evoluzioni dimensionali complete e complesse, ricami strutturali immersi in molteplici rimandi, narrazioni attraverso trame fittizie che si avvalgono anche di arti visive argomentative.

L’evidente espressione registica immaginifica di Nexus guida molto bene ogni momento in quel divenire ritmo tra i ritmi, con un dare al pubblico senza limiti, solo in alcuni tratti è leggermente da dosare, per permettere l’evidenza di una trama anche sottile, che tende troppo a sfuggire,  e per lasciare al pubblico anche dei momenti distensivi.

Instancabile la bravissima interprete in grado di sostenere un personaggio immerso in varie letture e riletture, Laura Garofoli esce ed entra da sé, in continuazione, sino a seguire una serie di chiavi rappresentative, sino a divenire soggetto ed addirittura oggetto, strumento e sostegno narrativo, finanche emblematico macchinario che compone parole.

I video, sono molto interessanti, sia nel loro montaggio consequenziale d’immagini d’archivio che nelle varie proiezioni di altri racconti tra i quali emerge l’ interazione con un'entità femminile, regina che domina la scena in dimensione altamente fiabesca .

Musica, luci, costumi, oggetti sono particolarmente curati e sottolineano bene tutti gli andamenti della pièce.

Una fitta trama di percorsi paralleli, intersecati, arricchiti di molteplici contenuti che partano e ripartono sino a convergere nel dire ancora una volta qualcosa sull’esistere oltre sé stessi.   


- Andrea Alessio Cavarretta - 
L COME ALICE
Testi: Lewis Carroll & Antonin Artaud
Adattamento e regia: Nexus
Interpreti: Laura Garofoli
Costumi: Mariagrazia Toccaceli
Aiuto regia: Giuseppe Sofo
Artigianato steampunk: Progetto Steam
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